Tutti dovrebbero avere la possibilità di scoprire il mondo, i suoi luoghi e le bellezze, e farlo senza limiti. E’ questo l’obiettivo di Petro Scidurlo, varesino di 37 anni, da anni impegnato in questo senso.
Il protagonista
Pietro è un ragazzo normale, con una vita normale e la passione per la bicicletta. Pietro è paraplegico dalla nascita a causa di un’errata valutazione medica, ma questo non gli ha impedito di inseguire i suoi sogni. Nel 2012 ha intrapreso il Cammino di Santiago in handbike insieme a dei fidati compagni di avventura, un percorso che gli ha cambiato la vita, facendolo diventare in breve tempo un modello da seguire.
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Il libro
Il 37enne della provincia di Varese ha fondato un’associazione, la Free Wheels Onlus, destinata ad avvicinare le persone disabili al turismo in bicicletta. Da quella esperienza è venuta fuori una guida, Santiago per tutti, che indica i tratti accessibili e quelli più problematici dell’itinerario e come fare per superare i problemi. Si tratta della prima guida europea del genere.
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Oltre Santiago
Da qui poi il desiderio di guardare oltre, anzi di guardare “a casa”. In Italia ci sono molti cammini conosciuti, e per questo Pietro ha pensato di intraprendere lo stesso studio perché i cammini italiani possano essere così accessibili a tutti. A febbraio ha iniziato l’avventura: percorrere la via Francigena, sempre in compagnia del suo insostituibile gruppo. Il team ha concluso il cammino il 10 aprile, quando è stato accolto a Roma da Papa Francesco. Un percorso molto più duro, variegato e tortuoso di quello di Santiago, ma che di certo non ha spaventato Pietro, deciso a correre in handbike oltre ogni limite. Perché il mondo è un luogo per tutti.
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