Con le ciaspole o meno, le escursioni invernali sulla neve sono il modo ideale per riconnettersi con la natura anche nella stagione che sembra più ostile. Vero che la tentazione di mettersi sul divano con una coperta di lana e una tazza di tè caldo è sempre molto forte, ma rompendo gli indugi e organizzandosi bene si possono scoprire molti aspetti inaspettati di un’escursione tra dicembre e febbraio.
Escursioni invernali sulla neve: tutto quello che ti serve (sapere)
La neve e il ghiaccio che crepitano sotto la suola degli scarponcini, il respiro che inala l’aria pungente, il freddo che sferza la pelle, i suoni ovattati e il ritmo rallentato sono solo alcuni dei motivi per cui vale davvero la pena uscire per un un’escursione in inverno.
Ma ci sono ovviamente anche dei pro e dei contro da considerare per un trekking o una passeggiata in inverno: il fatto che sui sentieri e per i boschi ci sia meno gente in giro, o le giornate siano decisamente più corte in termini di ore di luce, potrebbe aggiungere fascino alla propria gita o renderla più difficile. Ma se vuoi davvero entrare in comunione con la natura dell’inverno ci sono alcune cose di cui ti devi assicurare per non trasformare una bellissima esperienza in qualcosa da dimenticare il prima possibile.
1. Controlla che il sentiero sia percorribile
Molti sentieri e itinerari escursionistici sono percorribili tanto in estate quanto in inverno, ed è proprio uno degli aspetti più affascinanti poter vedere la natura nelle sue più diverse se non opposte manifestazioni. Ma questo non vale per tutti: talvolta la neve copre i segnavia e diventa difficile orientarsi, altre volte il sentiero diventa troppo pericoloso (e normalmente viene chiuso con tanto di cartelli di divieto), altre ancora tra la “via estiva” e quella “invernale” ci sono delle varianti. Insomma: prima di partire informati – leggi descrizioni, chiama i rifugisti se la tua meta è un rifugio, chiedi a qualcuno del luogo – e verifica se la gita che hai organizzato è fattibile o meno.
2. Considera le poche ore di sole
La tentazione sarebbe quasi quella di attendere che l’aria si scaldi un po’ dopo la notte, ma è vero esattamente il contrario: con le giornate corte invernali le escursioni sulla neve devono iniziare presto per sfruttare al massimo le ore di luce. Qualunque App meteo, o calendario cartaceo, può dirti a che ora sono alba e tramonto, e quindi ragionevolmente quante ore di luce avrai a disposizione. Tienine conto nell’organizzare la tua gita.
3. Sulla neve vai più piano
Un errore molto comune: credere di poter percorrere lo stesso percorso innevato nello stesso tempo che ci impieghi in estate. Non è così, perché con neve e/o ghiaccio si cammina decisamente più lentamente.
4. Fai anche più fatica
Considera anche questo: che con neve e ghiaccio, a parità di distanza e soprattutto dislivello, fai sicuramente più fatica. E quindi considera con onestà il tuo livello fisico prima di trovarti in una spiacevole situazione senza le energie per tornare a casa.
5. Considera la topografia del luogo e le caratteristiche dell’itinerario
In montagna la situazione è sempre mutevole, in inverno con la neve ancora di più. I versanti nord e ovest sono sempre più freddi, e il ghiaccio permane più a lungo, perché godono di meno ore di sole; parimenti i versanti più soleggiati potrebbero presentare neve sciolta o addirittura fango. E tutto questo influenza anche un po’ l’attrezzatura che devi portare con te.
6. Pensa ai pericoli specifici della neve
Quando tutto è ricoperto di neve non è facile capire dov’è il sentiero e dove il dirupo, o se si attraversa un torrente ghiacciato. Quindi è sempre consigliabile procedere con cautela, osservando con attenzione il contesto in cui ci si trova e prendendo le opportune precauzioni. A maggior ragione se ci si avventura con ciaspole o ramponi laddove c’è un rischio anche solo potenziale di valanga.
6. Avvisa del tuo itinerario (e se puoi vai in compagnia
Bisognerebbe sempre avvisare qualcuno del proprio itinerario, per facilitare i soccorsi nel caso di eventuali problemi, ma in inverno ancora di più, dati i pericoli intrinseci della stagione. E lo stesso vale per quanto riguarda il partire da soli: vero che il solo hiking riserva un piacere tutto speciale, ma essere in 2 o più può garantire qualche riduzione dei rischi e degli inconvenienti.
7. Mettete nello zaino qualche strato in più del necessario
Vero che magari è una bella giornata di sole e c’è la tentazione di sottovalutare il freddo. Ma il meteo in montagna può sempre cambiare molto repentinamente, anche se non soprattutto in inverno, e quindi qualche strato in più “per sicurezza e scrupolo” è sempre bene averlo nello zaino.
Le parti del corpo esposte possono diventare fastidiosamente fredde o gelate durante un’escursione invernale sulla neve, quindi è sempre bene portare con sé capi di abbigliamento che possano coprire qualsiasi zona esposta, come guance, naso, orecchie, collo e dita.
