Ai bambini piace fare sci di fondo? Se avete dubbi provate a portarli a Saint Barthélemy, località della Val d’Aosta dove fare sci di fondo, magari anche per la prima volta nella pace della natura. In fondo al Vallone, a pochi chilometri di tornanti dall’uscita autostradale di Nus, si sviluppano 9 piste di sci nordico (ne abbiamo parlato in questo articolo) in un ambiente straordinario dal punto di vista naturalistico, poco frequentato, perfetto per imparare a sciare. Ma ci sono anche altri motivi per venire qui, vediamoli.
Sci di fondo per bambini, dove andare: Saint Barthélemy
Siamo stati a fare sci di fondo a Saint Barthélemy per alcuni giorni, passando le giornate sulle piste e ingaggiando i maestri per lezioni con i bambini. Ecco perché lo riteniamo un’esperienza da non perdere.
1. A S. Barthélemy c’è davvero poca gente
Saint Barthélemy è una località poco conosciuta e sfruttata, interamente dedicata allo sci di fondo, il che significa una vera selezione nel pubblico: qui viene solo chi vuole fare fondo. Non ci sono impianti di discesa e quindi nemmeno le folle di discesisti.
Ci sono davvero pochissime strutture turistiche e i centri urbani non esistono, al massimo minuscoli villaggi montanari ancora molto essenziali e autentici: ospitalità genuina, cucina solo locale. Non dappertutto sono attive le reti cellulari e si fanno vacanze all’insegna della semplicità, occasione per riscoprire la natura e il divertimento.Inoltre il vallone di Saint Barthélemy è in generale lontano da altri centri più rinomati e per questo non è molto frequentato. È raro trovare folle sugli anelli, è più facile trovarsi a pattinare sugli sci da soli circondati dalle montagne innevate. Bè, insomma, hai detto niente.
2. Nella valle di S. Barthélemy si scia immersi nella natura
Per gli stessi motivi, le piste di Saint Barthélemy sono lontane dalle strade e dai centri abitati, con il vantaggio di essere silenziose, con un’aria pura e fresca, boschi incontaminati e ruscelli. E una balconata naturale che mentre scii ti regala la vista sulle vette di oltre 3 mila metri: il Mont Avic, la Tersiva, il Monte Emilius, la Grivola e il Rutor. Abbastanza impagabile (sai che la scienza ha dimostrato che la neve ci rende felici?).
Dal Centro per lo Sci nordico e il trekking partono anche 27 sentieri nella valle, molti dei quali battuti per fare percorsi con le ciaspole: per fare belle escursioni si può salire verso l’Alpe Fontaney e al Col Chaleby.
3. Le piste sono esposte al sole
La posizione delle piste fa sì che a Saint Barthélemy si scii spesso sotto la luce e a temperature miti nonostante l’altitudine. Si calcola che qui il sole sia presente 250 giorni l’anno: anche nei mesi più freddi si scia senza patire troppo. Nelle giornate di sole siamo arrivati a eliminare gran parte degli strati e a fare tratti con indosso solo la maglia di intimo termico. E a sciare fino a tarda ora.
Si scia in generale fino a metà aprile.
4. I prezzi di skipass, noleggio e scuola sci sono abbordabili
Sempre per le ragioni di cui sopra, una giornata di sci di fondo a Saint Barthélemy non ti assottiglia il portafoglio. Il giornaliero costa 8 euro. Una giornata per una famiglia di 4 persone con biglietto, noleggio attrezzatura e due ore di lezione costa 140 euro in altissima stagione. Qui abbiamo elencato tutti i prezzi di noleggio, skipass e lezioni. Provate a confrontarlo con altre mete…
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5. Piste ideali per imparare (e uno snow park)
30 km di piste, con 9 anelli di varia difficoltà. A Saint Barthélemy ce n’è per tutti i fondisti. Per dire: qui si allenano professionisti come il campione mondiale Federico Pellegrino, ma è anche un luogo adatto per chi vuole imparare prendendo lezioni con un maestro. Anche per i bambini, che possono sfruttare i rettilinei del foyer e il primo anello più breve e ondulato, perfetto per fare pratica. Poi possono rilassarsi nello snow park adiacente con bob e gommoni.
6. A Saint Barthélemy c’è l’osservatorio astronomico
Saint Barthélemy è in posizione strategica per l’osservazione del cielo, tanto che qui dal 2003 c’è un osservatorio astronomico dove si studia il cosmo. Per favorire il lavoro dei ricercatori, qui l’uso delle luci pubbliche è molto limitato, per evitare l’inquinamento luminoso. Così nelle serate senza bubi si possono vedere stellate incredibili, con la Via Lattea limpidissima e stelle difficilmente visibili altrove. L’Osservatorio organizza incontri educativi di osservazione del cielo per grandi e piccoli: abbiamo partecipato a quella notturna, all’aperto in inverno (copritevi!) ed è stata un’esperienza notevole.
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