Quante volte avreste voluto essere Campioni Italiani di qualcosa? Di qualsiasi cosa… Ci sono solo una ventina di campioni d’Italia di calcio in carica, solo un Campione Italiano dei 100 metri, solo un campione italiano di cruciverba a schema libero. Tutti questi “atleti” hanno lavorato e sudati per tutta la loro vita per essere sul gradino più alto del podio e, indipendentemente dalla passione per quello sport e per le innate doti fisiche e psicologiche, è una cosa riservata a pochi. Domani però…
Tirare un sasso e farlo rimbalzare sull’acqua? A Domobianca i primi Campionati Italiani di Rimbalzello
Domani 23 luglio 2022 ci sono i Campionati Italiani di rimbalzello, ad iscrizione libera, lo “sport” outdoor se ce n’è uno. Il “rimbalzello” è quel gioco che ha appassionato tutti i bambini (e non solo) di ogni generazione: basta trovare un laghetto, uno stagno o un tratto di costa dove ci siano poche onde e lanciare un sasso – il più piatto possibile – per farlo rimbalzare quante più volte possibile sulla superficie dell’acqua. Sabato 23 Luglio, a Domobianca (la stazione sciistica di Domodossola tra i 1050 e i 1700 metri di quota a un’ora e mezza da Milano), chiunque potrà iscriversi e puntare al merito di essere il primo campione italiano in assoluto e pure a una serie di premi di valore per i primi classificati.
“È già tutto pronto. Abbiamo organizzato la zona attorno al Lago di Casalavera a quota 1650 con stand enogastronomici, gonfiabili per i bambini e diversi attrazioni per ragazzi e adulti”, ci dice Federico Sciagata, il direttore della stazione che peraltro, caso più unico che raro in Italia, è assolutamente privata e di proprietà di Altair, un gruppo industriale locale.
“I partecipanti potranno raggiungere il lago sia con la seggiovia a prezzi convenzionati sia a piedi, con una passeggiata di circa 90 minuti nel bosco. I lanci verranno effettuati da un’apposita piattaforma e il campo gara verrà delimitata da boe con indicatori della distanza. Ognuno avrà a disposizione cinque tiri e non verrà contato il numero dei rimbalzi – devono essere almeno tre però per entrare in classifica – ma la distanza coperta dalla pietra prima di affondare nel lago. Le sessioni di tiro per qualificarsi al turno finale sono programmate alle 11 del mattino: la finale a cui partecipano i dieci migliori lanciatori si terrà dalle 14.30”.
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Lo Stone Skipping e lo Stone Skimming
Il regolamento del Campionato Italiano è stato mutuato da quello dei sedicenti Campionati Mondiali che da tempo si svolgono in un’isoletta delle Highlands in Scozia. È la differenza che passa tra lo stone skimming e lo stone skipping, cioè contare i rimbalzi e misurare la distanza.
Detto questo, l’idea che una stazione alpina voglia creare un prodotto innovativo passando attraverso un gioco assolutamente tradizionale fa sorridere: “è una delle iniziative che stiamo portando avanti per farci conoscere”, conclude Federico Sciagata che ha appena inaugurato anche un adventure park e un bike park per il downhill nella stessa località sull’Alpe del Lusentino. “Questo angolo di Alpi che corrisponde al cosiddetto Distretto dei Laghi – tra il Maggiore e il Lago d’Orta, non lontano dal confine del Sempione con la Svizzera, sta cercando di accendere l’attenzione da parte degli appassionati del Nord Italia, soprattutto da Milano, Torino e Genova.
Angolo di incidenza di 20 gradi
Detto questo, la pratica di far rimbalzare i sassi sull’acqua appassiona fisici e matematici da decenni. Non sono pochi gli studi universitari – soprattutto americani e inglesi – che hanno cercato di provare quale sia il metodo migliore per ottimizzare distanza e rimbalzi e pare che tutti siano più o meno d’accordo nel certificare che la pietra vada lanciata con un angolo di 20 gradi. La superficie del sasso che entra in contatto con il pelo dell’acqua deve necessariamente essere piatta e liscia ma sbaglia chi pensa che debba essere anche quanto più leggera possibile: il peso infatti contribuisce all’effetto che determina il rimbalzo.
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