La Galizia è una regione dalla Spagna Verde molto autentica se cerchi un posto lontano dalle solite rotte sovraffollate: ha una bellezza selvaggia e incontaminata, è un angolo di Spagna che mescola leggende, paesaggi atlantici definitivi e una enogastronomia fra le più interessanti d’Europa.
Dopo aver raccontato delle sorprendenti Asturie, il nostro viaggio continua da est a ovest, lungo il Cammino di Santiago del Nord (altrimenti detto anche il Cammino di Santiago della Costa) attraversando borghi di pescatori, città millenarie e paesaggi naturali spettacolari, lungo una delle coste più affascinanti e misteriose d’Europa.
Galizia, viaggio nella Spagna Verde lungo il Cammino di Santiago del Nord
Il Cammino di Santiago del Nord, molto meno battuto rispetto al celebre Cammino Francese, offre un’esperienza diversa e più intima, attraversando paesaggi costieri (ma non solo) lungo la cosiddetta Spagna Verde fino a Santiago de Compostela (e poi fino a Finisterre). Percorrerlo significa scoprire una Spagna più remota e autentica, lontana dalle rotte turistiche convenzionali, dove la natura, la cultura e la spiritualità si intrecciano in modo profondo. E dove si mangia alla grande!
Il Cammino del Nord parte dai Paesi Baschi, passa per la costa della Cantabria, delle Asturie e entra in Galizia attraverso la provincia di Lugo, per poi dirigersi verso Santiago tagliando per l’interno della regione.
I panorami spaziano dalle spiagge selvagge ai monti avvolti nella nebbia, dai borghi di pescatori ai vigneti terrazzati. Ogni tappa offre un incontro con la cultura galiziana, tra sapori autentici, antiche tradizioni e un’ospitalità a dir poco calorosa.
I posti da non perdere in Galizia
Il Cammino del Nord lo puoi fare a piedi, in bici e puoi seguirlo in auto lungo le strade che costeggiano l’Atlantico. Ha origini antiche, risalenti all’epoca in cui i pellegrini, per evitare le zone occupate dai musulmani a sud, scelsero questo itinerario più settentrionale.
Lungo il percorso, si attraversano luoghi iconici come la Playa de las Catedrales, i monasteri della Ribeira Sacra, la classica Santiago e l’emozionante arrivo a Finisterre, un tempo considerato la “fine del mondo”. Lo abbiamo percorso in ottobre, scoprendo un mondo sospeso nel tempo che vale la pena esplorare anche senza fare il Camino, anche in auto, a tappe.
Ecco, secondo noi, quali sono i posti più emozionanti e imperdibili dell’itinerario.
Playa de las Catedrales: il meglio dell’Europa
Provenendo da Castropol, l’ultimo avamposto a ovest delle Asturie, si attraversa il ponte sul fiume Eo e si arriva a Ribadeo, nella provincia di Lugo. È un piccolo borgo noto per le sue ville storiche costruite dagli “indianos”, emigrati che fecero fortuna nelle Americhe e tornarono con ricchezze e idee nuove.
Ma il vero gioiello di Ribadeo è la Playa de las Catedrales, una delle spiagge più iconiche della Galizia e fra le più belle del mondo.
Se hai visto Giant’s Causeway, l’impressione è un po’ quella: una gigantesca e impressionante magia della natura, che ti lascia a bocca aperta. Un vero e proprio highlight di livello europeo.
In sostanza, cammini sulla spiaggia in mezzo a maestose formazioni rocciose, che sembrano cattedrali scolpite dalla natura, con tanto di archi e sue grotte che puoi esplorare. Ma attenzione: ogni 6 ore la marea ricopre anche interamente la zona, quindi puoi vedere lo stesso posto cambiare completamente aspetto. Le arcate, create dall’erosione di ardesia e scisto, offrono uno spettacolo surreale che cambia continuamente.
Una cosa: attenti a non farsi fregare dal salire del mare (consulta gli orari delle maree).
Rinlo, il paese dei percebes
A pochi chilometri dalla spiaggia delle cattedrali si nasconde il villaggio di Rinlo, un micro-gioiello famoso per la raccolta dei percebes, uno dei frutti di mare più pregiati della Galizia. Questo minuscolo borgo di pescatori, con le sue case in pietra affacciate su un piccolo porto, conserva un’atmosfera autentica e tranquilla, che nel weekend si popola di visitatori in cerca di piatti a base dei famosi frutti di mare.
