Racchette da neve e sci da scialpinismo sono attrezzi ideali per esplorare la montagna d’inverno e addentrarsi nella natura. Esperienze emozionanti da non perdere, ma da affrontare con le dovute cautele per divertirsi senza rischiare. Ogni pendio innevato è potenzialmente pericoloso, ma basta rispettare alcune semplici regole per fare delle belle gite con la massima sicurezza:
1. Preparare bene la gita consultando le previsioni meteo e il bollettino valanghe sul sito aineva.it – evitare le gite dopo le nevicate abbondanti, nel dubbio rimanere nell’ambito dei comprensori sciistici, sui percorsi autorizzati;
2. Chiedere preventivamente informazioni sull’agibilità dei percorsi chiamando i rifugi;
3. Affrontare le gite con l’attrezzatura in ordine e l’abbigliamento adeguato alla stagione fredda;
4. Portare sempre con se e allenarsi all’utilizzo delle dotazioni di sicurezza: ARTVA, pala e sonda;
5. Frequentare i corsi o iscriversi alle gite organizzate dal CAI e dalle Guide Alpine.
5 itinerari tra Lombardia e Piemonte per le ciaspole e lo scialpinismo facile
Ecco alcune proposte di itinerari tra Lombardia e Piemonte per le ciaspole e lo scialpinismo per avvicinarsi alle montagne innevate lungo itinerari frequentati e collaudati in provincia di Lecco, Como, Sondrio, Bergamo e nel vicino Nord Piemonte.
1. Piani di Artavaggio (Lecco) – Cima di Piazzo
A poco meno di un’ora da Milano i Piani di Artavaggio, in provincia di Lecco, sono un balcone panoramico sulle più belle montagne della Valsassina e su tutte le Alpi. Da quando sono stati smantellati i vecchi impianti di risalita, i Piani di Artavaggio sono diventati il paradiso della neve “alternativa”; qui si viene per slittare, passeggiare con le ciaspole, fare brevi gite di scialpinismo o per portare i bambini a giocare sulla neve. Diversi rifugi offrono ottime possibilità di sosta e ristoro inoltre, presso la stazione di arrivo della funivia, si può noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria.
Per salire alla Cima di Piazzo si segue la pista che parte dalla stazione a monte della funivia e in breve porta ai tapis roulant utilizzati da grandi e piccini che muovono i primi passi sugli sci. Proseguendo sulla stradina bianca ben battuta, si arriva nei pressi dei rifugi Nicola e Cazzaniga-Merlini a nord ovest del Monte Sodadura. Da qui verso nord, attenzione al traverso su terreno ripido, rimanendo sul versante di Artavaggio, si raggiunge il pendio finale che conduce in breve alla cima.
Cima di Piazzo 2057 m.
Località di partenza: Moggio (Lecco) – arrivo funivia 1650 m.
Dislivello: 420 m.
Tempo salita: circa 2 h.
Difficoltà: Medi Sciatori
Esposizione: Sud
Informazioni:
Come arrivare: da Lecco si seguono le indicazioni per la Valsassina; giunti al Colle di Balisio si prende a destra per Moggio e la Funivia dei Piani di Artavaggio
2. Val Cavargna (Como) – Cima Pianchette
Ecco una delle più panoramiche mete scialpinistiche della Lombardia, e uno degli itinerari tra Lombardia e Piemonte per le ciaspole più belli. Una gita che mette d’accordo scialpinisti e appassionati delle ciaspole che pure trovano qui un terreno ideale. Si tratta di una salita che si sviluppa inizialmente lungo una comoda stradina e quindi prosegue su un ampio crinale panoramico sospeso tra terra e cielo. La salita è esposta a sud, questo vuol dire che nelle belle giornate ci si trova in pieno sole ma, data anche la quota modesta, bisogna tenere presente che la neve dura poco e quindi si deve approfittare delle nevicate a bassa quota e cercare di partire presto al mattino.
A San Nazzaro in Val Cavargna si lasciano le auto nei pressi di una chiesetta, dove inizia la comoda stradina per il rifugio Croce di Campo. Con un bel percorso tra boschi, piccole frazioni e radure, in un paio d’ore si raggiunge il rifugio Croce di Campo. Già al rifugio lo sguardo spazia lontano ma è salendo l’evidente crinale che dal rifugio porta alla vetta che il panorama si fa veramente grandioso sulle vicine vette del Pizzo di Gino, del Tabòr e del Bregagno fino al Monte Rosa. Attenzione alle cornici di neve nei pressi della vetta.
Cima Pianchette 2158 m.
Località di partenza: San Nazzaro Val Cavargna 974 m.
Dislivello: 1184 m.
Tempo salita: circa 3,30 h.
Difficoltà: Medi Sciatori
Esposizione: Sud
Informazioni: Rifugio Croce di Campo tel. 371 3869842
Come arrivare: dall’uscita autostradale di Como Nord, si segue la Strada Statale Regina fino a Menaggio, dove si svolta a sinistra in direzione di Porlezza. Dopo pochi chilometri voltare a destra per Carlazzo – Cavargna proseguendo poi fino al paese di San Nazzaro.
