Lavare abbigliamento e attrezzatura da sci senza rovinarli è un problema che si ha non solo dopo l’inverno, quando finisce la stagione della neve, ed è il momento di riporre abbigliamento e attrezzatura da sci nell’armadio, ma anche nel caso di tute, giacche o pantaloni da sci che si sono sporcati sulle piste. Pulire l’abbigliamento da sci e l’attrezzatura come casco e scarponi è un passaggio delicato e potenzialmente pericoloso perché un lavaggio sbagliato o un trattamento troppo aggressivo potrebbero rovinare per sempre capi che sono costosi perché devono proteggere dall’acqua e dalla neve, tenere caldo e assicurare il pieno comfort quando siamo al freddo o sotto una nevicata sulle piste da sci. Allora come lavare abbigliamento e attrezzatura da sci senza rovinarli? Ecco la guida per evitare errori e assicurare lunga vita alle nostre tute da sci.
Sci e snowboard: come lavare l’abbigliamento senza rovinarlo
Vediamo allora, dall’intimo termico come calze, maglie e baselayer, a giacche e pantaloni impermeabili, passando per piumini, naturali o sintetici, e senza tralasciare guanti, scarponi e caschi, come lavare tutto l’abbigliamento per sci e snowboard.
Come lavare calze e maglie termiche, baselayer e pile da sci
Calze e maglie termiche, baselayer e pile (come questi) da sci sono i capi che più spesso si lavano, anche quando non sarebbe strettamente necessario in quanto spesso hanno trattamenti antimicotici e antiodore: se non puzzano eccessivamente si può anche evitare di lavarli dopo ogni uso, a meno che non siano costretti a rimanere in un luogo umido nel quale potrebbero proliferare muffe e batteri.
Calze e maglie termiche, baselayer, cappellini in tessuto tecnico sintetico, pile e fleece da sci ma anche intimo e cappellini in lana si possono lavare tranquillamente in lavatrice, ma ad alcune condizioni: la prima è impostare la temperatura a massimo 30° (talvolta nelle istruzioni di lavaggio è riportata anche 40°, ma non è così necessario dato che non dovrebbe esserci dello sporco vero e proprio da sgrassare); non usare mai – mai! – l’ammorbidente che ha una composizione grassa e potrebbe “tappare” i pori pregiudicando la traspirabilità di questi capi, che li rende appunto adatti a fare sport all’aperto facendo uscire il sudore e l’umidità; meglio usare del detergente neutro; sì, questi capi possono anche essere centrifugati a condizione che non siano assieme a jeans, pantaloni e altri capi con fibbie, borchie e bottoni che potrebbero bucarli o strapparli.
Se poi vuoi andare davvero sul sicuro, qui i detersivi specifici per lavare l’abbigliamento tecnico sportivo.
Come asciugare calze e maglie termiche, baselayer e pile da sci
Normalmente son quasi già asciutti quando li si leva dalla lavatrice ma comunque no all’asciugatrice e no allo stenderli sul calorifero: non hanno bisogno di fonti di calore ma di essere stesi sullo stendibiancheria e lasciati asciugare naturalmente.
Come lavare giacche a guscio e pantaloni tecnici impermeabili in Gore-Tex, Polartec o con il trattamento DWR
Anche giacche e pantaloni tecnici impermeabili, tipo quelli con membrane come Gore-tex, Polartec o altre proprietarie, e il trattamento DWR (Durable Water Repellent) che li rende impermeabili all’acqua e adatti anche come abbigliamento per andare con le ciaspole o in fat-bike sulla neve, andrebbero lavati il meno possibile. Di sicuro non ogni volta ma tendenzialmente solo a fine stagione, una volta l’anno e se proprio necessario. Per questi capi infatti il rischio di rovinarne l’impermeabilità è ancora maggiore e bisogna prestare ancora più attenzione: meglio lavarli in casa che portarli in lavanderia, dove potrebbero usare detergenti troppo aggressivi; no al lavaggio a secco; temperatura di lavaggio anche in questo caso a massimo 30°C; no ad ammorbidente e altri detergenti aggressivi come smacchianti, detersivo in polvere o candeggina; sempre lavati da soli, con altri capi tecnici simili e non con abbigliamento “normale” come jeans, camicie o altro che potrebbe strapparli o segnarli; centrifuga al minimo indispensabile per evitare le grinze.
