Le 6 caratteristiche fondamentali di una lampada frontale

Luminosità, batteria, tipo di fascio luminoso, modo di ricarica e tutte le altre caratteristiche per comprare una lampada frontale per escursioni notturne

Lampada frontale consigli caratteristiche

La lampada frontale si indossa in testa, generalmente con una fascia elastica e serve per illuminare davanti a sé con un fascio di luce prodotto da una lampadina. È uno strumento da avere sempre con sé durante un’escursione o quando si corre nei momenti di passaggio tra il giorno e la notte come l’alba e il tramonto: le lampade frontali servono ovviamente per vedere quando cala il buio, ma anche per farsi vedere, per esempio dalle auto se si corre per strada, oppure anche per segnalare la propria posizione in caso ci si perda al buio e si siano chiamati i soccorsi. Insomma, con poche decine di euro ci si mette in testa (o in tasca, o nello zaino) un dispositivo utile, pratico e necessario. Però comprare una lampada frontale significa ragionare su un po’ di caratteristiche che possono fare la differenza in termini di durata, profondità e ampiezza dell’illuminazione, ergonomia e comfort e funzionalità.

Lampada frontale: le caratteristiche importanti

Oggi in vendita si trovano quasi esclusivamente lampade frontali a LED, che hanno sostituito le vecchie lampade frontali con lampadine a incandescenza con indubbi vantaggi in termini di riduzione di peso e dimensioni, consumi, quantità di luce e profondità della stessa.

Le 6 caratteristiche fondamentali di una lampada frontale

Quali sono allora le caratteristiche importanti da controllare in una lampada frontale? Essenzialmente sono 6:

  • Lumen, o quantità di luce o luminosità
  • Ampiezza e profondità del fascio luminoso
  • Dimensioni e peso
  • Durata della batteria e tipo di ricarica
  • Ergonomia e fascia elastica
  • Funzioni

Lampada frontale: quanta luminosità serve

La prima e fondamentale caratteristica di una lampada frontale non può che essere la luminosità, cioè la quantità di luce in grado di emettere. L’intensità luminosa è espressa in Lumen, che hanno poco a che fare con i Watt (che esprimono il consumo di energia di una lampadina) e che sono sempre indicati sulla confezione. Ma quanti ne servono per poter correre o camminare al buio? Il minimo minimo sindacale sono 150 Lumen, che garantiscono una illuminazione omogenea fino a una decina metri di distanza da sé. Esistono lampade frontali con meno di 150 Lumen ma sono indicate per altri usi (per esempio illuminare all’interno della tenda da campeggio, cucinare al buio, leggere, per cui può andar bene la Varta 16630 da 50 lumen) e altre che possono arrivare fino a 500 Lumen (come la Icon di Black Diamond), che significa poter illuminare anche oltre un centinaio di metri davanti a sé.

 

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Lampada frontale: ampiezza e profondità del fascio luminoso

La quantità di luce non è l’unica caratteristica da considerare circa la luminosità di una lampada frontale. Disposizione delle lampadine LED e tipo di lente possono generare diversi fasci di luce, più o meno ampi e più o meno profondi: alcuni modelli di lampade frontali hanno un solo tipo di fascio luminoso (e sono quelle meno costose) altri dispongono di sistemi per modulare anche l’ampiezza e la profondità del fascio luminoso, come la Led Lenser H7R.2 che ha 3 programmi e 5 modalità di illuminazione. A volte si tratta di una ghiera sull’ottica, altre di un sensore automatico, altre ancora di un pulsante che può ridurre e allargare progressivamente o a scatti il fascio luminoso: di fatto la possibilità di avere un fascio ampio e più breve, per vedere dove si cammina, o più stretto e profondo, per avere idea della direzione da prendere, è una funzione molto utile e pratica in una lampada frontale.

Altra possibilità per direzionare il fascio di luce della lampada frontale è usare il dispositivo di tiltaggio che permette di inclinarle in avanti illuminando più vicino ai propri piedi o tenerle appoggiare alla fronte illuminando lontano da sé: ormai praticamente tutte le lampade frontali, anche quelle più economiche, hanno questa cernierina, ma è sempre bene sincerarsene.

Dimensioni e peso di una lampada frontale

Tipo di lampadina e tipo di batterie influiscono parecchio su dimensioni e peso di una lampada frontale ma, a parte i modelli ultra leggeri e pocket come la Petzl E+ Lite, tutte le lampade frontali vanno più o meno dagli 80 ai 120 grammi di peso per dimensioni che, esclusa la fascia elastica, stanno nel palmo di una mano. Ok, 40 grammi in una ultramaratona di montagna possono fare la differenza, ma se si tratta di escursioni, di tenerla nello zaino per ogni evenienza, di campeggio o di allenamenti di corsa la sera o prima dell’alba il peso può passare in secondo piano rispetto alle altre caratteristiche.

