Il nuovo percorso del Trofeo Mezzalama 2015

“Partiamo all’indietro per guardare avanti”. È il motto del Trofeo Mezzalama 2015, edizione numero 20 in assoluto e numero 10 dell’era moderna, da quando – nel 1997 – è stato riproposto come appuntamento biennale.

E per celebrare i 150 anni dalla conquista del Cervino, avvenuta il 14 luglio 1865 dal versante svizzero ad opera del britannico Edward Whymper, il prossimo anno il percorso di gara sarà “capovolto”, proprio per inchinarsi – nel finale – al cospetto del “Gran Becca”.

Partenza da Gressoney-La-Trinité, quindi, e arrivo a Cervinia, per un totale di 45 chilometri di percorso, 3145 metri di dislivello positivo e 2862 metri di discesa.

Nel paese walser della Valle del Lys, le 300 squadre ammesse alla gara (le iscrizioni si apriranno il 5 gennaio) scatteranno di corsa nelle vie del centro paese. Solo all’arrivo della pista di Punta Jolanda, dopo 400 metri, si potranno mettere le pelli di foca e iniziare la salita verso i 2300 metri del Gabiet. In caso di condizioni climatiche e nivologiche primaverili o estive, gli organizzatori hanno pensato a un piano B, con partenza fissata a Staffal (1800 metri) e prima parte di gara sulla pista del Mos.

In ogni caso, tuttavia, la parte in salita su piste battute finirà proprio al Gabiet. Da qui, il serpentone dei 900 partecipanti proseguirà in fuoripista verso l’Orestes Hutte, primo ristoro del percorso 2015 (saranno battute due tracce che verranno ripassate prima del transito degli atleti). Successivamente, anche in questo caso in base alle condizioni neve, gli itinerari messi in cantiere sono due: il Canalino delle Aquile (stretto canale che potrebbe essere percorso anche a piedi con neve dura), oppure il Canal Grande, un pendio più ampio che richiederà un lavoro decisamente impegnativo nel momento di battitura della traccia per i molti cambi di direzione.

Il primo controllo orario, invece, è stato posizionato ai 3498 metri del rifugio Mantova, da dove le squadre dovranno procedere in cordata per affrontare il percorso su ghiacciaio. Anche se i cancelli verranno stabiliti quest’inverno a seguito di test specifici effettuati con alcuni atleti, gli organizzatori hanno ipotizzato che il primo sbarramento possa essere stabilito nell’ordine delle tre ore (con 15’ in più per le squadre femminili e miste).

Ma la parte veramente tecnica e maggiormente alpinistica del Mezzalama 2015, il cui stravolgimento di percorso comporta un incremento sensibile del suo livello tecnico, si avrà al passaggio del Naso del Lyskamm. Qui, infatti, i concorrenti dovranno obbligatoriamente indossare ramponi in acciaio, mentre quelli leggeri solitamente utilizzati nelle gare scialpinistiche saranno vietati.

“In alcuni punti della discesa dal Naso – ha detto Adriano Favre, direttore di gara – le pendenze sono talmente accentuate che non si vede quasi il fondo. Per questo abbiamo optato per ramponi in acciaio, perché quelli leggeri non rispondono alle nostre esigenze di sicurezza. Inoltre le squadre dovranno assicurarsi alle corde fisse con il materiale da ferrata”.

Dopo la prima asperità alpinistica, il percorso riprende lungo un “falso piano” che porta verso il secondo cancello (e che potrà essere attraversato con le pelli). Il tempo stimato per rimanere in classifica, in questo caso, sarà all’incirca di 6 ore.

Dopo questo passaggio, gli sky runners dovranno nuovamente indossare i ramponi per raggiungere il Colle del Felyk prima (4061) e il Castore poi (4228) percorrendo una cresta decisamente aerea e – per chi avrà ancora fiato e voglia di guardarsi attorno – panoramicamente maestosa. Anche in questo caso, la discesa dalla parete Ovest del Castore dovrà essere percorsa in ramponi e in sicurezza sulle corde fisse che verranno allestite.

Dal Colle Verra (3850), il secondo “pianone” ai piedi dei Breithorn che ha reso famosa la “maratona dei ghiacci” potrà essere attraversato con le pelli di foca.

Il tracciato si snoda sulla Gobba di Rollin (3899) e quindi al Plateau Rosà (3480) su di un tracciato in fuoripista che potrà essere sceso sci ai piedi nonostante le pendenze.

Dal Plateau le squadre potranno infine slegarsi e procedere “in tschuss” con Cervinia nel mirino. Gli ultimi passaggi obbligati saranno il Colle del Teodulo (3316), il Canale del Teodulo, il fuoripista che porta a Plan Maison (2561) e l’ultimo tratto di pista battuta che arriva ai 2050 metri del Breuil dopo i più di 40 chilometri percorsi a fil di cielo.

“Le difficoltà tecniche aumenteranno – ha spiegato Adriano Favre, direttore della gara – e chi gareggerà il 25 aprile dovrà essere anche un alpinista. Sicuramente chi non ha le conoscenze tecniche e non è abituato a muoversi in alta montagna, potrà avere qualche difficoltà”.

Qualche dubbio e perplessità sul percorso l’hanno sollevato i vincitori dell’edizione 2013, il team dell’esercito composto da Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Manfred Reichegger.

“Sono un po’ perplesso – ha detto Eydallin – perché preferisco le gare da correre sci ai piedi che non quelle coi ramponi. Si tratterà di trovare gli stimoli e le motivazioni giuste per affrontare questo Mezzalama. Personalmente ci ho messo anni a capire come preparare il Mezzalama classico, per cui è difficile dire adesso su quale aspetto specifico lavorare per preparare questo percorso. La nostra stagione infatti prevede molte altre gare prima del Mezzalama. Dovremo valutare questo aspetto con gli allenatori”.

Per Damiano Lenzi, invece, “i primi chilometri di corsa sono una crudeltà gratuita. Anche se credo che a una gara tradizionale non si debba cambiare il percorso, per le celebrazioni dei 150 anni dalla prima del Cervino ci può stare”. Il suo mantra rimane lo stesso di sempre: “partire forte, aumentare il ritmo, e arrivare ancora più veloce. Scherzi a parte, sarà fondamentale correre con intelligenza e gestire bene le energie sin dall’inizio perché quest’anno si arriverà in quota dopo un tempo maggiore, fattore questo che può fare la differenza”.
Oltreché essere legato in modo particolare alla propria storia e quella dell’alpinismo in generale (già nel 1937 il Mezzalama partì invertito da Gressoney per l’inaugurazione della funivia di Cervinia, e guarda caso la conferenza stampa di presentazione dell’evento si è tenuta il 25 settembre, giorno in cui nacque Ottorino Mezzalama), l’evento ha in programma diversi sviluppi e collaborazioni che guardano al futuro.

Quest’anno, il giorno prima della gara, sarà infatti organizzato un “Mezzalama junior” dedicato alle nuove leve dello sci alpinismo al quale potranno partecipare sia gli juniores (dai 18 ai 21 anni) che i cadetti dai 15 ai 17.

Da quest’anno e per altre tre edizioni del Mezzalama, inoltre, il marchio di attrezzatura e abbigliamento per l’alta montagna e lo sci alpinismo “Dynafit” (che quest’anno festeggia anche i 30 anni di vita del suo attacco “Low-Tech), sarà sponsor e partner della gara e svilupperà una collezione marchiata Mezzalama. A partire dal 2015, inoltre, la ditta regalerà a tutti i partecipanti uno “starter gift”.

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