Le Asturie in 4 giorni, un viaggio autentico nella Spagna Verde dove non esiste l’overtourism

Oviedo, la panchina di Mafalda
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Le Asturie possono essere sorprendenti, un viaggio autentico nella Spagna Verde tra scogliere, montagne e gastronomia.
Un antidoto all’overtourism e alle località affollate e invivibili. Sia chiaro, Barcellona, Madrid, le Baleari e le Canarie sono dei gran bei posti, ma fra prezzi sempre più alti e città tutte uguali, vale la pena scoprire altri angoli del paese, che possono dare un senso di maggiore autenticità a chi li visita. Per intenderci, luoghi in cui non ci sono sempre le stesse catene di negozi e dove la gente non è ossessionata dal venderti sempre qualcosa.
Appunto le Asturie, dove abbiamo fatto un itinerario fra costa atlantica, montagne, borghi, toccando un tratto del Cammino di Santiago della Costa (o del Nord).
Guarda la gallery con le foto del viaggi nelle Asturie!

 

Perché andare nelle Asturie, un viaggio autentico nella Spagna Verde

Le Asturie sono un luogo dove la natura regna sovrana, con montagne che sembrano tuffarsi nel mare, fiordi che ricordano quelli nordici, e un verde intenso che non ha nulla da invidiare all’Irlanda. Si trovano nella Spagna nord-occidentale, affacciate sull’Atlantico, fra la Cantabria e la Galizia e fanno parte della cosiddetta Spagna Verde.

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Qui, le foreste di pini si estendono fino alle scogliere e i piccoli villaggi di pescatori sembrano essersi fermati nel tempo.
Insomma, se cerchi un viaggio che combini cultura, avventura e natura, le Asturie ti sapranno sorprendere.

 

Itinerario nelle Asturie di 4 giorni, le tappe

Abbiamo intrapreso un viaggio tra queste terre scoprendo un lato della Spagna che non ti aspetti: tradizioni radicate, sapori locali intensi e panorami impressionanti che variano dalla costa atlantica ai picchi montuosi.

Si possono visitare le Asturie con comodo in 4-5 giorni, attraversandole da un estremo all’altro, in auto + trekking, da Llanes a Castropol. Le tappe in cui fermarsi:

  • Llanes
  • Villaviciosa
  • Gijon
  • Oviedo
  • Avilés
  • Cadavéu
  • Luarca
  • Castropol

Se non fai il Camino, l’auto è essenziale per girare le Asturie. I collegamenti con i mezzi pubblici sono un po’ lenti, anche questo le rende un luogo non per tutti.
Ecco qui le cose da non perder assolutamente nelle Asturias.

 

1. Gijón: Surf, Sidro e Autenticità

Gijón è il punto di partenza ideale per esplorare le Asturie e offre hotel per dormire. È una città di media dimensioni (circs 270 mila abitanti) e riesce a mantenere un’atmosfera autentica, lontana dalle mete turistiche di massa. Qui si respira aria di mare, e il profumo del sidro naturale – bevanda simbolo della regione – aleggia nell’aria soprattutto al mattina dopo le serate movimentate, mescolandosi con quello delle onde dell’oceano.
Un promontorio con il centro storico divide in due la città, ma la vita locale è molto focalizzata sulle spiagge. Pochissimi a Gijón non fanno surf, e a qualsiasi ora vedi persone in equilibrio sulla tavola sulle onde che arrivano sotto le mura, soprattutto nel tardo pomeriggio, quando il vento e le onde si fanno perfetti per cavalcare il mare. La spiaggia est è dominata dal monumento Elogio dell’Orizzonte, una scultura che rappresenta la connessione tra la città e il mare, e che sottolinea l’anima marittima di Gijón.

Il centro ha un’area per la movida, piena di localini in cui si beve sidro e si mangiano tapas. Qui non ci sono grandi catene globali: Gijón è una città che ha conservato il suo carattere autentico, con ristoranti che servono cucina locale, come i piatti a base di vitello asturiano IGP e il celebre cabrales, un formaggio di montagna dal sapore forte e deciso (per alcuni pure troppo).
Al tramonto, la luce trasforma la città e il mare in uno spettacolo unico, con gabbiani che volano sopra i surfisti e una calma che pervade le strade della città.

