Il Cammino di San Benedetto da Norcia, cresce ogni anno: 300 km di trekking a piedi da Norcia a Montecassino, attraverso due regioni del centro Italia.
Un Cammino nato nel 2009, alternativo a quelli più rinomati: si cammina nel cuore rurale e spirituale dell’Italia, partendo dall’Umbria, percorrendo il Lazio e approdando al confine con la Campania.
Un itinerario di 16 tappe, da fare a passo lento, tutto o a pezzi, sulle tracce di san Benedetto da Norcia e lungo i più importanti luoghi benedettini.
Che sono 3: Norcia, suo luogo natale; Subiaco, dov’egli visse più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; e Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola.
Il Cammino di San Benedetto, 300 km a piedi da Norcia a Montecassino
Il Cammino di San Benedetto da Norcia fa parte dei 7 cammini più belli dell’Umbria e tocca la storia e la natura del Centro Italia, portandoci a conoscere non solo la figura del santo, ma anche un pezzo di cuore del nostro paese. E non a caso si collega in diversi punti con altri cammini importanti: a Poggio Bustone si incrocia il Cammino Con le ali ai piedi (San Francesco), mentre a Montecassino c’è uno snodo della Via Francigena del Sud.
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Cammino di San Benedetto tappe
Il Cammino di San Benedetto è per gran parte nell’Appennino. Punto di partenza è Norcia, nell’Umbria dei monti Sibillini, già meta di amanti della natura, dello sport outdoor e dei trekking, oltre che della gastronomia.
Si avanza su bei sentieri non difficili, che collegano borghi fermi nel tempo circondarti da una natura perfetta e da una forte aura di spiritualità.
Ecco le 16 tappe:
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Norcia
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Cascia
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Monteleone di Spoleto
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Leonessa
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Poggio Bustone
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Rieti e la Valle Santa
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Rocca Sinibalda e Castel di Tora
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Pozzaglia, Orvinio, Mandela e Vicovaro
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Subiaco
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Trevi nel Lazio
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Guarcino e Vico nel Lazio
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Collepardo e la Certosa di Trisulti
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Casamari
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Arpino e Isola del Liri
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Le gole del Melfa
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Roccasecca
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Montecassino
Cammino di San Benedetto percorso
A Cascia visse Santa Rita, la “Santa degli impossibili”. A Monteleone di Spoleto si entra in un borgo medievale all’inizio della piana leonessana. Leonessa, più rinascimentale, si trova ai piedi dei monti Reatini e ti conduce nelle faggete fino a Poggio Bustone, luogo francescano.
Il fiume Velino accompagna poi il viandante fino a Rieti, splendida città papale.
Si continua per Rocca Sinibalda e Castel di Tora sul lago del Turano.
Lo scenario successivo è quello dei monti Lucretili, con cittadine accoglienti come Pozzaglia, Orvinio e Mandela.
Da lì si accede alla valle dell’Aniene e infine a Subiaco, meta benedettina importantissima, più conosciuta dai locali che dal turismo di massa ma ricca di spiritualità, arte e natura. Qui è da vedere il Sacro Speco, dove venne in pellegrinaggio San Francesco e lavorarono i maggiori artisti del Trecento, ma anche l’Abbazia di Santa Scolastica, centro storico della stampa italiana.
Il cammino continua nella sua seconda parte sui monti Simbruini, poco frequentati e adatti agli sport d’acqua sull’Aniene. Si passa sotto l’arco romano di Trevi per entrare nei boschi dei monti Ernici e i loro borghi quasi fiabeschi come Guarcino, Vico e Collepardo.
Il percorso imbocca la valle del Liri, passando per l’abbazia di Casamari, le toccanti gole del Melfa, amate dagli eremiti.
Le suggestioni spirituali proseguono a Roccasecca, patria di san Tommaso d’Aquino e meta di monaci, pellegrini e soldati, e con la tappa finale dell’abbazia di Montecassino, dove si plasmò la cultura cristiana europea.
Cammino di San Benedetto in bici
Il cammino si può fare anche in bici, e in genere si completano le 16 tappe in 7 giorni.
D’obbligo la mountain bike, essendoci molto sterrato. Si possono trasportare le bici sui treni regionali, mentre su quelli nazionali è necessario ripiegarla, chiuderla o smontarla e trasportarla come bagaglio a mano.
Quando fare il Cammino di San Benedetto
Il camino è percorribile tutto l’anno e non ci sono periodi controindicati. Certo in inverno si può trovare la neve e in estate il caldo, ma è un cammino molto vario, con alternanza fra parti esposte alò sole e boschi coperti. Non fa mai troppo caldo nè troppo freddo (non si arriva a quote impegnative).
Dove dormire sul Cammino di San Benedetto
Le strutture per l’ospitalità non mancano: piccoli alberghi, B&B, agriturismi, case e camere in affitto sono dislocate lungo il cammino. IN generale si spendono 20-25 euro per un letto e 40 euro con la cena.
In alcuni luoghi c’è la formula ‘ospitalità in donativo’: strutture non commerciali come conventi, foresterie di monasteri, case private che accolgono i pellegrini ad offerta libera.
Si dà quel che si può e ci si sente: il consiglio è lasciare una cifra attorno ai 15 euro, riferimento per gli alloggi letto nelle foresterie.
Qui è necessario avere con sé il proprio sacco lenzuolo e set da bagno, oltre alla credenziale; generalmente non sono previste cena e colazione.
Per le informazioni: UmbriaTourism e il sito del Cammino di Benedetto
Come rientrare a Norcia da Montecassino
In treno, dalla stazione ferroviaria di Cassino che si trova sulla linea Roma-Caserta ed è ben servita da treni per le principali destinazioni. Per ritornare a Norcia: treno per Spoleto (cambio a Roma) e di lì proseguire in autobus.
[Foto di Umbriatourism e Valter Cirillo da Pixabay]
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