Una guida al trekking è indispensabile per chi sente la voglia di cominciare a fare qualche bella camminata in montagna. Una passeggiata in quota, una escursione di un giorno, una gita nei boschi sono accessibili praticamente a tutti, piacevoli, rilassanti e soprattutto permettono di entrare in contatto profondo con la natura, con tutti i benefici che comporta.
Guida al trekking: 12 consigli per cominciare a camminare in montagna
Ma in montagna, anche a quote relativamente modeste, nulla si improvvisa, e allora prima di partire è meglio avere idea di cosa può capitare e leggere una breve guida al trekking come questa.
1. Scegliere un percorso adeguato
Le informazioni sui sentieri non mancano, sui siti turistici locali, sulle guide turistiche e sulle cartine. Si dividono in turistici (segnalati con la lettera T), escursionistici (E per gli escursionisti, EE per gli escursionisti esperti) e attrezzati (EEA); siete alle prime armi è meglio non affrontare nulla di più impegnativo di un percorso turistico e imparare a conoscere la La scala di difficoltà dei sentieri escursionistici.
2. Partire con un amico più esperto
Fare escursioni con chi già è avvezzo a camminare per sentieri e montagne non è solo una questione di farsi compagnia, ma anche un modo semplice, veloce e piacevole di accumulare esperienza.
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3. Vestirsi a strati con capi tecnici
Soprattutto in montagna (e non solo in alta quota), il meteo è mutevole: meglio partire con capi tecnici, vestendosi a strati, togliendo e mettendo quello che serve in caso di pioggia, freddo, caldo o sudore eccessivo. In ogni caso, meglio evitare il cotone, preferire capi traspiranti perché camminando in montagna la temperatura corporea si alza e si suda, e prevedere sempre un capo anti pioggia. Come nella La guida completa su come vestirsi per andare in montagna d’estate.
4. Utilizzare scarpe specifiche per escursioni
Camminare nella natura significa avere a che fare con sassi, pietre, terreni scivolosi o sdrucciolevoli, pozzanghere, fiumi e quant’altro. Partire con un paio di sneaker da ginnastica è ragionevolmente controindicato tanto quanto acquistare un paio di scarponi per scalare l’Everest per andare in collina. A seconda di dove si pensa di andare, le scarpe da trekking dovrebbero avere determinate caratteristiche: qui la guida alla scelta delle scarpe per andare a camminare in montagna.
5. Portare sempre uno zaino
Serve per riporre i capi di abbigliamento che si tolgono strada facendo; per l’acqua e il cibo; per gli effetti personali; per guide, cartine e quant’altro: uno zaino è il compagno fedele di qualsiasi escursionista. Per sceglierlo, controllate prima di tutto che sia comodo, confortevole, areato, impermeabile e sufficientemente capiente. Se poi ci sono tasche e taschini a portata di mano tanto meglio. Nel dubbio qui come scegliere lo zaino da trekking.
6. Lasciare a casa il superfluo
Questo dipende molto dall’esperienza, attraverso la quale si arriva a capire ciò che serve davvero e ciò che è inutile. Ma in generale meno è meglio e partire leggeri è decisamente più confortevole.
7. Mangiare e bere regolarmente
Certo, la polenta grondante burro fuso e formaggio al rifugio è il meritato premio. Ma strada facendo portare con sé e consumare regolarmente qualche snack come barrette di cerali, cioccolata, gallette e frutta e bere a intervalli regolari è il modo più efficace per non avere cali di energia.
8. Prenderla con calma
Un’escursione non è una gara: per godersi appieno l’esperienza e comprendere davvero perché camminare nella natura rende felici è meglio prendersi il tempo che ci vuole. Soprattutto se l’escursione è in compagnia di bambini.
9. Studiare il percorso
I sentieri turistici sono segnati e segnalati, ma farsi un’idea del cammino prima di partire, seguirlo su una carta topografica e magari scaricare qualche traccia GPS (o usare le funzioni di un orologio specifico) può evitare spiacevoli situazioni.
10. Prevedere il meteo
Non occorre essere meteorologi, basta uno smartphone per dare un’occhiata alle previsioni: se è data pioggia intensa nel giro di poche ore è bene saperlo per tempo, giusto?
11. Prevedere gli imprevisti
Sembra una contraddizione in termini, ma non lo è: avvisare qualcuno (amici, famigliari, colleghi) di dove si intende andare e del tempo stimato che ci vorrà è utile per allertare i soccorsi nel caso di veri imprevisti. Altrimenti ci sono utili app come quella del CAI e del Soccorso Alpino: Geo Resq.
12. Portare un piccolo survival kit
Non si tratta di partire con un pack adatto all’attraversamento del Sahara, ma un coltellino multiuso e un fischietto per richiamare soccorsi e attenzione in caso di cadute o infortuni possono essere senza dubbio utili (qui i consigli per il survival kit perfetto di Mauro Prosperi). E nel caso si preveda di andare oltre i 2500 metri di quota meglio prevedere anche le conseguenze del mal di montagna.
Credits: FlickrCC Loren Kerns
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