E voilà, ecco i tour in Alaska dedicati a Chris McCandless. Il culto di Chris e della narrazione di “Into the Wild” cresce sempre di più. A 20 anni dalla sua morte, a 18 dall’uscita del libro di Jon Krakauer e a 7 dal film di Sean Penn, la figura del giovane che molla tutto, parte per l’avventura e infine ci lascia la pelle è andata oltre la persona e il personaggio: è diventata un simbolo.
Siamo andati a ripercorrere il suo cammino nel Denali Park con uno splendido reportage di Emanuele Equitani. Poi abbiamo raccontato l’epopea dei turisti fai-da-te che raggiungono l’autobus in cui Chris morì come fosse un santuario verso cui fare un pellegrinaggio e scattarsi un selfie. Turisti che a volte, per ignoranza, ingenuità, scarsa preparazione fisica e generale approssimazione, nonché anche un po’ di sfiga, si cacciano nei guai.
Ora il businessman texano Brad Benson ha annunciato la partenza di viaggi organizzati ed economici verso il Magic Bus, con la sua compagnia, la Stampede Aviation. Lo racconta l’Anchorage Daily News: con 250 dollari puoi volare in un giro di 40 miglia che parte dalla base di Healy seguendo dall’alto il percorso di McCandless, dallo Stampede Trail al praticello dell’autobus.
La notizia ha sollevato qualche discussione, soprattutto per l’uso delle immagini del film da parte di Benson, che così vuole attirare i fan della storia. Lui si difende dicendo che è un luogo difficile da fotografare e che i suoi scatti fanno un po’ schifo. Furbizie a parte, il texano è un veterano dei voli in quella zona e sostiene che molti viaggiatori che salgono sui suoi voli per andare al monte McKinley, chiedono sempre di andare a vedere i luoghi di Chris (qui nelle sue foto originali).
Ma sul sito della Stampede Aviation compaiono anche immagini scattate dai turisti fai-da-te (che riportiamo nella gallery), proprio quelli che vuole conquistare l’intraprendente texano.
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