 

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2. Villaviciosa e le colline

A pochi chilometri da Gijón, ci immergiamo completamente nella campagna asturiana. Villaviciosa, capitale mondiale del sidro, è circondata da meleti a perdita d’occhio e da colline che si affacciano sull’Atlantico.
Qui, il sidro è molto più di una bevanda: è una vera e propria tradizione che segue regole antiche sia nella produzione che nel consumo (si deve versare tenendo la bottiglia in alto).
Tra le strade tortuose che si snodano tra i frutteti, andiamo a vedere le “pumaradas” (piantagioni di mele) e scoprire come nasce il sidro, prodotto da più di 80 varietà di mele diverse.
Da non perdere la Ría di Villaviciosa, un fiordo naturale, una delle aree più affascinanti dal punto di vista naturalistico, con paludi che ospitano numerose specie di uccelli migratori e spazio per fare SUP e kayak navigando tra acqua dolce e salata, circondati da una natura incontaminata.

 

3. Llanes: Eleganza e Tradizione

Llanes è uno dei borghi più autentici di tutta la Spagna, dove respirare aria di mare. Un piccolo e affascinante paese sulla costa, con le sue case dai bowindow colorati e i vicoli medievali. Sembra uscito da una cartolina ma quando ci passeggiamo ci sentiamo dentro la pura tradizione asturiana e dentro il passato, fra il porto, le eleganti mura medievali e la cattedrale tardo-romanica.
Llanes sta crescendo come meta turistica, ma ha saputo mantenere il suo carattere intimo e autentico: piccoli caffè, ristorantini sfiziosi come El Cuchiareru, dove piatti semplici di pesce sono preparati con cura e accompagnati da sidro naturale.
I dintorni sono magici: baie di sabbia bianca e acque verdi rendono questo tratto di costa un vero paradiso; dietro si innalzano i monti Cuera, creando un contrasto spettacolare tra mare e montagna in un solo colpo d’occhio.

 

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4. I Picos de Europa: nel parco delle montagne verticali

Qui forse ci sarebbe bisogno di più tempo per fare trekking, anche 2-3 giorni se ami camminare. I Picos de Europa sono una tappa imperdibile, montagne aspre e selvagge, che ricordano le Alpi Apuane o i paesaggi del Lake District inglese. Offrono percorsi di trekking per tutti i livelli e tra i più suggestivi c’è quello del Lago di Covadonga, immerso in un paesaggio di rara bellezza, circondato da picchi verticali che sembrano toccare il cielo. La natura qui è incontaminata, ecco perché la fauna locale – come i lupi e gli orsi bruni – trova rifugio in queste terre.

 

5. Oviedo: storia, Cammino e gastronomia

Oviedo è la capitale delle Asturie, città ricca di storia e tradizioni e un buon posto strategico per fermarsi una notte. Il suo centro storico è tutto un labirinto di vie acciottolate e piazze monumentali, portici e palazzi in legno, con la maestosa cattedrale gotica a dominare la scena. E oltre 100 sculture disseminate per la città, dedicate a personaggi locali come le pescivendole e la lattaia, o anche a ospiti di riguardo come Woody Allen e Mafalda, oltre a opere di Botero e altri artisti di rango.

Oviedo è famosa anche per essere il punto di partenza del Cammino Primitivo, una delle rotte di pellegrinaggio più antiche verso Santiago de Compostela, che ha dietro una delle storie più importanti e interessanti della Spagna.
Ma ciò che rende Oviedo unica è l’atmosfera che si respira nelle sidrerie del quartiere Gascona, posto ideale per una cena, dove il sidro viene versato dall’alto per esaltarne il sapore frizzante. Da non perdere il cachopo, un piatto tipico asturiano che assomiglia a una valdostana, ma di dimensioni decisamente più imponenti.

