I Cammini da fare in autunno in Italia sono tanti, perché quella che va da metà settembre a metà dicembre è la stagione migliore per il trekking sui sentieri del nostro Paese.
In questi mesi il clima è più dolce, specie fino a fine ottobre nel Nord e per tutto dicembre al Sud e nelle isole. Ed è finita la stagione delle vacanze di massa, così è l’occasione per vedere zone del paese senza folla e con un’accoglienza migliore.
I boschi sono nel pieno del foliage e si sente il bramito del cervo: emozioni da non perdere se puoi muoverti in autunno. Ma oltre la natura, intraprendere un cammino in Italia significa immergersi nella cultura, la storia, l’arte e l’enogastronomia e incontri umani sorprendenti.
Difficile trovare un paese che in pochi chilometri concentra tanta bellezza e tante emozioni.
Quali Cammini fare in autunno in Italia?
Se settembre, ottobre e parte di novembre sono. ideali per i cammini a piedi e in bici un po’ dappertutto, dalla fine di novembre a Natale è forse meglio evitare i sentieri che portano in alta montagna: a meno che non siate esperti e molto attrezzati, la neve rischia di interrompere gli itinerari e il freddo può essere pesante..
La nostra scelta sui cammini migliori da fare in autunno in Italia si basa sul clima giusto per un preciso cammino e sull’accoglienza.
Ecco le nostre scelte, che in realtà non hanno un ordine di preferenza: se vuoi puoi approfondire andando alle pagine in cui li descriviamo più nel dettaglio e in cui raccontiamo le nostre esperienze nel percorrerli.
Qui puoi anche scoprire i cammini migliori mese per mese
- i cammini da fare a ottobre in Italia
- I Ccammini da fare a novembre
- I Cammini da fare a dicembre in Italia
Buon cammino!
1. Sentiero del Viandante, da Lecco a Colico (Lombardia)
La bellezza del Lago di Como da un punto di vista inedito, quello del camminatore.
Il Sentiero del Viandante è itinerario breve (45 km) e facile, da fare in 2-3 giorni o anche in giornata in bicicletta. Fa parte della via che collega Milano e la Svizzera e ora finalmente si può percorrere partendo da Lecco, facile da raggiungere con i mezzi.
L’arrivo è al culmine del lago a Colico, dopo un trekking a mezza costa sopra boschi e borghi, con le Alpi sullo sfondo.
Il periodo che va da settembre a novembre è il migliore per farlo: aria fresca, colori del foliage e lo specchio d’acqua di un blu cobalto favoloso. Perfetto anche per gli amanti delle castagne.
Percorso: Lecco-Colico
Lunghezza: 45 km
Tappe: 4
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Il Sentiero del Viandante, da Lecco a a Colico a piedi o in mountain bike
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
2. Cammino di Oropa, da Santhià a Oropa (Piemonte)
La magia del foliage e delle distese di castagni rende l’autunno il periodo ideale per fare il Cammino di Oropa. Che è anche un itinerario breve e facile, adatto a tutti e a chi vuole compiere un intero cammino senza esser Reinhold Messner.
Le tappe sono 4 tappe, da Santhià (Vercelli) al Santuario di Oropa, con distanze dai 16 ai 20 km e con poco dislivello. C’è il panorama rasserenante della campagna piemontese e delle Alpi biellesi.
Percorso: Santhià-Oropa
Lunghezza: 65 km
Tappe: 4
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Il Cammino di Oropa, 4 tappe per il primo cammino a piedi
3. Via dei Gessi e dei Calanchi, da Bologna a Faenza (Emilia Romagna)
Il cammino perfetto per l’autunno, da metà settembre a novembre inoltrato. La Via dei Gessi e dei Calanchi va da Bologna a Faenza in 7 tappe e 102 km sui coli tra Emilia e Romagna. Si entra in due parchi il Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa e il Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Le tappe ti portano di borgo in borgo con tratti dagli 8 ai 20 km, è un cammino adatto a tutti e con poco dislivello.
Da segnalare il borgo di Dozza, paese dei murales e legato al ciclista Pantani, Brisighella (in posizione idilliaca fra tre castelli), Zattaglia (qui è rinato un ostello), Borgo Rivola. La cucina è quella semplice e saporita, così come la gente del luogo, calorosa e accogliente.
L’ambiente naturale è unico: qui si cammina fra calanchi da pianeta alieno, boschi fitti, caverne (scendete nella grotta della Tanaccia). E poi la vena del gesso che riflette la luce e illumina la strada del viandante: qualcosa di davvero unico.
