Triathlon: i consigli per cominciare di Alessandro Degasperi

Consigli Alessandro Degasperi cominciare triathlon

Nuotare, pedalare, correre: è il triathlon, lo sport delle tre discipline, e in Italia non è mai stato tanto di moda come adesso. Dalle distanze Supersprint al vero e proprio Ironman le competizioni di triathlon fanno il pieno di partecipanti e il fascino di affrontare 3 sport diversi in sequenza spinge sempre più persone a misurarsi con questo sport. Ma da dove cominciare a fare triathlon? Su cosa puntare all’inizio? E quali consigli dare a chi vuole iniziare con il triathlon? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Degasperi, atleta Aqua Sphere, vincitore dell’Ironman 2015 di Lanzarote e tra i migliori atleti italiani della specialità.

Alessandro, come ti spieghi il successo attuale del triathlon?

C’è sicuramente una questione di moda, ma penso che il motivo vero sia il fatto che è uno sport vario e che non prevede un grado di specializzazione tale da precluderne l’accesso. Indipendentemente dai risultati, è divertente gareggiare e allenarsi in 3 discipline diverse che tutti più o meno possono fare.

Si può cominciare da zero?

Dipende dai risultati che si vogliono raggiungere ma sì, si può cominciare anche da zero: esistono infatti distanze cosiddette promozionali (come la Supersprint: 400 metri nuoto, 10km ciclismo e 2,5km corsa, o la Sprint: 750 metri nuoto, 20Km ciclismo, 5km corsa. Ndr) che sono davvero alla portata di tutti.

Da quale sport cominciare?

Penso che corsa e bici siano quelle più abbordabili mentre il nuoto, se non si proviene da quello sport, è probabilmente lo scoglio maggiore per chi si avvicina al triathlon: se dovessi dare un consiglio a un principiante gli direi di cominciare proprio dall’acquisire una buona acquaticità, che non è certo una dote innata.

Su quali aspetti puntare all’inizio?

Dipende dalle distanze, ma per chi comincia ad avvicinarsi al triathlon direi che all’inizio è fondamentale curare la tecnica, in particolare quella del nuoto. Una volta che si nuota, si corre e si pedala correttamente con la giusta tecnica allora è più facile allenare anche la prestazione e diventa anche meno faticoso farlo.

Tu quanto tempo ti alleni ogni giorno e come suddividi il carico tra le 3 discipline?

Ogni giorno faccio almeno 2 allenamenti, ma ci sono giorni in cui mi alleno anche 3 se non 4 volte. Per un amatore il carico giusto è quello di massimo due allenamenti al giorno con due discipline diverse. Io più o meno dedico un numero uguale di allenamenti a ciascuna disciplina, e poi talvolta aggiungo una quarta seduta in palestra per alcuni lavori specifici. A nuoto e corsa dedico più o meno lo stesso tempo mentre per le uscite in bici impiego più tempo, anche perché in gara è la frazione più lunga.

Come recuperi dopo una gara? C’è un protocollo specifico per il triathlon?

Dal punto di vista organico il recupero dipende dalla durata e dall’intensità della gara ma sostanzialmente non è diverso da quello di chi corre una maratona o una granfondo. Dal punto di vista muscolare invece la parte più difficile e a cui dedicare più attenzioni è quella relativa alla corsa, che è la disciplina più traumatica, che fai per ultima e che ti resta di più nelle gambe.

Il triathlon richiede anche dell’attrezzatura specifica?

Sicuramente per la parte di nuoto in acque libere serve una muta specifica per quel tipo di attività. Io per esempio uso la muta Phantom di Aqua Sphere che è molto morbida, così si azzera la difficoltà di movimento soprattutto nella zona delle spalle, è costruita con pannelli a spessore differenziato per facilitare il galleggiamento e soprattutto tiene davvero caldo quando serve. E poi consiglio anche di investire sugli occhialini: nuotare in acque libere significa nuotare all’aperto e in mezzo ad altri atleti, quindi servono lenti che si adattino alla giornata oltre che assicurino ottima visione frontale e periferica. Io uso i Kayenne di Aqua Sphere con lente polarizzata, i migliori per le acque libere, riducendo i riflessi e garantendo una visione più definita. Hanno anche diverse vestibilità (regular e small fit) a seconda della conformazione del viso.

Occhialini Aqua Sphere Kayenne

Occhialini nuoto Aqua Sphere Kayenne

Il design a quattro angoli di visuale, le grandi lenti Plexisol® ultra resistente e il ridotto volume interno permettono idrodinamicità e un campo visivo di 180 gradi. Le due versioni Polarized o Mirrored assicurano una perfetta definizione visiva, contrasto e colore – in ogni situazione d’uso. Estrema attenzione al comfort: la fibbia a pressione Quick-Fit rende facile e veloce regolare il cinturino in silicone anche se indossato, mentre l’inserto a “T” posizionato fra le due lenti crea un ponticello a durezza differenziata per una eccezionale stabilità dimensionale, senza ridurre il comfort nell’orbita oculare. Protezione 100% UVA/B; trattamento antigraffio e antiappannante; lenti chiare, scure, specchiate, polarizzate. Costano 19,99 euro

Muta Aqua Sphere Phantom

Muta nuoto acque libere Aqua Sphere Phantom

In neoprene superelasticizzato SCS-Coated Yamamoto 39, è l’unica muta a vestibilità regolabile che consente potenza e comfort. Ogni punto del corpo è supportato da altissime tecnologie, come il sistema Core Power che esercita compressione sugli addominali, riduce la fatica, ottimizza la posizione di scivolamento, la rotazione dell’anca e l’allungamento della battuta; o come i pannelli Aqua-Drive che aiutano la galleggiabilità e riducono l’attrito; o la tecnologia Thermo-Guard -petto, spalle, gambe- che trattiene il calore corporeo, mentre la guarnizione Aqua-Flex sul collo blocca le infiltrazioni e previene irritazioni. La velocità nei cambi è assicurata da sganci rapidi sulle caviglie, cerniera maggiorata e tirazip reversibile. 100% la protezione dai raggi UV. Costa 650 euro

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...