Nello scialpinismo le condizioni meteo e la scelta dell’itinerario sono strettamente collegate. Con la pratica di questa attività che attira sempre più amanti della montagna è sempre più importante fare corretta informazione su come saper interpretare i bollettini metereologici e nivologici, su come scegliere il percorso della gita migliore in base a esse, sul perché rinunciare quando non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie e su cosa fare per cominciare ad acquisire nel modo corretto tutte queste competenze.
Scialpinismo: le condizioni meteo e la scelta dell’itinerario
Ne abbiamo parlato con Marco Nicoli, Sales Manager di Dynafit, il marchio che ha reinventato lo scialpinismo: Marco è un bergamasco DOC, è cresciuto in mezzo alle Orobie, e le sue montagne le ha girate in lungo e in largo, con gli sci, a piedi e in bici. La passione per le vette lo ha portato dapprima a frequentare corsi di scialpinismo (SA1, SA2, SA3) e ghiacciaio e poi a lavorare per un brand dove passione e dovere si incrociano e regalano grandi soddisfazioni.
Marco, quando la montagna chiama è difficile resistere. Però cosa è importante sapere prima di avventurarsi?
«La conoscenza dell’ambiente montano è fondamentale in ogni stagione ma soprattutto in inverno, quando i versanti presentano caratteristiche differenti e richiedono la valutazione attenta di tutte quelle condizioni e quelle variabili non presenti durante la stagione estiva. È importante sapere leggere i bollettini nivologici e metereologici, avere nozioni base di orientamento e soccorso e, ovviamente, essere in possesso di un grado di sciata idoneo a quello che sarà l’itinerario scelto».
Hai toccato da subito la questione relativa alla sicurezza sulla neve. Tasto dolente in stagioni come queste, caratterizzate da abbondanti nevicate e improvvisi rialzi termici. Come ci si può informare sulle reali condizioni della neve?
«Non solo neve. Direi neve e meteo. Le condizioni della prima sono correlate e dipendono strettamente dalle situazioni metereologiche: temperature, perturbazioni, ore di esposizione al sole e vento. È fondamentale consultare i bollettini nivometeorologici delle varie associazioni territoriali (ARPA etc.). L’errore comune è quello di affidarsi alle App, ma i dati da queste mostrati rappresentano solo una stima. Prima di un’uscita è necessario affidarsi a interpretazioni più ricche, che mostrino dati relativi a venti, zero termico e le possibili variazioni del clima durante tutto l’arco della giornata. Sicuramente un buon consiglio è poi quello di imparare a leggere quotidianamente i bollettini, così da avere un quadro ben preciso su quella che è stata l’evoluzione nei giorni precedenti e poter ricostruire una sorta di “storico”».
Ed è proprio in base a quelle che sono le condizioni della neve che scegliamo il percorso migliore. Chi è entrato da poco a far parte del mondo dello scialpinismo come può pianificare l’itinerario?
«Ai neo-appassionati consiglio fortemente di rivolgersi ai CAI della zona che organizzano corsi e uscite per principianti, e non solo. Sicuramente un buon modo per avvicinarsi alla disciplina, apprendere nozioni base circa la valutazione delle condizioni nivologiche dei pendii oltre che per imparare e migliorare le tecniche di risalita e di discesa. In alternativa ci si può poi rivolgere alle Guide Alpine della zona o affiancarsi ad amici e conoscenti che praticano lo scialpinismo da tempo e che sono quindi in possesso di un certo livello di esperienza. Utili nella scelta dell’itinerario, ovviamente nel caso di chi sia già in possesso di conoscenze base, sono anche i manuali di scialpinismo. Libri che contengono indicazioni dettagliate circa i percorsi e le gite scialpinistiche proposte: quando organizzarli, cosa è necessario portare con sé e così via. Da non fare, invece, è l’affidarsi unicamente a social o forum, ove si possono reperire informazioni da fonti dubbie, non autorevoli o poco esperte».
C’è poi un nuovo trend, quello dello “Speedfit”, che ha a che fare anche con le piste
«Sì, lo Speedfit (di cui abbiamo parlato qui, n.d.r) è sicuramente è un buon modo per avvicinarsi allo scialpinismo, in totale sicurezza e in qualsiasi momento del giorno, anche di sera dopo una giornata di lavoro, in compagnia di amici o da soli. Ovviamente è importante adeguarsi ai regolamenti presenti nei vari comprensori sciistici e risalire le piste solo lungo gli itinerari e negli orari consentiti. Le piste, inoltre, rappresentano il luogo ottimale in cui allenarsi quando le condizioni in ambiente non sono sicure o quando si ha poco tempo a disposizione. Quello dello “Speedfit”, ossia di fare fitness sulla neve, è un movimento che Dynafit promuove in quanto è un modo facilmente accessibile per avvicinarsi allo scialpinismo e far provare così a tutti la bellezza di questo sport. Non è dunque un caso se da qualche anno Dynafit organizza, proprio sulle piste, degli eventi durante i quali consente, tanto a principianti quanto a sciatori esperti, di testare l’attrezzatura e trovare ciò che meglio risponde alle proprie necessità. Appuntamenti che diventano anche l’occasione per svagarsi e conoscere nuovi appassionati con cui organizzare future scialpinistiche».
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