 

6. Avilés: tradizione e innovazione

Avilés (85.000 abitanti) combina il passato industriale con un vivace presente culturale. Un tempo centro nevralgico della siderurgia, ora ha saputo reinventarsi, mantenendo viva la sua storia ma guardando al futuro. La zona del porto commerciale, un tempo riservata alle attività industriali, è stata trasformata in un polo culturale grazie al Centro Niemeyer, un avveniristico complesso progettato dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, che ospita eventi culturali di rilievo, contribuendo a dare nuova vita alla città.

Il centro storico ben preservato è caratterizzato da camminamenti coperti sotto i portici, piazze accoglienti e l’iconica Plaza del Carbayedo, dove spicca un horreo, il tipico granaio sospeso su pilastri. Avilés è perfetta per chi vuole immergersi nella cultura asturiana e scoprire un volto diverso della regione, lontano dalle mete più turistiche. Se hai fretta puoi anche evitarla e puntare su altre mete, ma se è il periodo di carnevale non dovresti perderla: il suo famoso Antroxu, è uno dei carnevali più sentiti delle Asturie.

7. Da Avilés a Castropol: lungo la costa atlantica

Il tratto di costa che si estende da Avilés a Castropol offre alcuni dei paesaggi più spettacolari e meno conosciuti delle Asturie. È un litorale fatto di spiagge nascoste tra scogliere a picco sull’oceano, piccole insenature sabbiose e baie accessibili solo a piedi. Per noi è stato un vero viaggio nell’inesplorato. Il sentiero del camino del Norte si allunga proprio lungo al costa, toccando spiagge spesso deserte circondate da pini e eucalipti (le Asturie ne sono piene).

Uno dei punti panoramici più spettacolari di questa costa è Cadavéu, un piccolo villaggio situato su un promontorio verdeggiante. Da qui, la vista sull’oceano è mozzafiato: prati di un verde brillante si estendono fino al bordo della scogliera, mentre le onde dell’Atlantico si infrangono sugli scogli.
A picco sul mare si trova la pittoresca Ermita de la Regalina, una cappella affacciata su un tratto di costa dove ci siamo fermati mezza giornata sotto l’ipnosi del panorama.
Nelle giornate limpide, il contrasto tra il verde del prato e il blu intenso dell’oceano crea uno scenario indimenticabile, rendendo Cadavéu una delle tappe più suggestive in assoluto.

Proseguendo verso Castropol, la costa diventa ancora più selvaggia e remota, punteggiata di villaggi marinari da fiaba come Luarca, tutta bianca e ferma agli anni Cinquanta.
Prima di arrivare a Castropol, ultima città prima del confine con la Galizia, si può fare una deviazione nella campagna attorno a Tol,. Per un assaggio di vita contadina asturiana (e di cucina verace).
Castropol si affaccia sulla Ría del Eo, un fiordo naturale che segna la fine delle Asturie, un posto amato da chi fa canottaggio, lontanissimo dai percorsi turistici tradizionali.
Poi c’è la Galizia, che è tutta un’altra storia.

Come arrivare nelle Asturie

Le Asturie non sono servite da molti voli internazionali diretti, ma il loro isolamento contribuisce al fascino della regione. L’aeroporto principale è quello di Asturias, a circa 40 minuti da Gijón. In alternativa, puoi atterrare a Santiago de Compostela o a Bilbao, e poi noleggiare un’auto per proseguire il viaggio. La macchina è infatti indispensabile per esplorare a fondo le meraviglie nascoste delle Asturie, dalle spiagge isolate alle montagne impervie.

Dove Dormire

Dimentica i grandi resort e i villaggi turistici. Le Asturie offrono una vasta scelta di alloggi di piccole e medie dimensioni.
Nelle città principali come Oviedo, Gijón e Avilés troverai hotel moderni e confortevoli. Se invece preferisci un’esperienza più autentica, puoi optare per le casas rurales, case tradizionali immerse nella campagna, dove vivere come un vero asturiano. Alcune di queste case sono ricavate da antichi horreos, granai a pianta quadrata sospesi su pilastri, tipici della regione.
Foto Martino De Mori

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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