Sì, arriva l’autunno e arriva il momento di parlare di giacche imbottite come la giacca Patagonia Micro Puff, il modello del marchio americano con il miglior rapporto peso-calore. Cosa significa miglior rapporto peso-calore? Che una giacca che pesa appena 264 grammi tiene caldo come un piumino imbottito e ha i vantaggi di impermeabilità e traspirabilità di un guscio. Questo è stato reso possibile dalla imbottitura sintetica PlumaFill, che è un materiale svilupato da Patagonia ed è l’alternativa leggerissima e idrofobica alla piuma.
Giacca Patagonia Micro Puff: la recensione
Pensiamo a qualsiasi attività all’aperto in montagna tra autunno e inverno: trekking, arrampicata, MTB, ma anche ciaspole. Che cosa chiediamo da una giacca? Che sia leggera, confortevole ed ergonomica, che tenga caldo, che ci ripari da vento e pioggia o neve e che, possibilmente, sia anche resistente. Ecco, sono esattamente le caratteristiche della Micro Puff di Patagonia i cui vantaggi, e la cui forma, dipendono totalmente dalla scelta dei materiali, l’imbottitura sintetica PlumaFill e il rivestimento Pertex Quantum.
Sì, a prenderla in mano e giudicare da peso e trasparenza uno non crede che possa tenere davvero caldo, e invece il PlumaFill in pratica replica la struttura della piuma, creando l’intercapedine di aria che trattiene il calore, ma permette anche una lavorazione più destrutturata, senza quei “salsicciotti” tipici dei piumini che servono a tenere a posto la piuma ed evitare che l’imbottitura si sposti. In questo modo la giacca Patagonia Micro Puff ha meno volume, si comprime meglio e di più (si può racchiudere nella tasca sinistra, e diventa voluminosa come un panino imbottito, più o meno), pesa ovviamente meno ma tiene caldo uguale.
La lavorazione è resa possibile anche dalla combinazione con il Pertex Quantum che ha appunto i vantaggi di essere comprimibile senza stropicciarsi o perdere la forma, che protegge dal vento e che, con il trattamento DWR aggiuntivo, resiste anche alle intemperie, aspetto quest’ultimo che rafforza ancor più la capacità del PlumaFill di tenere caldo visto che la piuma naturale, quando si bagna, vanifica tutte le sue proprietà.
Giacca Patagonia Micro Puff: la prova
Avevamo già provato la Patagonia Nano Puff, la precedente giacca di Patagonia leggera e con imbottitura in PrimaLoft Gold, ma la Micro è un capo effettivamente diverso, con quasi 100 grammi in meno, una lavorazione ancora meno trapuntata e un taglio, o forma, ancora più votata alle attività all’aperto nelle stagioni fredde.
In effetti è la semplicità ad averci fatto piacere così tanto la Micro Puff di Patagonia: linee essenziali, sottili bordi in vita e sui polsini, zip centrale con collo alto anti-tempesta, cappuccio compatibile con il casco, estrema flessibilità ed ergonomia. Cioè niente di più e niente di meno da indissare anche sopra un baselayer, senza secondo strato, o come vero e proprio secondo strato sotto uno shell se il vento o le precipitazioni sono particolarmente severe.
Giacca Patagonia Micro Puff: il prezzo
Poi, alla fine, c’è sempre il discorso del value for money, ovvero di cosa compro e per quali usi: e qui sta a ciascuno decidere se per una giacca leggera, comprimibile, che tiene caldo e ripara da vento e pioggia, e con la quale fare un sacco di attività diverse all’aperto in inverno, vale la pena spendere 280 euro per il modello con il cappuccio o 250 euro per quello senza cappuccio
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