Ormai è noto a tutti: quando si tratta di fare attività fisica all’aperto ci si veste a strati, in estate come in inverno. Il primo strato, o base layer, è quello che si indossa a contatto con la pelle; il secondo strato è quello che normalmente isola e tiene al caldo; il terzo è un guscio che normalmente può essere antivento, idrorepellente o con entrambe le caratteristiche.
Il vantaggio di vestirsi a cipolla è che si possono gestire gli strati a seconda della necessità, mettendo o togliendo capi se si suda, se ci si ferma al freddo, se c’è vento o neve o pioggia e così via. L’importante, sempre e comunque, è evitare il cotone e scegliere tessuti tecnici adatti alla stagione e al tipo di attività che si vuole praticare. In particolare per il base layer a contatto con la pelle.
Come scegliere il base layer più adatto
Il base layer è dunque il primo capo che si indossa a contatto con la pelle (tanto che in molte collezioni viene chiamato anche next to skin) e la sua funzione è fondamentalmente quella di tenere la pelle asciutta, favorendo la traspirazione del sudore e di conseguenza la termoregolazione.
Ci sono tessuti specifici per l’estate, che tengono fresco evitando il colpo di calore, e ci sono tessuti specifici per l’inverno che non trattengono umidità evitando di congelare a contatto con la pelle e il rischio ipotermia.
Il base layer per l’inverno può essere a maniche corte o lunghe, con il cappuccio o con il collo a lupetto, con o senza cerniera: l’importante è che allontani il sudore e l’umidità dal corpo, e per fare ciò può essere in lana merino (come quello di Rewoolution, ma anche Ice Breaker ne produce di ottimi) o in tessuto sintetico come Polartec, Capilene o simili.
Haglöfs Alder Hood
È un pile leggero, leggermente elasticizzato, traspirante, con un taglio molto fit che lo rende aderente al corpo. Si può indossare subito a contatto con la pelle o anche come secondo strato sopra una t-shirt tecnica, per esempio nelle mezze stagioni, e per chi è interessato all’impatto ambientale e alla sostenibilità dei proprio acquisti, è certificato Bluesign, il marchio che certifica i prodotti sostenibili.
Costa 140 euro e si trova in diverse colorazioni tono su tono, qui.
Norrona Super Hoodie
Il base layer invernale per definizione: in Polartec Power Dry stretch, super aderente, con cappuccio, ideale per ogni tipo di sci e snowboard ma anche per ciaspolare, arrampicata su ghiaccio, trekking invernali, alpinismo. Nella doppia versione da uomo e da donna, con colori abbinati. Se c’è freddo e si suda, è il capo next to skin ideale. Costa 149 euro.
Patagonia Lightweight Crew in Capilene
La versione più leggera (lightweight) della maglia intima tecnica di Patagonia a maniche lunghe. Ce ne sono anche di pesantezze superiori, tutte in tessuto tecnico Capilente traspirante. Costa 49,90 euro.
The North Face Hybrid
Il base layer di The North Face, leggerissimo, con zone in tessuto che termoregola hyActive e altre con un tessuto più traspirante per far evaporare il sudore. A maniche lunghe, stretch e aderente per muoversi agilmente, con cerniera al collo per regolare l’afflusso d’aria e cuciture piatte. Costa 49 euro.
Salewa Ortles Cubic
Maglia tecnica a maniche lunghe, con zip sul collo e cuciture piatte, in tessuto sintetico traspirante, ideale come unico capo in primavera o inizio autunno, oppure come intimo tecnico sotto altri capi in inverno per attività di media intensità come trekking sulla neve o ciaspolate. Costa 70 euro ma si può trovare anche scontata.
Columbia Baselayer Midweight
Il base layer di medio peso (Midweight) di Columbia, specifico anche con taglio femminile, in tessuto stretch per adattarsi anche a diverse taglie di seno, a maniche lunghe, con mezza zip al collo, in tessuto tecnico traspirante e che tiene caldo: si può indossare next to skin come primo strato sotto altri capi, oppure con sotto una t-shirt tecnica per esempio per correre nelle giornate invernali più calde. Costa 59 euro.
La Sportiva Troposphere
Un base layer super tecnico, per lo sci alpinismo o comunque per attività intense sulla neve: senza cuciture, a manica lunga, estremamente leggero, stretch e fit grazie alla struttura bi-elastica delle fibre per seguire i movimenti del corpo, antibatterico e antiodore. Da indossare direttamente a contatto con la pelle. Costa 90 euro ma si può trovare anche a meno di 60, ed è un affarone.
Helly Hansen Dry Original
L’intimo sportivo di Helly Hansen, con taglio specificamente femminile, polsini aderenti, taglio delle maniche ergonomico e tessuto Dry ad asciugatura rapida, traspirante e senza cuciture. Disponibile in diversi colori, sempre con le strisce alle maniche, costa circa 50 euro ma si può trovare anche a 35.
Dynafit Performance Dryarn Tee Men
La maglia tecnica, funzionale e performance, di Dynafit, in tessuto stretch in 4 direzioni, tecnico, traspirante, con taglio ergonomico per facilitare il movimento nelle attività più intense, inodore e senza cuciture. Costa poco meno di 60 euro.
Reda Rewoolution Furud
Qui siamo in tutt’altro campo: sempre di base layer si tratta, ma è la linea Inspired Active di Reda Rewoolution, cioè con il single jersey Reda active abbinato al Mesh reda Active, sempre lana merino, per un capo che pesa appena 180 grammi e offre le stesse performance dei tessuti tecnici. Costa 89 euro.
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