Fino a dove possiamo spingerci se facciamo un’escursione in montagna col cane? Ogni quanto deve bere? Quando farlo mangiare? Cosa fare nel caso di morsi di vipere e insetti? A tutte queste domande risponde Alessandro de Guelmi, medico veterinario di Arco di Trento e Val di Ledro.
Fino a che altitudine si può andare in montagna col cane da compagnia?
Se il cane è in buona salute e non è affetto da insufficienza cardio-circolatoria o polmonare può accompagnare il proprietario in escursioni fino a quote elevate, rispettando l’acclimatamento ed evitando bruschi aumenti di quota dovuti all’utilizzo di mezzi meccanici come funicolari o cabinovie. Come fare per capire se il cane soffre di insufficienza cardiaca? I sintomi sono affaticamento ed abbattimento, il respiro affannoso a riposo, la tosse frequente, la disappetenza, il dimagramento e il gonfiore del ventre: in tutti questi casi è sempre utile e consigliato rivolgersi a un veterinario.
Ogni quanto dovrebbe bere un cane durante un’escursione?
Il fabbisogno idrico del cane è di circa 60 ml di acqua al giorno, che aumenta con il caldo e l’attività fisica. È opportuno che, durante la stagione calda ed in concomitanza con l’attività fisica come quella di un trekking in montagna, il cane abbia l’opportunità di abbeverarsi frequentemente o almeno ogni ora.
Quando far mangiare un cane: prima o dopo un’escursione in montagna?
Il cane ha in generale una digestione piuttosto lenta. È perciò opportuno alimentarlo almeno 4 ore prima di iniziare l’attività fisica. Se l’animale è adulto e l’escursione non dura più di 12 ore non serve ulteriore alimentazione. Meglio alimentarlo finita l’escursione, alla sera e a riposo, non cambiando gli abituali alimenti ed evitando tassativamente la cioccolata.
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