I ristoranti qui vantano i migliori risotti ai frutti di mare del mondo, e forse hanno ragione.
Tutto questo tratto di costa è un piacere da girare, anche in bicicletta, fra villaggi marinari, coltivazioni di granoturco a ridosso del mare, distese di verde e, qua e là, gli horreos (i granai sospesi, alcuni dei quali sono diventati degli alberghi).
Monastero di San Salvador de Lourenzá, a cercare il buco del santo
Poco distante da Ribadeo, nel cuore della Galizia settentrionale, si trova il Monastero di San Salvador de Lourenzá. Fondato nel secolo IX, è uno dei tesori meno conosciuti della regione e merita una visita.
L’architettura barocca del monastero, insieme alle opere d’arte sacra, rende questo luogo un’importante tappa per chi è appassionato di storia e cultura.
Anche chi non è così motivato, dovrebbe cercare la cappella con la tomba di San Salvador, e cercare il punto in cui infilare il dito, esprimendo un desiderio.
Non lontano, si possono ammirare le pittoresche campagne galiziane, con piantagioni di fagioli e querce che definiscono il paesaggio.
Mondoñedo, imparare a suonare le campane
Proseguendo verso ovest, incontriamo Mondoñedo, un altra tappa del Camino del Notre e un’antica città che fu uno dei principali centri religiosi della Galizia medievale.
La sua cattedrale, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un esempio straordinario di architettura gotica. E soprattutto si può organizzare una visita salendo fino in cima al campanile, guidati dal campanaro che vi farà provare l’ebbrezza di suonare le campane, spiegando come funziona questo mestiere antichissimo e ormai quasi perduto.
Ma Mondoñedo è anche nota per i suoi paesaggi circostanti, dove cavalli selvaggi pascolano liberamente nelle colline.
C’è anche il Museo del Cammino, a fianco di una struttura in cui i pellegrini diretti a Santiago possono fermarsi a dormire pagando 10 euro.
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Santiago de Compostela: il cuore spirituale della Galizia
Non si può parlare di Galizia senza menzionare Santiago de Compostela, una delle città più iconiche della Spagna e meta finale del Cammino. Il centro storico è un labirinto di strade acciottolate, piazze monumentali e chiese barocche. La Cattedrale di Santiago, con il suo maestoso rosone e la facciata in pietra grigia, è il cuore spirituale della città e della Spagna. Ed è qui che, si dice, sia nata l’idea di Europa, grazie allo scambio di idee fra pellegrini.
Ma il bello di Santiago è l’atmosfera che respiri, anche se non hai concluso il Camino. Pellegrini a piedi, in bici, gruppi, singoli, gente che viene da ogni parte del mondo arriva felice e più o meno stanca alla fine del viaggio. Tutti a far festa, nonostante la pioggia che fa parte costantemente del paesaggio.
Le Scogliere di Cabo Ortegal e la Via dei Fari
Spostandoci ancora più a ovest, fuori dalla rota del Camino ma pressoché imperdibile, c’è Cabo Ortegal, uno dei punti più estremi e spettacolari d’Europa. Qui, le scogliere salgono fino a oltre 600 metri sul livello del mare, offrendo panorami mistici sull’oceano.
È un luogo selvaggio, dove l’Atlantico si incontra con il Mar Cantabrico, ideale per escursioni a piedi e per l’osservazione della fauna marina.
Le rocce vulcaniche nere che emergono dal mare, note come i Tres Aguillóns, creano un ambiente suggestivo e unico nel suo genere.
Esiste anche un itinerario lungo i fari della Galizia (la Via de los Faros), seguendo la costa, le onde, dei pescatori, delle storie marinare, in un paesaggio grandioso a cui noi italiani non siamo abituati.
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La Costa della Morte, natura drammatica
Proseguendo lungo la costa, entriamo nella leggendaria Costa della Morte, che merita un viaggio a sé.
Questo tratto di litorale è conosciuto per i suoi paesaggi drammatici e le storie di naufragi che da secoli affascinano i visitatori. Le scogliere frastagliate, modellate dalla forza dell’oceano, e i fari solitari come quello di Cabo Vilán sono i simboli di questa terra selvaggia e misteriosa.
Il villaggio di Muxía e il suo Santuario della Virxe da Barca offrono un rifugio spirituale e un punto panoramico spettacolare sulle acque tumultuose dell’Atlantico. Da qui parte il tratto del Camino che va fino a Finisterre, un’esperienza magica in mezzo a una natura che ti manda fuori di testa.
