Se non ti trovi in pericolo, se non sei costretto a passare la notte all’addiaccio, se hai un accendino o un accendifuoco nel tuo survival kit (come quello di Bear Grylls di cui ti abbiamo parlato qui), tutto quello che leggerai qui non ti serve. Se però temi prima o poi di trovarti nella situazione di dover accendere un fuoco senza fiammiferi, solo con una pietra focaia e qualche rametto, allora prendi nota: così si accende un fuoco senza accendino, in condizioni di emergenza, quando ti devi scaldare, vuoi sterilizzare l’acqua, asciugare i vestiti, segnalare la tua posizione ai soccorritori o semplicemente riuscire a cucinarti qualcosa.
Metti insieme un piccolo nido di materiale infiammabile: pigne, corteccia, brandelli di cotone o lana, cordicelle, stringhe delle scarpe, foglie secche. Il mucchietto di materiale deve essere ben areato e non troppo compatto, e possibilmente non a contatto con il terreno umido (nel caso inventati una superficie asciutta).
Strofina le pietre, o un pezzo di ferro contro la pietra, verso il basso, di modo che le scintille prodotte finiscano proprio in mezzo al mucchietto di roba infiammabile.
Non appena si infiamma, aggiungi piano piano rametti e legni di dimensioni maggiori finché non hai un vero fuoco: la miglior legna è quella di frassino, pino, acero e rovi vari.
NB: è sempre bene avere un fire starter nella propria dotazione survival: per esempio questo modello Gerber che abbiamo testato e di cui parliamo qui.
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