Una bella idea è fare la Via dei Re, viaggio a piedi tra le residenze sabaude: lo ha compiuto anche Enrico Brizzi, che ha scritto un libro sui 300 km percorsi a piedi in Piemonte fra palazzi e castelli. La passeggiata fra una residenza e l’altra diventa, se percorsa interamente, un trekking di 10 giorni ricco di suggestioni storiche, artistiche e naturalistiche.
Si tratta di una nuova meta turistica che attraversa un territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Partendo da Torino si girovaga fra dimore costruite fra Cinquecento e Settecento, fino ai castelli più esterni, mete di svago per i reali di allora. Una bella proposta, un itinerario facile da percorrere, che prevede anche un ‘passaporto‘ da timbrare simile a quello del Cammino di Santiago.
La Via dei Re, itinerario a piedi tour fra le residenze sabaude in Piemonte
L’itinerario, che si vuole proporre come nuovo trekking per gli appassionati, di passeggiate, natura e cultura, è un percorso di 300 km che si svolge in 12 tappe. In realtà le residenze sono più di 12 ma il tour messo a punto dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude prevede un itinerario essenziale e omogeneo dal punto di vista della logistica con sosta in 12 edifici residenze sabaude.
Le tappe del tour della Via dei Re
Si può percorrere in 10 giorni, con una media di 30 km al giorno. Si parte da Palazzo Reale di Torino e qui (volendo) si torna, toccando diversi luoghi distanti dalla città come il castello di Agliè.
Ecco le soste da fare:
- Palazzo Reale
- Palazzo Madama
- Palazzo Carignano
- Vilal della Regina
- Reggia di Venaria
- Castello della Mandria
- Castello di Rivoli
- Palazzina di caccia di Stupinigi
- Castello di Moncalieri
- Castello di Racconigi
- Castello di Govone
- Castello di Aglié
Sono palazzi e castelli che sono dislocati nel circondario di Torino, dal notevole valore storico e artistico e fanno parte della cosiddetta Corona di Delizie dei Savoia, un’area così chiamata per le dimore auliche sorte da queste parti. Sono state costruite fra Cinquecento e Settecento come località di svago e di diporto, ma furono anche centri di potere e di controllo del territorio.
Oltre agli edifici, che non hanno nulla da invidiare alle più famose residenze reali del mondo, è interessante esplorare i giardini e le opere d’arte che contengono. Sono infatti Patrimonio dell’Umanità Unesco.
E ora diventano meta turistica, con tratti di cammino fra una dimora e l’altra immersi nel verde, lungo corsi d’acqua e boschi estremamente rilassanti.
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La Via dei Re, il libro di Enrico Brizzi
La Via dei Re, viaggio a piedi tra le residenze sabaude è un libro a metà strada fra narrazione e resoconto storico, Enrico Brizzi ci porta in viaggio, rigorosamente a piedi, lungo e dentro le Residenze Sabaude. La linea è anche quella del tempo, che mescola passato e presente, ricordi e cammino, città (con la Torino sabauda sempre sullo sfondo) e dimore di re.
È una guida atipica, che si può leggere prima di mettersi in cammino per cogliere meglio le suggestioni dei posti che si visitano, ma è anche un oggetto da portare con sé e consultare di volta in volta. C’è anche il passaporto da timbrare presso le residenze sabaude, come la Credencial del Cammino di Santiago.
Spiega Brizzi, “Se lo “ius sanguinis” è superato e lo “ius soli” sacrosanto, a me piacerebbe venisse riconosciuto lo “ius amoris”: l’atto d’amore più grande che si può compiere per una terra è quella di solcarla con rispetto a piedi”.
Lo scrittore bolognese è stato invitato dal Consorzio per compiere il percorso per primo. Brizzi ha poi scritto questo originale racconto d’un viaggio a piedi da 300 chilometri attraverso le meraviglie delle Residenze Sabaude del Piemonte, che si aggiunge ai suoi numerosi cammini lungo itinerari di pellegrinaggio, percorsi storici e alte vie di mezza Europa.
Dieci giorni ha richiesto il tour inaugurale lungo la Via dei Re, da Torino e dintorni al Canavese, per raggiungere infine le Langhe: un viaggio nella storia per vedere con occhi nuovi un territorio d’eccellenza. Il viaggio nello spazio è diventato anche un viaggio nel tempo; strappati alla dimensione libresca, monarchi e uomini d’arme, nobildonne e popolane sono arrivati a raccontare le proprie vicissitudini nella lingua che soltanto i viandanti sanno ascoltare.
Come succede percorrendo ogni cammino che si rispetti, l’itinerario ha comportato anche episodi di avventura autentica per l’autore e i suoi abituali compagni di viaggio, gli Psicoatleti, accompagnati per un tratto da un’inattesa pattuglia di amici torinesi… Per poi ritornare immersi nei giorni nostri, “quando il lusso più grande è quello di potersene andare in giro a piedi”.
(foto LaVenariaReale)
Enrico Brizzi ha scritto altri libri dedicati ai viaggi a piedi bicicletta
- l sogno del drago. Dodici settimane sul Cammino di Santiago da Torino a Finisterre
- Il cavaliere senza testa: Viaggio a piedi di un padre e delle sue figliole da Bologna alle creste d’Appennino
- Gli psicoaltleti
- Di furore e lealtà – scritto a 4 mani Vincenzo Nibali
Cosa portare in un trekking
Un mese o anche un weekend di trekking deve essere preparato con cura. dall’abbigliamento all’attrezzatura, alle scarpe, allo zaino. Puoi consultare le nostre guide, per capire come scegliere e prepararti all’avventura.
- scarpe da trekking
- zaini da trekking
- giacche impermeabili per il trekking
- calze adatte ai lunghi trekking
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