Oggi è il regno delle mountain bike, che tra le Terre Rosse dell’altipiano delle Manie e i numerosi sentieri trovano sterrati per tutti i denti, e dei boulder, che su questi pendii hanno a disposizione numerose falesie da arrampicare. Ma il Finalese e l’entroterra di Finale Ligure, Varigotti, Noli e Spotorno, è anche una bella meta per chi ama il trekking poco impegnativo, panoramico, adatto anche ai bambini e praticabile sia in estate che in inverno, quando il microclima ligure mantiene le temperature gradevoli.
Anello di Capo Noli, la più bella escursione del Finalese
Dell’Anello di Capo Noli esistono numerose varianti, proprio perché i sentieri della zona sono numerosi, tutti ben tenuti e ben segnalati: si può partire dal centro di Noli, seguendo l’itinerario della Passeggiata Dantesca lungo il sentiero Numero 1 (le segnalazioni si trovano all’inizio della stradina sulla sinistra del complesso dell’ex Convento e della Chiesa di San Francesco); si può partire da Varigotti, affrontando prima l’ascesa e poi la discesa e decidendo se tornare al punto in cui si è lasciata l’auto ancora per i sentieri oppure con i mezzi pubblici che percorrono l’Aurelia; si può partire anche dall’altopiano delle Manie, dalla stradina alla destra del ristorante-campeggio Ferrin oppure da quella alla sinistra del Camping San Martino, e percorrere prima il tratto in discesa e poi quello in salita.
Noi siamo partiti da Varigotti, che è frazione di Finale Ligure, attaccando la ripida salita della strada del Borriolo, alle spalle delle case dove si trova anche la Strada Vecchia che delimita il Borgo Vecchio dal nuovo abitato. Da qui si entra nel bosco di macchia mediterranea e superato il rio Amoreo si sale lungo una sterrata fino al borgo di Isasco da dove si continua a seguire il segnavia XX (Rosso) entrando nel cosiddetto Territorio Indiano.
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La strada dell’Anello di Capo Noli
Proseguendo in salita si raggiunge la sommità del promontorio e si giunge all’Altipiano delle Manie (245 metri slm). Da qui si segue brevemente la sterrata che porta al Monte di Capo Noli per prende al bivio a sinistra il sentiero con segnavia bollo rosso barrato che passa dai ruderi della chiesa di San Michele e arriva a Noli. Qui si passeggia sul lungomare e poi si riprende a salire per il sentiero con segnavia rosso barrato che raggiunge i 276 metri del Monte di Capo Noli con la sua postazione militare. Se la giornata è bella è il momento ideale per fermarsi e guardare il panorama, che a sinistra potrebbe arrivare fino a Portofino e verso sud lasciar intravvedere la sagoma della Corsica.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Scendendo ora lungo al sterrata si incontra l’antico Semaforo, un importante e antico riferimento marittimo per le navi di passaggio nel golfo ligure, e poi si segue il sentiero che entra nella lecceta e si dirige nuovamente verso Varigotti. Dal sentiero ci sono alcune interessanti diramazioni come quella che porta al salto roccioso del Malpasso, con vista a strapiombo sull’omonima spiaggia, o quella verso la Grotta dei Falsari, un antro naturale spalancato verso il mare con una bella balconata aerea protetta da una ringhiera in legno.
Seguendo il sentiero si prosegue invece lungo un morbido saliscendi che conduce alla chiesa di San Lorenzo Vecchio, da cui si ha una bella vista sulla spiaggia della baia dei Saraceni, e poi si scende dalla mulattiera e dalla scalinata per tornare al punto di partenza di Varigotti.
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