La distesa bianca, immacolata. L’aria tersa e pungente. Il cielo limpido. Andare a cavallo in inverno, anche con trekking lunghi se non di più giorni, non è un sogno impossibile: con alcuni buoni consigli e i giusti accorgimenti è possibile montare in sella e affrontare escursioni in tutta sicurezza per sé e il nostro amico quadrupede. Come spiega Paolo Fabrello, guida equituristica e presidente ASD Horse Valley.
I consigli per le passeggiate a cavallo nella neve
Quali precauzioni prendere contro il freddo per proteggere il cavallo in inverno?
Il cavallo è un animale che non soffre il freddo, semmai il caldo. Si protegge da sé con una crescita del pelo che gli fa da coperta.
Cambia qualcosa nell’alimentazione?
Occorre naturalmente dargli più proteine, quindi mangime. Per il resto si segue la dieta normale di tutto l’anno.
E’ meglio alimentarli e farli bere prima o dopo le uscite invernali?
In genere gli si dà da mangiare prima. L’importante è farli bere durante le soste, una cosa che il cavallo cerca sempre.
Nelle passeggiate invernali con terreni ghiacciati o nella neve occorre predisporre un’attrezzatura particolare?
L’unica cosa è montare dei ferri con ramponi per impedirgli di scivolare, in particolare sui terreni duri e innevati.
E’ opportuno coprire il cavallo in caso di sosta prolungata?
Sicuramente è sempre meglio avere con sé una coperta per proteggergli la schiena ed evitare che il sudore si ghiacci. Questo nel caso di soste durante le uscite. Una volta giunti a destinazione è necessario asciugare bene l’animale e coprirlo con una coperta.
E per quanto riguarda il cavaliere?
Anche in questo caso abbigliamento comodo e caldo, guanti e cappello fondamentali, come pure una mantella in caso di pioggia o nevicata.
Data la differenza di temperature tra le ore centrali del giorno e il resto, è preferibile uscire solo nelle ore più calde?
Assolutamente no, anzi. Per il cavallo non fa alcuna differenza, si effettuano anche passeggiate notturne sulla neve, specie con la luna piena.
Quali sono le regole da rispettare in strada?
Sulle strade il cavallo è un veicolo come un altro e le regole sono fissate dal codice della strada e dalla buona convivenza. Bisogna stare in fila, percorrere la strada con prudenza, tenere la destra, segnalare con le braccia i cambi di direzione e gli spostamenti di corsia ma soprattutto seguire il passo dell’istruttore.
Quando succede un incidente chi dobbiamo chiamare?
È importante portarsi sempre all’interno di una bisaccia un kit d’emergenza per sé e il cavallo. Se l’incidente fosse più grave del previsto è fondamentale avere un riferimento telefonico del maneggio.
Dove possiamo far dormire i cavalli durante la notte nel caso di trekking di più giorni?
Questo è un capitolo che spesso spaventa i gestori di strutture turistiche: magari accoglierebbero volentieri le comitive di cavalieri, ma pensano che alloggiare i cavalli sia un’impresa complicata e costosa. Non è assolutamente vero: i ricoveri destinati ai nostri compagni di viaggio vanno dal semplice recinto, nel quale di solito si trovano benissimo, alla posta e fino al box, che è in effetti la soluzione più costosa, ma non necessariamente l’unica percorribile. Tuttavia, non bisogna dimenticare due requisiti fondamentali: ogni tipo di alloggio per i cavalli deve essere localizzato vicino ad acqua abbondante; e se si trova a una certa distanza dal punto dove le comitive arriveranno a fine giornata, qui deve comunque essere disponibile una staccionata come quelle già descritte per dissellare i cavalli, spugnarli e steccarli prima di condurli a cena e a nanna.
Itinerari e mete particolarmente affascinanti per trekking invernali?
C’è solo l’imbarazzo della scelta, specie sull’arco alpino: da San Genesio, sopra Bolzano, all’altipiano di Folgaria, da Cavalese a Dobbiaco ci sono percorsi stupendi che meritano di esser conosciuti.
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