Consigliamo di informarsi bene prima sullo stato del percorso, che potrebbe essere impraticabile in alcuni punti in seguito alle alluvioni della zona.Percorso: Bologna-Faenza
Lunghezza: 102 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: La via dei Gessi e dei Calanchi a piedi
Informazioni: laviadeigessiedeicalanchi.it
4.Via degli Dei, da Bologna a Firenze (Emilia Romagna e Toscana)
Sempre in Emilia-Romagna c’è la Via degli Dei, uno dei cammini più battuti in estate in’Italia, ecco perché farlo in autunno è decisamente meglio. Il trekking da Bologna a Firenze, 120 km su e giù per l’Appennino come facevano millenni fa Etruschi e Romani.
Un cammino perfetto per l’autunno, con poca gente sui sentieri, il foliage dei boschi al su meglio e castagne dappertutto.
Se decidete di farla, sappiate che la Via degli Dei ha tratti impegnativi e bisogna avere una buona forma per percorrerla. Ma è un’immersione nella natura selvaggia e nelle storia italiana che vi lascerà senza fiato.
Percorso: Bologna-Firenze
Lunghezza: 120 km
Tappe: 6
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Trekking sull’Appennino: la Via degli Dei tra Bologna e Firenze
5. Via dell’Essenza, isola d’Elba (Toscana)
I trekking all’Elba si possono fare quasi tutto l’anno ma primavera e autunno sono i periodi migliori.
La Via dell’Essenza è un cammino che percorre tutta l’isola lungo le coste.
Si cammina o si pedala per 127 km divisi in 12 tappe, ognuna dedicata a un’essenza che qui cresce. Profumi e colori sono impagabili, così come la vista sulle tante spiagge appartate dell’Elba.
Un cammino adatto a tutti, con tappe da 6 km a 15, distanze giusta per avere tempo di assaporare questa bellissima terra.
Percorso:
Lunghezza: 127 km
Tappe: 12
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: visitelba
6. Via di Matilde, da Mantova a Lucca (Lombardia, Emilia, Toscana)
La Via di Matilde, detta anche Cammino Matildico o Via Matildica del Volto Santo, è un viaggio lento nel Nord-Centro Italia fatto di panorami sorprendenti, spiritualità e cucina sopraffina.
Si segue (anche in bici) la via di pellegrinaggio dedicata a Matilde di Canossa in 3 regioni con partenza da Mantova e approdo a Lucca.
Scoprirai un patrimonio artistico e naturalistico poco raccontato ma splendido, e un ambiente fatto di colline dolci e boschi solitari perfetti da vivere in autunno.
Chi ha gambe può fare il percorso lungo da 284 km che passa per la Via Francigena.
Percorso: Mantova-Lucca
Lunghezza: 284 km
Tappe: 11
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: La Via Matilde da Mantova a Lucca, le tappe e i consigli per farla a piedi e in bici
7. Cammino delle Terre Mutate, da Fabriano a L’Aquila (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo)
Se pensiamo a uno dei più cammini più emozionanti d’Italia, quello delle Terre Mutate potrebbe essere al primo posto. 200 km in 4 regioni, da fare in un paio di settimane.
Da Fabriano a L’Aquila, sulla dorsale appenninica colpita dai terremoti negli ultimi anni.
Ti emozioni nel vedere terre magnifiche e borghi che cercano di rinascere dopo i sismi, il tutto immerso nella natura selvaggia dei parchi come il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e il pazzesco altopiano di Campo Imperatore.
Si pò fare anche in bici godendosi le strade sterrate fra eremi e monasteri
Percorso: Fabriano-L’Aquila
Lunghezza: 200 km
Tappe: 14
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Il Cammino delle Terre Mutate, a piedi sugli Appennini nei luoghi del terremoto
8. Cammino di Benedetto, da Norcia a Montecassino (Umbria, Lazio, Campania)
Il centro profondo dell’Italia è il cuore del Cammino di San Benedetto da Norcia, 300 km (a piedi o in bici) da Norcia a Montecassino in 16 tappe dentro i luoghi di San Benedetto.
Se cerchi un cammino fuori dalle solite rotte, qui sei sulla strada giusta e ne puoi incrociare altre, come il Cammino Con le ali ai piedi e la Via Francigena del Sud.
Norcia (luogo natale del santo), Subiaco (dove fondò diversi monasteri) e Montecassino (dove scrisse la Regola) sonno i luoghi clou di un itinerario che si snoda nella natura nascosta dei monti Reatini, del fiume Velino, dei monti Lucretili e della valle dell’Aniene.
Luoghi quasi alieni se vieni da una grande città: accoglienti, semplici, dalla cucina genuina.
