A ciascuno il suo paio di scarpe da trekking, e non un paio soltanto, visto che le condizioni d’uso sono le più varie, in base ai tracciati prescelti, alla stagione e al meteo. Ove mai fosse possibile dovreste farvi fare le scarpe su misura. Non deve per questo stupire la varietà di calzature da trekking rintracciabili sul mercato o in Internet: una settantina le Alte, una ventina le Mid, oltre quaranta le Basse. Per tutte le camminate, verrebbe da dire, non certo per tutti i gusti.
Contano i materiali, la fattura e persino le stringhe. Fondamentale la soletta, dev’essere comoda e anatomica, ad evitare gli indolenzimenti per la postura forzata. Niente glamour, niente colori di moda. E per una volta il prezzo – che va dai 70 ai 200 euro (e oltre) – non deve condizionare le vostre scelte, legate ai percorsi e alle condizioni d’uso. Cruciale la sicurezza e il comfort perché camminando per ore lungo percorsi più o meno impervi è fondamentale proteggere il piede e la caviglia, soprattutto evitare le vesciche. Rischio che si corre quando le scarpe sono troppo poco aderenti.
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Prima di qualsiasi acquisto fate un piccolo esame di coscienza. Valutate il vostro tono fisico e i tracciati che intendete frequentare, senza dimenticare che l’età non aiuta e gli infortuni del passato purtroppo non portano consiglio.
Come scegliere le scarpe da trekking
Il discorso coinvolge anche le scelte di genere. Le calzature da trekking vanno scelte in base al sesso. Quelle da uomo, a parità di numero, non sono adatte alle donne, che hanno il piede meno largo, quindi necessitano di stare comode, ma non troppo. La scarpa troppa larga consente al piede movimenti ampi, con possibili strofinii e quindi produzione di vesciche. Per il trekking le vesciche non sono contrattempi, ma un’autentica maledizione. Altra componente che incide è la protezione della caviglia che deve muoversi il meno possibile nella scarpa. Nella versione per l’uomo, la parte a protezione della caviglia è sempre più ampia rispetto alla quella femminile.
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Le tre tipologie di scarpe da trekking
Con le scarpe Alte, spesso associate in inverno alle ciaspole e alle racchette da neve, si affrontano i terreni accidentati. Utilissime dove si rischia di mettere male il piede e di distorcere la caviglia. Le Mid, calzature medio-alte – dette anche scarponcini – sono un po’ più basse, superano di poco il malleolo e proteggono in parte la caviglia lasciando maggiore libertà di movimento. Le Basse, più leggere, non garantiscono la caviglia da possibili distorsioni e quindi non sono mai suggerite su terreni accidentati.
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Le Salewa MS MTN Trainer GTX sono scarponcini da trekking alti oltre la caviglia, con suola Vibram strutturata, membrana Gore Tex, disponibili nel modello da uomo e da donna, per trekking di lunghe distanze e anche in alta montagna. Si possono usare anche con i ramponi e/o le ciaspole in inverno e con la neve. Costano 220 euro prezzo ufficiale ma si trovano anche a 150 euro.
Le Alte, sempre rigide, sono ideali nelle situazioni impegnative sui sentieri di montagna, anche rocciosi, con neve e ghiaccio. In quanto poco flessibili, consentono la massima stabilità. Proteggere al meglio la punta del piede e la caviglia. Per le escursioni meno impegnative sono adatte le scarpe leggere, mentre per su tracciati di media difficoltà sono suggeriti gli scarponcini.
Le parti essenziali
La tomaia, parte superiore della scarpa, protegge e supporta il piede senza stringerlo troppo, ma garantendo la necessaria agibilità. In base alle necessità d’uso, potrebbe essere utile averne un paio con tomaia impermeabile ma attenzione a che sia anche traspirante, altrimenti c’è il rischio che inibiscano la traspirazione, con il sudore che si blocca all’interno e relative vesciche. L’imbottitura della scarpa è bene che sia in schiuma, perché la gommapiuma resiste meno. La suola, sempre antiscivolo, dev’essere rigida. Meglio di gomma dura per fare sempre presa senza che le scarpe si logorino troppo rapidamente. La linguetta, sotto le stringhe, ha il compito di evitare l’ingresso indesiderato di terra e detriti, quindi va posizionata con grande attenzione, accuratamente tirata verso l’alto e opportunamente distesa. I lacci vanno stretti il giusto e, ad evitare rischi, è meglio averne un paio di riserva. La soletta interna, il plantare, non dev’essere mai mobile.
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Le Columbia Redmond sono scarpe cosiddette Mid, con tomaia waterproof e traspirante, suola ad alto grip ma morbida e confortevole al passo, puntale rinforzato. Ideali per trekking leggeri ma anche per vie ferrate. Costano 99 euro ma si trovano anche intorno ai 50 euro.
Il peso conta
Anche le scarpe estive da trekking presentano le tre versioni. Cambiano i materiali e quindi il peso delle calzature che ha la sua rilevanza: un solo etto in più di peso sul piede corrisponde a mezzo chilo in più a carico della schiena. Col caldo un gravame insopportabile, in termini di sudore. E poi devono essere assolutamente traspiranti.
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Le calze meritano attenzione
Per la scelta delle calze da indossare, per scegliere le più adatte, non andate in merceria, affidatevi ai suggerimenti degli addetti dei negozi specializzati, di articoli sportivi. I commessi sono attrezzati per fornire le dritte più opportune.
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Queste La Sportiva TX4, disponibili sia da uomo che da donna, sono le tipiche calzature da approach, per trekking di media montagna e passeggiate nella natura, con suola protettiva ma non troppo rigida, tomaia in pelle, ideali per l’avvicinamento alle pareti e per vie ferrate. Costano 155 euro.
Le migliori decisioni
Obbligatorio, per scegliere le scarpe da trekking che fanno al caso vostro, rivolgersi a un negozio specializzato, consultando chi sa. Gli esperti sanno il fatto loro e fanno al caso vostro. Una volta deciso qual è il modello più adatto provatelo per qualche minuto . Ma l’ideale è garantirvi di poterle cambiare dopo averle collaudate per qualche ora. A casa, non certo in montagna.
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