10 cose indispensabili da portare con sé in un rifugio di montagna

Per passare la notte in un rifugio di montagna servono solo le cose indispensabili per dormire, illuminare, lavarsi e gestire le emergenze

cosa portare in un rifugio di montagna

Dormire in un rifugio di montagna d’alta quota è un’esperienza fantastica: il silenzio delle montagne, lo spettacolo dell’alba e del tramonto, l’immersione totale nella natura e il clima rilassato dei rifugi sono la quintessenza del piacere di pernottare in queste strutture spartane ed essenziali. E sì, proprio perché sono in alta quota, sono spartane e sono essenziali, non ci si può attendere un trattamento da hotel a 5 stelle, anzi: pernottare in un rifugio di montagna d’alta quota significa fare i conti con ciò che davvero è utile e ciò che invece è superfluo e si può lasciare a casa.

Cosa portare in un rifugio di montagna

E allora, che sia un trekking estivo oppure dello sci alpinismo da rifugio a rifugio ci sono almeno 10 cose indispensabili, in estate come in inverno e al netto dell’equipaggiamento specifico per l’attività che si pratica e la stagione in cui lo si fa, da mettere assolutamente nello zaino.

10 cose indispensabili da portare con sé in un rifugio di montagna

Sacco lenzuolo (o sacco a pelo)

Nei rifugi non ci sono le lenzuola: bene che vada ci sono dei letti a castello, altrimenti tavolacci con posti letto affiancati, con un materasso e una coperta, spesso di lana. Quindi se si vuole risparmiare sul peso ci si porta appresso un sacco lenzuolo, di quelli con anche il cappuccio per la testa, altrimenti il sacco a pelo. Per essere sicuri li si stende sul proprio posto letto all’arrivo, e quando si parte si piegano le coperte e si lascia tutto in ordine.

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Lampada frontale

Spesso nei rifugi l’energia elettrica è contingentata per poche ore. Il che significa che se ti devi alzare di notte per andare in bagno non c’è una luce da accendere e, al netto di qualche lampada di emergenza, sei immerso nel buio. La cosa più pratica è una lampada frontale, meglio se di quelle a intensità regolabile (che tanto non hai bisogno di illuminare l’intera valle per sgattaiolare fuori dal letto nel cuore della notte.

Borraccia per l’acqua

Altro bene prezioso e limitato. Vuoi perché i rifornimenti in quota sono sempre complicati e problematici, vuoi perché talvolta i rifugi si trovano a monte delle fonti d’acqua. Il che significa che all’acqua da bere è meglio pensarci in autonomia, portandosi appresso la propria borraccia e mantenendola sempre piena.

Caricabatterie

Ora molti rifugi si sono dotati di pannelli solari, altri continuano a usare i generatori di corrente, in ogni caso anche l’energia elettrica potrebbe essere un bene a disponibilità limitata. Se ti porti appresso qualche gadget elettronico (non necessariamente lo smartphone, che spesso in quota non c’è segnale, ma magari l’orologio con il navigatore Gps, o la fotocamera, o la GoPro) devi arrangiarti a ricaricare le batterie: ci sono i carica batteria portatili oppure quelli con pannelli solari, dipende da quanta carica hai bisogno.

 

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Intimo di ricambio

Ok, in montagna non ci si lava (o ci si lava molto poco) ma questo non significa che almeno a sera non ti puoi togliere l’abbigliamento tecnico e indossare qualcosa di (relativamente) pulito e comodo. Possono bastare: un secondo paio di calze e mutande, un t-shirt anche di cotone per dormire e un paio di pantaloni (in base alla stagione: anche corti d’estate, dei tight in inverno). NB: in un rifugio di montagna non si entra con gli scarponi, che vanno lasciati nella scarpiera dove si trovano anche delle pantofole di ricambio; se non ami calzare quelle in dotazione conviene che te le porti da casa.

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Coltellino svizzero multiuso

Non si sa bene perché, ma non si sa mai; fosse anche solo per sistemare un’unghia o una vescica, il coltellino svizzero multiuso nello zaino deve sempre trovare posto. La volta in cui servisse, giustificherà tutte le altre in cui non se n’è avuto bisogno.

Sacchetto per i rifiuti

In ogni rifugio di montagna c’è un cartello che parla molto chiaro: portate a valle i vostri rifiuti. Il che significa che non c’è un bidone della pattumiera e che la propria spazzatura torna con noi, in un vero trekking a impatto zero. Quindi un sacchetto di plastica di quelli della spesa, da annodare con le proprie maniglie, è da mettere sempre nello zaino.

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Asciugamano

Sì, certo, non ci si lava. Però un minimo sì, ci si lava, fossero solo i denti e il viso alla fontanella all’aperto. E non è che sul letto si trovano gli asciugamani. Quindi un piccolo asciugamano di quelli ad asciugatura rapida è indispensabile.

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Nastro adesivo 3M

Come il coltellino svizzero: non si immaginano le volte in cui davvero può servire. Un capo che si strappa, la borraccia da isolare, qualcosa da fissare. Un piccolo rotolo di nastro adesivo 3M è sempre da tenere nello zaino.

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Contanti

Spesso nei rifugi non c’è il segnale telefonico, figurati se arriva il bancomat. Quindi cash sempre in tasca perché per tutto il resto c’è Mastercard, ma solo a valle.

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