Al Trento Film Festival l’incontro fra Giovanni Soldini e Hervé Barmasse del 30 maggio all’Auditorium Santa Chiara è stato uno degli eventi più interessanti e applauditi. La serata, intitolata Amicizia estrema, montagne e oceani, diversità e fratellanza, moderata dal giornalista Luca Castaldini, è stata l’occasione per un confronto fra i due grandi sportivi-esploratori italiani, che sono anche amici, e il loro punto di vista sulla natura, l’avventura (con una vaga idea di fare qualcosa insieme) e tante altre cose.
Cosa hanno detto Barmasse e Soldini a Trento Film Festival 2019
Barmasse e Soldini al Tff hanno parlato delle loro esperienze maturate in contesti diversi, ma molto simili. Montagna e mare, foil e piccozza, sogni da inseguire, fatica e sana follia, rischi e adrenalina, gioie e delusioni, sfide, passato e futuro e equilibrio tra carriera e famiglia. Ecco le cose che troviamo più curiose e interessanti della serata.
Cose da fare insieme
Soldini: Tu sei un pazzo! Io non farò mai quelle cose che fai tu, troppo pericolose!
Barmasse: Giovanni mi ha proposto di andare in barca con lui… non so…vediamo…
Meccanismi mentali
Soldini: Di solito quando arrivo alle ultime mille miglia di una regata, sono pieno di gioia perché sta finendo, ma mi viene anche voglia di tornare indietro
Barmasse: A volte penso che le imprese limite debbano restare inarrivabili. Certi limiti devono restare invalicabili, per rimanere dei sogni. Non vanno raggiunti
Famiglia 1
Soldini: Una volta in mezzo all’oceano in tempesta mi chiama mia moglie: ‘Giovanni si è rotta la caldaia’. Cosa potevo dirle se non ‘Amore, chiama i pompieri!’
Barmasse: Dopo un po’ che non vado in montagna divento insopportabile!
Famiglia 2
Soldini: Sensi di colpa quando mi imbarco per mesi? Non esiste! Certo mi dispiace perdere quello che succede in famiglia, ma voglio anche dare l’insegnamento ai miei figli che è importante dedicarsi alle proprie passioni
Barmasse: Questa estate me ne starò a casa, dato che è appena nata la mia seconda figlia. Poi però tornerò in Nepal per un ottomila…
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Tecnologia
Barmasse: La tecnologia rende tutto un po’ troppo facile. Oggi è come se servisse a ‘confezionare’ la montagna: ora si scala solo col bel tempo ad esempio. Ma a volte mi fa comodo: ho visto l’ecografia di mia figlia in arrivo via whatsapp mentre ero a scalare dall’altra parte del mondo
Soldini: Ci siamo evoluti tantissimo: nelle mie prime regate avevo un computer enorme dove dovevo digitare la formula ‘C, due punti, ecc…’. Ora ho un notebook che mi dà tutte le info in tempo reale
Cose che non puoi trovare su Internet
Soldini: Certo puoi trovare l’immagine satellitare di un posto incredibile, ma essere lì davvero, con tutti i sensi e non solo la vista, è un’altra cosa
Barmasse: Sì, la neve sulla faccia, il freddo, ci sono cose che non puoi avere solo con le immagini. La cosa più incredibile che ho visto, e che pochissimi altri hanno visto? Il leopardo delle nevi, in Nepal
Natura
Barmasse: Quando ti trovi su una via in mezzo a una bufera… è bello! Essere in mezzo alla natura che si scatena mi affascina molto. In quei momenti la natura è così potente e perfetta che ti fa innamorare
Soldini: Amo l’indipendenza: andare in barca da solo è un’esperienza fortissima che mi ha fatto crescere. Navigare in mezzo al nulla giù da un frangente di 30 metri, un albatros che plana vicino a te…per me è un’esperienza mistica
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Performance
Soldini: Quando fai il giro del mondo, arrivare primo o secondo o terzo non conta: stai da dio comunque! Se non vinci…ciccia! Vincerai la prossima volta
Barmasse: Vero, anche in montagna per me il risultato non conta quanto le emozioni che puoi vivere. Ecco perché riparti sempre
Natura 2
Soldini: Mare e montagna sono uniti dal fatto che ti fanno sentire la condizione umana, ti fanno sentire piccolo
Barmasse: Fare qualche impresa senza avere contatti con l’esterno…questo sì è impagabile!
Punti di vista
Soldini: In barca ci si arrangia: una volta ho dovuto pure fare un’otturazione a un compagno che aveva mal di denti
Barmasse: La prima scalata assoluta, le nuove pareti, la prima invernale…nell’alpinismo la storia si ripete e sempre si ripeterà. Invece ora per me è più importante concentrarmi su quello che ti può dare la montagna. Rispettarla,. Salire con uno stile pulito, non lasciare tracce e rifiuti
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(forto Barmasse: Hervé Barmasse; foto Soldini: Guido De Bortoli Wikimedia)
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