Percorso: Norcia-Cassino
Lunghezza: 300 km
Tappe: 16
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Il Cammino di San Benedetto, 300 km a piedi da Norcia a Montecassino, nel cuore spirituale d’Italia
9. Via Lauretana, da Assisi a Loreto (Umbria e Marche)
Dall’altro lato d’Italian rispetto al Cammino di San Benedetto c’è la Via Lauretana.
Sono 200 km da Assisi-Loreto, un viaggio dello spirito sulle tracce di San Francesco e su quelle del pellegrinaggio mariano fino al Santuario di Loreto.
Si cammina nelle terre ricche di arte, cultura e tradizioni dell’antico Stato Pontificio, divise fra borghi rinascimentali e foreste immacolate. Un itinerario che dura 7 giorni a piedi e 4 in bicicletta, che dà il meglio in autunno e primavera.
Percorso: Assisi-Loreto
Lunghezza: 200 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: I Cammini dell’Umbria: a piedi sulle vie di San Francesco e San Benedetto
10. Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano (Campania)
Brevissimo ma intenso, il Sentiero degli Dei è una passeggiata di 9 km in uno dei posti più beli del mondo, la Costiera Amalfitana.
Si fa in giornata camminando sui Monti Lattari con la vista sul mare, su Capri e sulle cittadina marinare che hanno fatto innamorare mezzo mondo. Del resto ci sarà un motivo per cui gli dei dell’Olimpo sono scesi qui per salvare Ulisse dalle Sirene.
Ci sono due sentieri, alto e basso: quello più alto è un po’ più impegnativo.
Percorso: Agerola-Positano
Lunghezza: 9 km
Tappe: 1
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: sentirodeglidei.net
11. Cammino di San Francesco di Paola, da Paterno Calabro a Paola (Calabria)
Calabria is the new black in fatto di cammini. C’è quello di San Francesco di Paola, santo che predicò fra il cosentino e le montagne della Sila.
Sono 100 km da fare in 4-5 giorni (o in 3 giorni in bici) seguendo una delle due vie del cammino, con la stessa destinazione: la Via del Giovane (dal Convento di San Marco Argentano e la Via dell’Eremita (dal Santuario di Paterno Calabro).
Un tuffo nella natura davvero selvatica e nell’Italia più sconosciuta e ferma nel tempo. Percorso:Paterno Calabro-Paola
Lunghezza: 100 km
Tappe: 4-5
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: ilcamminodisanfrancesco.it
12. Sentiero dell’Inglese, da Pentedattilo a Staiti (Calabria)
Siamo nella Calabria più profonda, fra colline ispide e villaggi senza tempo. Siamo nella Calabria Grecanica, dove sono ancora vive le tradizioni della Magna Grecia, lingua, costumi e cucina compresi.
I 110 km in 7 tappe (adatte a tutti) ti portano a esplorare anche città fantasma, foreste intricate e formazioni rocciose stordenti.
Il sentiero non è completamente segnalato, ecco le tracce gps.
Poco praticabile d’estate, il cammino dell’Inglese dà il suo meglio in autunno.
Percorso: Pentedattilo-Staiti
Lunghezza: 110 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: sentierodellinglese
13. Sentiero Selvaggio Blu, da Brunei a Cala Sisina (Sardegna)
Un cammino molto impegnativo, con tratti da escursionisti esperti. Ma il Selvaggio Blu è un percorso fra i più belli d’Italia. Ti inerpichi per 50 km nei panorami del Supramonte sardo e del mare blu delle spiagge del golfo di Orosei come Cala Luna, Cala Sisine e Cala Goloritzé. Fra rocce e macchia mediterranea profumatissima.
Sono 7 tappe da preparare bene nell’organizzazione (abbigliamento, attrezzatura, acqua, viveri, pernottamenti), magari contattando le guide locali.
Avventura pura.
Percorso: Brunei-Cala Sisina
Lunghezza: 50 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-dicembre
Il nostro approfondimento: Sentiero Selvaggio Blu, il trekking bello e difficile nel Supramonte in Sardegna
14. Cammino Minerario di Santa Barbara, da Iglesias (Sardegna)
Un cammino più abbordabile, anche se moto lungo: 500 chilometri e 30 tappe nel Sulcis Iglesiente.
Chiaramente si può fare a pezzi, ad esempio camminando per una settimana (se vuoi, bastano 100 km per avere al credenziale). Anche perché il Cammino Minerario di Santa Barbara è un anello che esplora tutta la Sardegna più autentica: si parte e arriva a Iglesias, nel Parco Geominerario della Sardegna, e si cammina su mulattiere e sterrati toccando le aree minerarie della regione.
Impressionante.