Tipicamente:
- Guanti isolanti
- Cappello caldo
- Ghetta, buff o sciarpa per il collo
- Maschera facciale calda
- Ghette normali (per aiutare a tenere la neve fuori dagli scarponi)
- Occhiali da sole per il riverbero del sole dalla neve
8. Vestiti per camminare con il freddo
Sono le basi della vestizione per una escursione in montagna, con in più il fattore freddo. Dire “vestirsi a strati” sembra ormai un luogo comune, ma è ancora e sempre il modo migliore di organizzare il proprio abbigliamento durante una gita in montagna, soprattutto in inverno.
Tipicamente:
- Uno strato di base (baselayer): questo strato si indossa a contatto con la pelle e deve assorbire il sudore. Considerate un materiale in poliestere o lana che trattenga il calore ma non l’umidità.
- Uno strato intermedio (midlayer): indossato sopra lo strato di base, è lo strato isolante. Spesso si tratta di una giacca in pile o sintetica con un buon isolamento e di pantaloni da trekking foderati.
- Uno strato di rivestimento: questo strato viene indossato sopra gli altri indumenti e protegge dal vento e dall’umidità, compresi giacca e pantaloni.
Niente cotone: il cotone trattiene l’umidità e quindi può farvi raffreddare quando sudate o vi bagnate. Mai indossare cotone durante le escursioni a basse temperature.
9. Proteggere i piedi
I piedi bagnati e freddi non solo sono scomodi durante un’escursione invernale, ma possono anche essere pericolosi. Mantenete i piedi caldi e asciutti durante le escursioni sulla neve prendendo le seguenti precauzioni:
Indossate calzini di lana e portatene un paio in più: i calzini di lana spessi e isolanti terranno i vostri piedi al caldo. Portatene un paio in più nel caso in cui il primo si bagni (cosa molto frequente nelle escursioni sulla neve). Scopri perché è il momento di indossare capi di lana.
Scegliete scarponi da trekking pesanti e impermeabili: non indossate le scarpe da trekking estive per un’escursione invernale. Assicuratevi di avere degli scarponi da trekking, preferibilmente alti fino alla caviglia, con una suola robusta e completamente impermeabili. Nel dubbio e per scrupolo potete trattarli con degli spray impermeabilizzanti o, se sono in pelle, con del grasso. Considerate anche la possibilità di indossare ghette per evitare che la neve scenda negli scarponi.
Per approfondire: Gli scarponcini per camminare sulla neve
Ramponi e/o ramponcini: sono montature da indossare sopra gli scarponi da trekking con punte alla base per fornire una maggiore trazione. Le punte dei microspikes o ramponcini sono generalmente più piccole e più distanziate rispetto a quelle dei ramponi, per cui sono da preferire per i terreni misti, mentre i ramponi sono da preferire per i terreni ghiacciati. Per la neve profonda o polverosa, soprattutto su terreni più pianeggianti, le racchette da neve o ciaspole sono la scelta migliore per aumentare la trazione e la superficie del battistrada.
10. Mettete nello zaino l’occorrente per la sopravvivenza invernale
Quando si tratta di escursioni sulla neve, pensate come un boy scout e siate sempre preparati. Dovete portare con voi un equipaggiamento sufficiente per far fronte a situazioni impreviste, tra cui quella di rimanere bloccati all’aperto durante la notte.
È consigliabile di portare con voi quanto segue:
- Cibo e acqua a sufficienza
- Protezione solare
- Bastoncini da trekking (per camminare più solidamente e individuare i cumuli di neve)
- Piccozza
- Una lampada frontale
- Batterie extra (da tenere al caldo, i dispositivi elettronici tendono a scaricarsi più velocemente con il freddo)
- Scaldamani e scaldapiedi
- Coltello tascabile
- Bussola o GPS (potrebbero essere nel vostro sportwatch se ha funzioni escursionistiche)
- Kit di pronto soccorso
- Fiammiferi / Accendino / Acciarino
- Sacco a pelo
- Riparo di emergenza o bivy
11. Controllare il meteo prima di partire
Probabilmente terrete d’occhio il meteo nei giorni precedenti, ma assicuratevi di controllare le condizioni anche poco prima di partire. In questo modo vi assicurerete di essere adeguatamente preparati alle condizioni atmosferiche. Se le condizioni sono pericolose o non avete l’attrezzatura giusta per affrontare il tempo, rimandate l’escursione a un altro giorno; il sentiero sarà lì quando sarete pronti.
12. Controllate il bollettino della neve
Sì, c’è anche il bollettino della neve: vale soprattutto per le gite fuoripista, di scialpinismo, con le ciaspole, e per le avventure alpinistiche. Ma dare una occhiata al pericolo valanghe è sempre un comportamento saggio e previdente.
13. Mangiate e bevete regolarmente
Vale sempre, vale a maggior ragione in inverno. La maggior fatica nel procedere su neve e ghiaccio, e le temperature più basse, fanno bruciare più calorie al nostro organismo, per lo sforzo fisico in sé e per termoregolare. E anche se fa freddo, anche se non sembra, si suda e si perdono liquidi. Quindi mangiare e bere regolarmente e anticipare le crisi di fame e sete è ancora più importante.
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