In cima al vulcano Villarica in Cile

Vulcano Villarica

Il vulcano Villarica o Rucapillan (in lingua Mapuche) con i suoi 2.847 metri sovrasta la città di Pucon in Cile e, dalla sua cima innevata tutto l’anno, esce continuamente una cortina di fumo bianco. Rucapillan significa “casa dello spirito” e per i Mapuche gli spiriti erano neutrali, non esistevano spiriti benigni o maligni ma potevano fare cose buone o cattive. Nella zona di Pucon è possibile fare ogni tipo di attività di outdoor, come rafting, hydrospeed, passeggiate a cavallo, parapendio e trekking nei parchi naturali o sulle pendici dei vulcani della zona e che fanno parte dell’anello di fuoco del Pacifico.

Raggiungere la vetta del vulcano Villarica è un’esperienza da provare assolutamente. Ci sono 2 modi per salire, in autonomia se si riesce a dimostrare alla Corporación Nacional Forestal (CONAF) di essere degli alpinisti (qui andisti) esperti; oppure con trekking guidati e organizzati dalle agenzie cittadine. Per salire è necessaria tutta l’attrezzatura da montagna, ramponi, piccozza, pantaloni e ghette impermeabili, tutto incluso nel pacchetto delle agenzie.

In caso di salita autonoma sul vulcano Villarica è possibile noleggiare tutto in negozi specializzati.

Si parte la mattina presto prima che il sole sorga per raggiungere il punto di partenza a 1.200 metri e poi si inizia a salire. In estate si affronta il primo tratto (1 ora circa) camminando su rocce vulcaniche oppure, a seconda delle proprie condizioni fisiche, si può sfruttare una piccola funivia che in poco più di 10 minuti raggiunge i 1.400 m.

Da qui in poi si inizia a camminare nella neve, piccozza in mano e ramponi ai piedi solo se necessari. Si sale in fila ordinata, lentamente a zig zag fino a raggiungere alcuni punti strategici dove riposare. I raggi solari spuntano dalle pendici per scaldare un po’ la fredda atmosfera. Si ammira il panorama dall’alto, i vecchi crateri del vulcano che ormai sono inattivi e dopo più di 4 ore di camminata si raggiunge la cima. Per andare in vetta è necessario munirsi di maschera antigas per poter respirare, perché quella pittoresca nuvoletta bianca che si alza nel cielo azzurro è fatta di vapori di zolfo che rendono l’aria irrespirabile, infatti il tempo massimo di permanenza consigliato è di 10 minuti.

Stanchi ma esaltati per il risultato raggiunto è ora di scendere (CONAF non permette di rimanere in cima dopo le 12.30) e qui arriva la parte più divertente. Nella dotazione delle agenzie si trovano pantaloni e giacca impermeabile ed una paletta di plastica per scivolare nella neve. In fila indiana e seguendo i consigli delle guide si scende a tutta velocità, fino alla fine dello strato di neve. Da lì si raggiunge il punto di partenza per un totale di circa 1 ora di discesa.

Consigli per salire sul vulcano Villarica

Non è impossibile farlo in solitaria anche perché ogni giorno ci sono i tour guidati da poter “seguire” a distanza.

In estate la temperatura è più piacevole ma la parte innevata è minore, quindi anche la discesa scivolando finisce prima.

Essendo uno dei vulcani più attivi del mondo il CONAF decide ogni giorno in base alle previsioni meteo (soprattutto il vento) e alla attività del vulcano se è possibile raggiungere la cima o se è assolutamente vietato fare il trekking.

La prima parte del trekking è la più stancante, quindi in caso di condizione non perfetta è suggerito usare la funivia.

Ndr: l’autore sta girando il Sudamerica e raccontando il suo viaggio nel blog  www.caracoling.com. Qui puoi leggere la discesa all’abismo Anhumas nel Mato Grosso del Sud.

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