Ci ho pensato qualche giorno fa, sentendo una mamma dire al proprio bambino: “Non correre sulla neve che scivoli e ti rompi una gamba!”. Al momento non ho saputo cosa dire, ma intanto mi son chiesto: “C’è qualcosa di più entusiasmante per un bambino che correre nella neve?”
No, la risposta è che il contatto diretto con la natura è una delle sensazioni più gratificanti che un bambino possa sperimentare, soprattutto in compagnia dei propri genitori. E privarli di questo significa privarli di un aspetto importante della vita. Forse fondamentale.
4 motivi per portare i bambini all’avventura nella natura
Ma per quanto ci appaia ovvio, non è così per tutti: timori e pregiudizi (correre nella neve = rompersi una gamba) sono più diffusi di quanto crediamo. Per esempio, quante volte vi è capitato di sentirvi dire: “Piacerebbe anche a noi ma come facciamo con i bambini?”. Facile: si portano anche i bambini: perché è più semplice di quanto si pensi, e soprattutto perché i nostri figli, dall’avventura a contatto con la natura, hanno solo da guadagnare (anche per capire meglio le proprie emozioni, come vi abbiamo raccontato qui).
E allora ecco 4 buoni motivi (più uno) per convincere anche i più timorosi a sperimentare un’avventura nella natura con i propri figli.
1. Ragazzi più sani e consapevoli
L’abitudine a una vita attiva all’aperto è una specie di assicurazione sulla salute fisica e mentale. Le piccole e grandi avventure a contatto con la natura insegnano a superare le difficoltà, a capire i propri limiti e le proprie abilità, a diventare persone consapevoli di se stesse: per questo per esempio Simone Moro ci ha detto di lasciar arrampicare senza timore i nostri figli.
2. Adulti più rispettosi del pianeta
I ragazzi di oggi sono gli adulti di domani, e toccherà a loro preservare la Terra: conoscerla fin da bambini farà loro amare la natura, e gli permetterà di considerarla un valore assoluto. Dormire sotto un cielo stellato, correre nella pioggia, immergersi nell’acqua trasparente di un fiume sono esperienze che non si dimenticano più e creano un legame indissolubile con la natura (e con noi genitori): ecco come possiamo far amare la natura ai nostri figli.
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3. Tante occasioni per imparare
Le impronte degli animali, le mutazioni del meteo, i venti, le stelle, le foglie e le piante: quante cose si possono imparare durante una vacanza nella natura? E quante cose possiamo insegnare ai nostri figli, rinsaldando il nostro legame con loro? I bambini sono naturalmente curiosi, e la loro curiosità è contagiosa. Non a caso il National Trust inglese ha stilato l’elenco delle 50 cose da fare prima dei 12 anni: lo trovate qui.
4. Riconoscere i rischi e i pericoli
Arrampicare, sciare in neve fresca, camminare in montagna, campeggiare: non ci sono attività outdoor precluse ai ragazzi. Ci sono semplicemente pericoli da non correre. Il rischio, nelle piccole e grandi avventure, è insito: il segreto sta nel minimizzare o azzerare i pericoli, che sono quelli che corriamo in funzione delle nostre azioni e decisioni. Siamo noi adulti a dover conoscere i nostri limiti e gestire le situazioni in modo tale che i nostri figli possano imparare a valutare i rischi autonomamente e prendere le conseguenti decisioni. Per questo i bambini che fanno giochi pericolosi crescono più sani e intelligenti.
PS: E non temiamo, i nostri figli non sono una palla al piede, sono molto più energici, capaci, avventurosi e resistenti di quanto immaginiamo. E gli basta una notte di sonno per ricaricare le pile.
Foto di Matt Barnard e Oleksandr Pidvalnyi da Pexels
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