Percorso: Iglesias-Iglesias
Lunghezza: 500 km
Tappe: 30
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Il Cammino Minerario di Santa Barbara, a piedi o in bici nella Sardegna più antica
15. Cammino delle 100 Torri, da Cagliari (Sardegna)
Un altro cammino ‘bello e impossibile’ in Sardegna: 1300 km e 70 giorni per farlo tutto. Ma ne basta solo un pezzo alla volta, dato che perché il trekking segue la costa e i punti di partenza sono tanti (Cagliari, Oristano, Alghero, Arbatax, Porto Torres).
Si cammina fra le 105 torri disseminate sul percorso, fra borghi, dune, spiagge irraggiungibili in auto e profumi di macchia mediterranea.
L’autunno offre la possibilità di vedere la Sardegna con poca gente e clima mite: se hai 2 mesi, il consiglio è: parti!
Ma basta anche meno.
Percorso: Cagliari-Cagliari
Lunghezza: 1284 km
Tappe: 70
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: Cammino100torri.com
16. Via della Transumanza, da L’Aquila a Campobasso (Abruzzo, Molise)
Il Tratturo Magno è uno dei sogni di ogni trekker, e l’autunno è il momento migliore per percorrerlo. Siamo nella Via della Transumanza dei pastori che portano le greggi dall’Abruzzo alla Puglia.
Il cammino parte da L’Aquila (o meglio, da Pescasseroli) e finisce a Campobasso dopo 100 km sui grandi sentieri d’erba nel Parco Nazionale di Abruzzo e Molise.
Si fa in 6-7 giorni passando per altopiani definitivi, luoghi di devozione pastorale, malghe e borghi fra i più belli d’Italia come la scoscesa Opi e zone popolate da faune selvaggia come il Parco della Camosciara e Civitella Alfedena (recinto dei lupi).
Si può finire anche a Foggia, arrivando a 244 km: è il cosiddetto Tratturo del Re.
Percorso: L’Aquila-Campobasso
Lunghezza: 100 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-novembre
Il nostro approfondimento: Tratturo Magno, il cammino da L’Aquila a Campobasso sulla Via della Transumanza
17. Cammino Materano, da Bari a Matera (Puglia, Basilicata)
Puglia ancora protagonista in autunno con un cammino da 7 tappe fra due splendide città italiane, intervallate dalle Murge e dalle colline misteriose della Basilicata.
Andare da Bari a Matera in estate è durissima, meglio il periodo successivo. Il Cammino Materano, che si divide in 5 vie, è un itinerario spirituale dove fai incontri toccanti e dove assapori i ritmi lenti e al cucina del Sud.
Il pezzo Bari-Matera è la Via Peuceta: si avanza fra cittadine, boschi, chiese rupestri e pianori, fino allo splendore dei Sassi di Matera.
Percorso: Bari-Matera
Lunghezza: 168 km
Tappe: 7
Periodo: settembre-dicembre
Il nostro approfondimento: Il Cammino Materano da Bari a Matera: la mappa, le tappe e le informazioni
18. Cammino del Salento, da Lecce a Santa Maria di Leuca (Puglia)
Il Salento senza folla? Si può fare solo in autunno e inverno, su questo cammino adatto a tutti.
Si va da Lecce a S.M. di Leuca, su due direttrici: la Via del Mare (5 tappe per 115 km), e la Via dei Borghi (6 tappe e 135 km), che si spinge di più nell’entroterra.
Così puoi godere le meraviglie del tacco d’Italia fra borghi accoglienti, coltivazioni di ulivi e mandorli, piscine naturali, grotte, scogliere e soprattutto spiagge e poco affollate.
Una bella idea per settimana da sogno.
Percorso: Lecce-Santa Maria di Leuca
Lunghezza: 133 km
Tappe: 6
Periodo: settembre-dicembre
Informazioni: Camminodelsalento
19. Magna Via Francigena, da Palermo a Agrigento (Sicilia)
Quale stagione migliore dell’autunno per vedere la Sicilia a piedi?
La Magna Via Francigena, che si inserisce nella rete delle vie Francigene, è stata censita e mappata da un gruppo di volontari ed è ormai uno dei cammini italiani più amati.
La rete si allarga a 900 km di sentieri in tutta la Sicilia. E si possono incrociare un po’ a piacere. Una delle vie classiche è Palermo-Agrigento, un cammino di 9 tappe nella Trinacria profonda.
Così come il tratto lungo che va da Palermo a Messina, passando per Nebrodi e Madonie. O il pezzo più costiero della Via Francigena Mazarense. da Palermo porta a Mazara del Vallo.
Percorso: Palermo-Agrigento
Lunghezza: 186 km
Tappe: 9
Periodo: settembre-dicembre
Il nostro approfondimento: La Magna Via Francigena in Sicilia: i consigli per farla a piedi e in bici
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