3. Valmalenco (Sondrio) – Monte Motta
Tra gli itinerari tra Lombardia e Piemonte per le ciaspole e lo scialpinismo c’è anche questo bello e vario realizzato dal CAI, che permette di attraversare una delle zone più affascinanti della Valmalenco. Pur restando nell’ambito del comprensorio sciistico, il percorso permette a scialpinisti e ciaspolatori di salire senza problemi in cima al Monte Motta dove arrivano anche gli impianti di risalita.
Il CAI Valmalenco, con la collaborazione della Comunità Montana di Sondrio, ha realizzato questo percorso che prende il via dal parcheggio della seggiovia Barchi di San Giuseppe. Lungo la sinuosa stradina, si attraversa il bosco fino a sbucare nella bella conca del Lago Palù e dell’omonimo rifugio, aperto anche d’inverno. In un ambiente molto suggestivo, si costeggia il lago gelato finché il tracciato rientra nel bosco e raggiunge un colle. Prestando attenzione si attraversano le piste e si attacca l’ultima salita che porta sul Monte Motta dove si trova un ristoro.
Monte Motta 2336 m.
Località di partenza: San Giuseppe 1500 m.
Dislivello: 900 m.
Tempo salita: circa 2,30 h.
Difficoltà: Medi Sciatori
Esposizione: Ovest – Nord
Informazioni: Rifugio Lago Palù tel. 0342452201 – 3491591260
Come arrivare: Da Sondrio si imbocca la strada della Valmalenco per Chiesa e quindi si prosegue fino a San Giuseppe, dove si parcheggia.
4. Spiazzi di Gromo (Bergamo) – Monte Timogno
Il piccolo comprensorio degli Spiazzi di Gromo costituisce uno dei migliori esempi di felice convivenza tra sciatori su pista, ciaspolatori e scialpinisti. Alcuni impianti che servono belle piste nel bosco, un percorso sicuro dedicato agli escursionisti, un rifugio aperto anche in alcune serate e la cima del Timogno, una delle più amate dagli scialpinisti bergamaschi, ne fanno una delle località più frequentate nella stagione della neve.
Dal parcheggio nei pressi dello skilift, si attraversa in direzione della seggiovia fino al cartello che indica il “percorso per scialpinisti”. Si entra subito in un bel bosco seguendo il sentiero ben segnalato con percorso non troppo ripido ma costante fino a sbucare, nei pressi di una baita, sulla pista. La si attraversa e si rientra nuovamente nel bosco su terreno quasi pianeggiante. Al termine di quest’ultimo breve tratto boschivo si giunge ad un’altra baita e quindi al rifugio Vodala. L’ultimo tratto per raggiungere la vetta è ripido e va percorso solo con condizioni di neve sicura, altrimenti conviene fermarsi al rifugio.
Monte Timogno 2099 m.
Località di partenza: Spiazzi di Gromo 1150 m.
Dislivello: 950 m.
Tempo salita: circa 3 h.
Difficoltà: Buoni Sciatori
Esposizione: Ovest
Informazioni: Rifugio Vodala tel. 0346 47079
Come arrivare: da Bergamo si segue la strada della Val Seriana fino a Gromo, dove si svolta a destra salendo gli ultimi 7 km fino ai parcheggi in località Spiazzi.
5. Val Formazza (Verbania) – Rifugio Maria Luisa
In cima alla Val Formazza, la piana di Riale è uno dei posti più incantevoli per le attività sulla neve. Tanta neve e una magnifica cornice di montagne fanno di questo angolo del nord Piemonte una meta ideale per chi ama lo sci di fondo, lo scialpinismo e le ciaspole. Alcuni rifugi offrono un punto di appoggio ideale per le gite in quota, in particolare il Rifugio Maria Luisa è una meta molto frequentata per la facilità di accesso e per la bellezza delle escursioni nei suoi dintorni.
Da Riale, dove d’inverno finisce la strada, si imbocca una stradina bianca che porta, senza possibilità di sbagliare, al Rifugio Maria Luisa. Dai parcheggi si va subito verso un ponticello, e si segue la stradina di neve battuta. Nella stagione invernale, conviene seguire le scorciatoie che tagliano i primi lunghi tornanti della strada con un percorso peraltro più sicuro che evita di avvicinarsi alla ripida bastionata rocciosa che incombe sui tornanti. Man mano ci si alza di quota con una vista sempre più bella sulla piana di Riale e le montagne circostanti; i tornanti diventano più frequenti e vicini finché inizia un lungo rettilineo in direzione nord – est. Si arriva così ad una casetta bianca sulla destra dopo di che, all’ultimo momento, dietro un dosso sulla sinistra, si vede il vicinissimo Rifugio Maria Luisa.
Rifugio Maria Luisa 2158 m.
Località di partenza: Riale 1728 m.
Dislivello: 430 m.
Tempo salita: circa 2 h.
Difficoltà: Medi Sciatori
Esposizione: Sud – Ovest
Informazioni: Rifugio Maria Luisa tel. 0324 63086 – 348 4444316
Come arrivare: autostrada A26 per Gravellona Toce, poi Statale del Sempione uscita per Crodo – Val Formazza fino a Riale.
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