Ribeira Sacra: la culla del vino galiziano
La Ribeira Sacra è un luogo di pace e bellezza che ha attratto per secoli monaci ed eremiti, grazie alla sua solitudine, al silenzio e ai suoi colori di verde e ocra. Qui davvero sei fuori dal mondo.
I vigneti che ricoprono i pendii e i boschi offrono un rifugio perfetto per chi desidera allontanarsi dal caos del mondo e ritrovare se stesso in mezzo alla natura.
Per esplorare la magia di questa valle, puoi seguire tre itinerari di trekking che attraverso i boschi più affascinanti della Ribeira Sacra, come il bosco benedettino di Santa Cristina, quello di Santo Estevo e il Bidueiral di Montederramo, uno dei boschi di betulle meglio conservati d’Europa. Nel frattempo il fiume Sil scorre tra i canyon profondi, dando vita a paesaggi dove roveri e castagni convivono con querce da sughero.
Un punto di riferimento è il monastero di Santo Estevo de Ribas de Sil: oggi è un Parador, ma un tempo ospitava i monaci nelle sue celle ora trasformate in camere di lusso. È simile all’eremo di San Xoán, poco più in basso, altra oasi di serenità e spiritualità.
A Coruña, galerias e cucina
Ritornando sulla costa, raggiungiamo A Coruña, una delle città più importanti della Galizia. Situata su una penisola, A Coruña è famosa per le sue galerías, le facciate in vetro (tipo bowindow) che riflettono la luce del mare e conferiscono alla città un’atmosfera unica.
La città è un mix di modernità e tradizione: da una parte la Torre di Ercole (il più antico faro ancora in funzione al mondo), dall’altra un vivace centro città con ristoranti, negozi e musei. Qui si può assaporare il meglio della cucina galiziana, dalla empanada ai frutti di mare, dai pimientos (peperoncini) di Padròn al polpo alla gallega.
Le Isole Cíes: i Caraibi d’Europa
A sud di A Coruña, nella Ría de Vigo, si trovano le spettacolari Isole Cíes, parte del Parco Nazionale delle Isole Atlantiche.
Ne abbiamo già parlato in questo articolo: è un luogo dalle spiagge incontaminate, come la famosa Praia da Rodas, acque cristalline, un vero paradiso per gli amanti della natura.
In più, le Cíes sono accessibili solo con un numero limitato di visitatori al giorno, il che garantisce la conservazione dell’ecosistema e offre un’esperienza di tranquillità in un ambiente unico. Gli appassionati di trekking possono esplorare i sentieri che attraversano le isole e offrono viste spettacolari sull’oceano.
Finisterre: la fine del mondo
Il viaggio in Galizia può concludersi a Santiago, alle Cies o anche a Finisterre, il punto più occidentale della Spagna, un luogo che nell’antichità veniva considerato la “fine del mondo”.
Oggi, Finisterre è una tappa importante per i pellegrini che proseguono il Cammino fino al mare. Il faro di Finisterre, arroccato su scogliere battute dal vento, offre uno dei tramonti più suggestivi di tutta Europa. Un luogo carico di storia e simbolismo, perfetto per concludere un viaggio alla scoperta della Galizia.
Come Arrivare in Galizia
Arrivare in Galizia è piuttosto semplice, anche se la regione non è ben collegata come altre parti della Spagna. Ci sono diversi aeroporti tra cui scegliere, ma i principali sono Santiago de Compostela, A Coruña, e Vigo. Anche quello di mAsturias, vicino a Oviedso, è una buona opzione. È anche possibile arrivare a Bilbao e poi proseguire in auto.
A meno che non ti muovi a piedi, come per le Asturie, la macchina è fondamentale per esplorare la Galizia, soprattutto se vuoi visitare i luoghi più remoti lungo la costa o nell’entroterra montuoso.
Dove Dormire in Galizia
In Galizia la cosa migliore è dormire nei paradores e nelle casas rurales. I paradores sono hotel statali situati in edifici storici come castelli e monasteri, offrendo un’esperienza unica e lussuosa. Nelle aree rurali, invece, le casas rurales sono l’opzione perfetta per chi cerca tranquillità e autenticità. Molte di queste case, spesso immerse nella campagna o vicino alla costa, offrono anche cucina tradizionale galiziana e sono gestite da famiglie locali.
Nelle città principali si trovano hotel di tutti i tipi, lungo el tappe del Camino ci sono gli ostelli dedicati, ma anche case in affitto e B&B.
Foto Martino De Mori e GreenSpain
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