Vestire i bambini per andare a sciare è sempre un bel problema. Sia per i genitori che sciano abitualmente che per quelli che non sciano ma, durante una vacanza invernale in montagna, vogliono provare a far fare un corso di sci ai propri figli. Non solo perché i bambini crescono (e cambiano taglia) in fretta e perché sono poche le aziende che hanno vere linee di abbigliamento dedicate ai più piccoli.
Ma anche perché la tentazione sarebbe infatti quella di vestirli molto, nel timore che abbiano freddo, ma la verità è esattamente il contrario, come spiegano sempre i maestri di sci. I bambini, diciamo fino alla fine delle scuole elementari, sono fisiologicamente diversi dagli adulti.
Soprattutto dal punto di vista etero-termico, cioè della capacità di termoregolare e controllare la temperatura corporea rispetto a quella ambientale.
Come vestire i bambini per andare a sciare, 4 consigli fondamentali
Qualunque genitore l’avrà notato: quando si muovono o giocano i bambini non hanno (quasi) mai freddo, nonostante le preoccupazioni dei grandi. E il motivo è appunto fisiologico: più battiti del cuore, minor distanza tra cuore ed estremità (mani, piedi, testa), circolazione sanguigna efficiente. Ed è questo che fa sì che un bambino in movimento – in movimento! – abbia sempre caldo. È bene sottolineare in movimento, perché se poi ci si ferma a lungo, magari all’ombra o in una conca molto fredda, allora sì che i anche bambini proveranno freddo o molto freddo. Ma finché si pensa a come vestire i bambini per andare a sciare bisogna ragionare considerando che saranno per lo più in movimento (a parte i tempi di attesa agli impianti e sulle seggiovie).
Quindi come vestire i bambini per andare a sciare? Tenendo conto di 4 cose importanti: tener caldo senza impedire i movimenti; evitare che si bagnino, soprattutto a contatto con la pelle; coprire bene le estremità; vestirli in modo pratico per quando devono andare in bagno o scoprirsi all’interno di un rifugio.
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Come vestire i bambini per andare a sciare: tener caldo senza impedire i movimenti
Niente fagotti pesanti e ingombranti che li rendono goffi e impediscono ai bambini di muoversi agilmente. Come per tutti vale la regola dei 3 strati:
1. Il primo strato a contatto con la pelle, cioè una maglia intima e una calzamaglia termiche, in grado di trattenere il calore prodotto dal corpo ma non lasciare la pelle umida e sudata. Oggi vanno per la maggior i tessuti tecnici, ma ci sono maglie e calzamaglie anche di lana che nulla hanno a che vedere con quelle pungenti, ruvide e scomode con cui sono cresciuti i genitori. Oltre a ciò bisogna pensare bene anche alle calze, ma lo vediamo nel punto sul coprire le estremità.
2. Il secondo strato è tipicamente il pile, che serve a isolare, cioè creare uno strato di aria calda perché riscaldata dal corpo che isola dal freddo all’esterno. Non è il caso di cercare pile “pesanti” o spessi: oggi ce ne sono di leggeri che tengono benissimo caldo anche alle temperature che si trovano sulle piste da sci. Un consiglio? Guardare l’etichetta, spesso è riportata la temperatura ideale d’utilizzo.
NB: il secondo strato per le gambe non è necessario, qualunque sia il tipo di pantaloni da sci che si indosseranno.
3. Il terzo strato sono la giacca e i pantaloni da sci che possono essere più o meno imbottiti, anche fino a essere semplicemente un guscio se il bambino o la bambina sanno già sciare e si prevede di stare quasi sempre in movimento (e la giornata si preannuncia soleggiata). La cosa però importante è che giacca e pantaloni con cui vestire i bambini per andare a sciare siano antivento e impermeabili, in modo da evitare l’abbassamento della temperatura percepita a causa dell’aria fredda e, soprattutto, evitare di bagnare gli strati sottostanti con le intemperie o a contatto con la neve.
Coprire bene le estremità
Ci si preoccupa sempre molto del sentire freddo, e mai abbastanza del coprire bene le estremità, che sono le prime parti del corpo che si raffreddano. Le mani, la testa e i piedi sono le parti più esposte al freddo, perché le più distanti dal cuore e anche le meno irrorate dal sangue.
Sui guanti da sci meglio non lesinare: che siano moffole o veri e propri guanti, devono essere imbottiti per tenere caldo, impermeabili per non far bagnare le mani, e con i giusti accorgimenti per afferrare i bastoncini da sci e maneggiarli con precisione. Nel dubbio meglio sempre avere in tasca anche un paio di sottoguanti, che svolgono la stessa azione dell’intimo termico: tener caldo senza lasciare l’umido a contatto con la pelle.
Il corpo umano manda naturalmente sangue alla testa per preservare il cervello, ma la testa è anche uno dei punti di maggior evaporazione e rilascio del calore corporeo. Per questo è bene proteggerla sempre dal freddo, soprattutto nel caso dei bambini: detto che il casco è obbligatorio, se si pensa che possa non bastare per proteggere dal freddo si può usare un sottocasco: ne esistono in tessuti tecnici che non trattengono il sudore, anche in forma di passamontagna per coprire la bocca e il naso, e sono davvero comodi e pratici per i bambini.Infine i piedi, che si trovano bloccati e costretti dagli scarponi da sci, con una sensazione all’inizio sempre spiacevole per i bambini: detto che non c’è niente di meglio di un buon paio di calze da sci quando si scia, il consiglio è anche quello di prendere bene la misura. Una calza da sci troppo grande non termoregola, e una troppo piccola stringe troppo, aumentando la sensazione di freddo. Vero che il “rischio” è che le calze da sci siano usate per una sola stagione, ma un buon paio di calze da sci della giusta misura sono sempre soldi ben spesi quando si tratta di vestire i bambini per andare a sciare.
Come vestire i bambini per andare a sciare: la praticità prima di tutto
Vestire i bambini per andare a sciare, per un genitore, significa anche tener conto tantissimo della praticità. È difficile chiedere a un bambini di non lanciarsi nella neve, per esempio. E allora se non si vuole che la neve si infili dentro ai pantaloni da sci o sotto la giacca, bagnando gli strati termici intimi, la cosa ideale sono le salopette, assolutamente a prova di intrusione. Un occhio di riguardo allora serve anche per il sistema di aggancio e sgancio delle bretelle, per essere veloci e pratici quando si tratta di andare in bagno, magari con le mani fredde o i guanti indossati.
Anche un paio di ghette interne possono aiutare a far sì che la neve non bagni le calze o si infili negli scarponi nei momenti di gioco. E infine la giacca: ovviamente con una bella zip frontale, ma anche che chiude bene il collo, le maniche lunghe e con le coulisse che si chiudono sopra i guanti, e con le giuste tasche dove i bambini possono mettere lo skipass al mattino e non toglierlo più fino a sera, evitando di armeggiare ogni volta che c’è da salire su un impianto.
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