Sempre più persone scelgono di viaggiare da soli tanto che il solo travelling è ormai diventata una tendenza interessante anche per tour operator e sistemazioni: i single traveller rappresentano infatti già oggi l’11% del mercato, il 58% dei millennials ha viaggiato almeno una volta da solo (il 47% dei baby boomers) e a viaggiare in autonomia sono principalmente le donne.
9 precauzioni per viaggiare da soli
Ma che si tratti di visitare città, fare del cicloturismo o affrontare un cammino, viaggiare da soli pone sempre qualche esigenza in più, in termini di organizzazione e anche di precauzioni da prendere. Come queste 9 che possono consentirti di godere di libertà e indipendenza stando al sicuro e senza incappare in situazioni difficili da gestire.
Informare qualcuno di dove si sta andando
Amici, parenti, famigliari non è importante. L’importante è che ci sia qualcuno che sappia regolarmente dove siete e dove avete intenzione di andare, di modo da consentire di iniziare una eventuale ricerca solo quando i tempi di spostamento o la mancanza di informazioni la rendono necessaria. Alcune applicazioni consentono anche di condividere la posizione in tempo reale con amici o parenti, ma può capitare di essere in zone remote dove il cellulare non prende o che si scarichi: avere idea del tempo che ci metterete a spostarvi può evitare inutili preoccupazioni o di far perdere inutilmente tempo in caso di necessità di aiuto.
Avere sempre il mondo di chiamare soccorso
Soprattutto se si viaggia a piedi o in bicicletta in aree naturali, remote o poco antropizzate, bisognerebbe avere sempre il modo di chiamare soccorso. Almeno in Europa ci sono numerose applicazioni che si possono installare sullo smartphone per chiamare i soccorsi in caso di bisogno (ne abbiamo parlato qui) ma non sempre i cellulari funzionano e nelle aree remote può essere utile un servizio satellitare.
Saper leggere una mappa
Ok, in città non è un grosso problema, ma durante un trekking, un cammino o un cicloviaggio può capitare che la batteria dello smartphone si scarichi o che non prenda il satellite. E addio mappe. Non bisognerebbe mai fidarsi troppo del proprio smartphone e delle relative App di navigazione: un buon backup possono essere gli sportwatch con navigazione satellitare, i GPS per l’escursionismo o più semplicemente, ed economicamente, saper leggere una vecchia, cara mappa cartacea.
Un kit minimo di emergenza
Potresti non credere a quanti cercatori di funghi finiscono dispersi ogni anno semplicemente perché scivolano in una scarpata e non riescono più a uscirne, chiamare un soccorso, farsi sentire o vedere. Smartphone (dove prendono) e satellitari hanno funzioni anche di localizzazione, ma per non rischiare tieni sempre a portata di mano un kit minimo di emergenza: un fischietto, una lucina intermittente e un cordino (li vendono sotto forma di bracciale da tenere al polso) possono tirarti fuori da un gran numero di guai.
Non condividere troppe informazioni sul proprio viaggio
Sì, siamo nell’epoca dei social e l’imperativo è quello di condividere tutto. Ma questo può attirare anche i peggio intenzionati. Una buona strategia per “socializzare senza rischiare” è il #LaterGram, cioè condividere solo in un secondo momento, soprattutto per quanto riguarda i geotag.
Zaino di sopravvivenza
Ogni mattina, quando parti, dovresti preparare un vero e proprio zaino di sopravvivenza in grado di farti resistere per almeno 24 ore a qualunque evenienza: snack, acqua, giacca antipioggia, coltellino svizzero, lampada frontale, powerbank, accendino o meglio accendifuoco, corda, sono davvero il minimo indispensabile.
Kit di primo soccorso
Roba essenziale in caso di ferite, tagli, vesciche: cerotti, una pomata antibiotica, un disinfettante.
Abbigliamento caldo/freddo
Sì certo, magari è estate, fa caldo e prevedete di arrivare a fine tappa, al rifugio, a montare la tenda prima che faccia notte. Poi succede qualcosa e tocca bivaccare di notte, e allora è sempre bene avere qualche capo per poter resistere alle temperature ragionevolmente più estreme. Che durante un trekking in montagna possono andare sotto lo zero anche in piena estate. E lo stesso discorso vale per la pioggia.
Consapevolezza e istinto
No, consapevolezza e istinto non si comprano in nessun negozio, nemmeno online. Ma evitare di risultare vulnerabili, anche solo per distrazione, e fidarsi sempre del proprio istinto quando suggerisce che qualcosa o qualcuno non sono raccomandabili sono i primi tool per viaggiare da soli evitando di mettersi nei guai.
Photo by Dan Gribbin / Benjamin Davies
©RIPRODUZIONE RISERVATA