Lampada frontale: durata della batteria e tipo di ricarica

Per esempio, durata della batteria e tipo di ricarica sono tra le caratteristiche da meglio valutare nell’acquisto di una lampada frontale. La durata della batteria di una lampada frontale a LED dipende dal tipo di batterie utilizzate: la scelta oggi è tra le tradizionali pile alcaline, normalmente mini stilo AAA o stilo A sostituibili, e le pile agli ioni di litio. Le batterie agli ioni di litio possono essere mini stilo o stilo ricaricabili, quelle cosiddette a bottone (normalmente con il prefisso CR se sono celle al diossido di manganese e litio, o BR se al monofluorato di carbonio e litio), anch’esse sostituibili, oppure delle batterie agli ioni di litio non sostituibili e da ricaricare tramite presa USB (come queste per esempio), un po’ come per gli smartphone.

La scelta dipende dall’uso che se ne vuole fare: se si corre un’oretta e non si corre il rischio di rimanere al buio senza batteria vanno bene anche quelle ricaricabili con USB, se si fanno escursioni di più giorni e non c’è modo di ricaricare nulla allora è più sicuro avere una lampada frontale con pile stilo o mini stilo e portarne un set di scorta.

Molto importante da sapere è il diverso comportamento tra batterie alcaline e batterie agli ioni di litio. Detto che le lampadine LED hanno ridotto di molto il consumo energetico, per loro natura le pile alcaline hanno un consumo progressivo, per cui riducono man mano la luminosità emettendo sempre meno luce (chi si ricorda come funzionavano le radioline portatili di una volta lo sa bene); le pile agli ioni di litio invece durano un po’ meno ma mantengono l’emissione di energia e la luminosità costanti nel tempo. È un po’ come per gli smartphone: con la batteria al 10% non è che funzionano meno o più lentamente, però poi si spengono di colpo.

Quanto dura la batteria di una lampada frontale? Dipende dall’uso che se ne fa (per esempio quante variazioni di intensità di luce), dalla modalità (risparmio energetico o a tutta potenza), dai LED (che influiscono sui Watt che indicano il consumo energetico) e dal tipo di batteria utilizzata (le alcaline più di quelle agli ioni di litio): in ogni caso si va da qualche decina di ore fino anche a un centinaio in modalità risparmio.

Nel caso di una lampada frontale con batteria agli ioni di litio può essere utile verificare se il modello dispone di un segnalatore di carica, un po’ come per i telefoni cellulari, in modo da avere almeno una idea della carica residua.

Ergonomia e fascia elastica di una lampada frontale

L’ergonomia, o comodità e praticità d’uso di una lampada frontale, è molto soggettiva. Molto dipende dalla fascia elastica, che può essere a corona oppure a caschetto, con una fascia longitudinale che passa sopra la testa, più o meno alta, più o meno morbida, più o meno elastica: c’è chi ama un elastico sottile e leggero e chi preferisce “sentire” in testa ben salda la lampada frontale. De gustibus. Poi, siccome si tratta di usarla al buio e in condizione di necessità, può essere utile controllare la disposizione dei tasti di attivazione delle diverse funzioni, quando sono grandi o sensibili, dove sono posizionati e se ci si trova bene ad azionarli. Anche in questo caso de gustibus.

Altre funzioni di una lampada frontale

Tutte fanno luce, ma ci sono anche altre funzioni di una lampada frontale che possono risultare utili. La prima è la presenza di una luce LED rossa, che non illumina veramente ma serve per farsi vedere (il rosso è il colore meglio visibile al buio, motivo per cui sono rosse anche le lucine posteriori delle bici o quelle delle auto). Ce ne sono anche con lucine verdi o arancioni che rendono più chiara la lettura al buio, per esempio di mappe o dispositivi elettronici come i navigatori Gps. Alcuni modelli (come la Reactik di Petzl) hanno un sensore di luminosità che regola l’intensità della luce emessa, facendo risparmiare la batteria. Ce ne sono anche con luci a intermittenza, sempre per questioni di sicurezza e risparmio energetico. Ce ne sono anche di impermeabili, non solo alla pioggia ma anche all’immersione in acqua, per esempio la Icon di Black Diamond se la si usa in kayak. Insomma, oltre ai requisiti standard si possono trovare tante altre funzioni utili nel momento in cui ci si trova al buio in condizioni outdoor.

Photo by egil sjøholt from Pexels

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