Economica, ecologica, efficiente: la Storm e-bike si abbatte come una tempesta sul mercato delle biciclette elettrice e lo fa partendo dalla Rete, per la precisione grazie a una raccolta fondi sulla piattaforma online Indiegogo.
Per il decollo del progetto servivano 75mila dollari, ma siamo già molto oltre: gli utenti hanno talmente apprezzato l’idea che in poco meno di 10 giorni sono stati raccolti più di 3 milioni di dollari (si può contribuire fino al 3 marzo).
Cosa ha spinto gli utenti a essere così generosi? Intanto il prezzo: i primi esemplari saranno venduti a meno di 600 dollari (tutti andati a ruba); i modelli successivi avranno invece un costo intorno ai 1300 dollari, un’inezia per una e-bike di qualità.
La qualità, appunto: il motore da 350 watt gira con una batteria al litio che si ricarica in 90 minuti e con un pieno di corrente si fanno dai 50 agli 80 chilometri. La velocità massima è di 32 chilometri orari e con le ruote da fat bike (spessore: circa 12 centimetri) si dovrebbe viaggiare spediti su qualunque tipo di terreno, anche il più insidioso. La Storm è dotata di un telaio in acciaio, che supera brillantemente la prova bilancia (batteria inclusa): i suoi 25 chilogrammi scarsi non sono esattamente una sciocchezza quando si usano i pedali, ma nel panorama delle bici elettriche rimane un peso di tutto rispetto.
Su Indiegogo si registrano già diverse centinaia di prenotazioni, sebbene i primissimi esemplari vedranno la luce solo la prossima estate. Il lancio della Storm ha attirato anche qualche critica: alcuni produttori di e-bike hanno detto che bisogna diffidare delle biciclette elettriche dal costo così contenuto, soprattutto quando promettono performance da fascia alta. I dubbi sono soprattutto legati ai tempi record della ricarica e al peso insolitamente leggero per una due ruote con la struttura in acciaio.
Credits: Indiegogo/Storm Electric Bike
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