Il Cammino dei Briganti è un itinerario che non c’era, e che ora unisce vecchi sentieri e mulattiere tra Abruzzo e Lazio, Marsica e Cicolano, riscoperti e riaperti per formare un unico percorso di circa 70 km, con partenza e arrivo a Tagliacozzo e giro ad anello sull’Appenino tra Abruzzo e Lazio, tra i 700 e i 1300 metri di quota. È un sentiero che le ripercorre vie dei briganti della Banda di Cartore, tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino, sul confine di quelli che erano lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico e che 150 anni fa, all’epoca dell’unità d’Italia, furono teatro di battaglie anche cruente tra quanti erano entrati in clandestinità e l’esercito Sabaudo.
Il Cammino dei Briganti: trekking sulle mulattiere dimenticate tra Abruzzo e Lazio
L’idea è nata per iniziativa di Luca Gianotti, fondatore e guida de La Compagnia dei Cammini, che ha perlustrato l’area a lungo, poi ha aperto con roncole e altri attrezzi i sentieri infrascati occupandosi anche della segnaletica con vernice bianco-rossa, secondo gli standard europei di segnatura dei percorsi. Un lungo lavoro che ora è diventato uno degli itinerari escursionistici più amati del centro Italia.
Il Cammino dei Briganti parte dal Casale Le Crete a Tagliacozzo (770 m slm) e prosegue per gli abitati di Poggio Filippo, Santo Stefano, Valdevarri, Poggiovalle, Nesce, Villerose, Monte Rose, Spedino, Cartore, Santa Maria in Valle Porclaneta, Rosciolo e Magliano de’ Marsi, prima di far ritorno al punto di partenza.
Le info pratiche, le tracce GPS, le mappe e l’elenco delle strutture coinvolte per i pernottamenti e i pasti si possono trovare sul blog dell’iniziativa camminobriganti.wordpress.com. Il Cammino dei Briganti è percorribile in 7 giorni o anche solo per tratti singoli, appoggiandosi alle strutture convenzionate oppure bivaccando in tenda.
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