Anzi, poiché questi capi normalmente sono garantiti per un numero limitato di lavaggi (più o meno un centinaio, basta leggere l’etichetta) se proprio non sono sporchi basta un lavaggio in acqua fredda e senza sapone per togliere giusto lo sporco superficiale che potrebbe tapparne i pori traspiranti.
Per approfondire puoi leggere come mantenere impermeabili nel tempo i capi sportivi.
Come asciugare giacche a guscio e pantaloni tecnici impermeabili in Gore-Tex, Polartec o con il trattamento DWR
Si possono asciugare giacche a guscio e pantaloni tecnici impermeabili stendendoli all’aria oppure, per riattivare il DWR si può fare un passaggio in asciugatrice a bassa temperatura oppure stirarli senza vapore mettendo un panno tra il ferro da stiro e il capo: è il trucco consigliato normalmente dai venditori esperti.
Come lavare la giacca piumino invernale
Le giacche piumino, sia naturale che sintetico, si possono lavare anche a casa, ma anche per questi capi servono alcune accortezze: lavare il piumino da solo o al massimo con altri piumini ma non con altri capi, né tecnici né da tutti i giorni; chiudere sempre tutte le zip, da quelle delle tasche, interne ed esterne, a quella principale; usa un ciclo specifico della lavatrice oppure quello per sintetici delicati, con temperatura a 30°C e il solito detergente neutro (e mai – mai! – l’ammorbidente o altri detergenti aggressivi). Il trucco degli esperti? Metti una pallina da tennis nuova e pulita nel cestello e il piumino uscirà soffice e con l’imbottitura a posto nei salsicciotti.
Se pensi che per sciare serva sempre e solo la giacca piumino, ti conviene leggere prima come vestire i bambini per andare a sciare.
Come asciugare la giacca piumino invernale
Ancor più importante di come lavare la giacca piumino invernale è come asciugarla: l’ideale, se le istruzioni lo consigliano, sarebbero due o tre cicli nell’asciugatrice, scuotendo la giacca tra un ciclo e l’altro, altrimenti bisogna stendere la giacca in un posto arieggiato non freddo (va bene il soggiorno, ma non il bagno o il ripostiglio) e attendi con pazienza almeno 4 giorni, ricordandoti di girare la giacca sottosopra e rivoltarla dentro fuori più volte.
Come lavare i guanti da sci
Lavare i guanti da sci è fortemente sconsigliato perché se si torce l’imbottitura interna delle dita sono da buttare, dato che normalmente è assemblata prima della cucitura esterna. Quindi no a lavatrice, lavanderia o chissà che altro e, se proprio è necessario, acqua corrente, lavaggio a mano e possibilmente senza detergente o qualcosa di estremamente delicato. Il trucco può essere, una volta asciugati davvero bene, cospargere all’interno del bicarbonato che, essendo basico, toglie gli odori ed elimina i funghi.
Come pulire il casco da sci
Umidità, sudore e ripostigli sono i killer dei caschi da sci (nonché dei paraschiena) che, a fine stagione, rischiano di puzzare parecchio a causa di germi e batteri. Che fare? No, staccare l’imbottitura interna e metterla in lavatrice non è una buona idea. In soccorso arrivano i motociclisti, che sanno che i caschi si possono sanificare con l’ozono: sì, in molti negozi di accessori per motociclisti (e in alcune lavanderie) ci sono speciali macchinari che sanificano i caschi, anche da sci: il trattamento non è normalmente costoso, non intacca i materiali del casco e la sua capacità di proteggere dagli urti e, volendo, alla fine si può cospargere il solito bicarbonato.
Come lavare gli scarponi da sci
Per gli scarponi da sci vale lo stesso discorso del casco: sudore, acqua, umidità e tutto il resto possono farli puzzare davvero tanto. Togliere la scarpetta interna e lavarla in lavatrice non è la soluzione. I noleggiatori di solito usano dei cicli di sanificazione, con il nebulizzatore o con i raggi UV (questi però potrebbero deteriorare i materiali plastici degli scarponi). Se puoi, falli sanificare da un negozio specializzato in attrezzatura da sci e poi usa sempre il caro, vecchio e sano bicarbonato, utile anche per eliminare i cattivi odori dalle scarpe sportive: ne basta una spolverata per stare tranquilli fino al prossimo inverno come abbiamo spiegato qui.
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