La Via Matilde da Mantova a Lucca, le tappe e i consigli per farla a piedi e in bici

Il Sentiero Matilde o Via di Matilde, che va da Mantova a Lucca, è una delle escursioni più sorprendenti che si possano fare in Italia, a piedi o in bici: qui ti raccontiamo le tappe e i consigli per farle.
Un cammino, o un itinerario cicloturistico, che attraversa la Pianura Padana e un pezzo di Appennino e tocca città e borghi storici così come foreste e colline poco conosciute ma di grande bellezza.
È un sentiero che si può percorrere a piedi sulle orme dei pellegrini medievali, ma anche in bicicletta, in 11 tappe ben segnalate per un totale di 284 chilometri.
Si collega anche alla Via Francigena e può essere una scelta perfetta per un wekeend a base di trekking (per farne una parte) o una settimana all’insegna del relax, dei ritmi lenti e della buona cucina. 

La Via Matilde da Mantova a Lucca, le tappe e i consigli per farla a piedi e in bici

Il Cammino Matildico, altrimenti detta Via di Matilde o Via Matildica del Volto Santo (nel punto in cui, a Castiglione in Garfagnana, si congiunge con la Via del Volto Santo, un altro pellegrinaggio proveniente da Pontremoli), è un cammino che riprende una antica via di pellegrinaggio e commercio, ma è anche una ciclovia, che parte da Mantova e arriva a Lucca.

Prende il nome da Matilde di Canossa, una nobile feudataria illuminata che governò queste terre poco dopo l’anno Mille, diventando una figura di spicco dell’epoca e, in seguito, icona dell’emancipazione femminile.
Il percorso attraversa le tre regioni su cui la duchessa regnò, ovvero Lombardia, Emilia e Toscana. In particolare va a toccare 4 luoghi emblematici collegati alla sua vita:
1. Mantova, dove nacque
2. San Benedetto Po, dove ebbe la sua prima sepoltura (poi la salma venne trasferita in Vaticano)
3. Canossa, luogo del famosissimo episodio dell’umiliazione dell’Imperatore di Germania
4. Lucca, città originaria della sua famiglia.

Il Cammino Matildico da fare a piedi o in bici, a ritmo lento

La Via Matildica è lunga 284 km e passa per la Pianura Padana e Reggio Emilia toccando borghi suggestivi in pietra, antichi castelli delle terre di Matilde. In mezzo a una grande varietà culturale. E la natura del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e dell’Area Mab-Unesco.

È un percorso in cui coltivare l’elogio della lentezza, per scoprire un patrimonio artistico e storico unico, legato alla donna più importante del Medioevo. .
Il cammino Matildico fa parte di una rete di vie religiose e commerciali che collegano lungo l’asse nord-sud il Lago di Garda al Po, fino alla Via Francigena, sulla quale i pellegrini continuavano nel loro percorso verso Roma. Il viaggio è adatto anche ai bambini (qui i nostri consigli su come organizzare una vacanza a piedi o in bici con i piccoli).

 

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Le tappe della Via Matildica del Volto Santo

Dalla pianura del Po alle valli della Garfagnana, i 284 km della Via Matildica sono divisi in tre tratti storici:

  • La Via del Preziosissimo Sangue (da Mantova a Reggio in 3 tappe)
  • Il Cammino di San Pellegrino (da Reggio a San Pellegrino in Alpe in 5 tappe)
  • La Via del Volto Santo (da San Pellegrino in Alpe a Lucca in 3 tappe)

In totale sono 11 tappe a piedi lunghe mediamente 21 km, che si possono percorrere fermandosi a dormire nelle località del percorso. Ecco le tappe:
1 Tappa Mantova – San Benedetto Po
2 Tappa San Benedetto Po – Guastalla
3 Tappa Guastalla – Reggio Emilia
4 Tappa Reggio Emilia – Vezzano Sul Crostolo
5 Tappa Vezzano Sul Crostolo – Carpineti
6 Tappa Carpineti – Toano
7 Tappa Toano – Morsiano (Villa Minozzo)
8 Tappa Morsiano (Villa Minozzo) – San Pellegrino in Alpe
9 Tappa San Pellegrino in Alpe – San Romano in Garfagnana
10 Tappa San Romano in Garfagnana – Castelnuovo in Garfagnana
11 Tappa Castelnuovo in Garfagnana – Borgo di Mozzano
12 Tappa Borgo di Mozzano – Lucca

Si può fare la Via Matildica in bici?

La Via Matildica fa parte del progetto Eurovelo, la rete di ciclovie che mette in connessione i paesi del Vecchio Continente (ne parliamo qui). Si può dunque percorrerlo in bicicletta, su strade segnalate e battute, godendo di panorami urbani e naturalistici poco conosciuti dal turismo di massa.

Antica-chiesa-nel-bosco

Il percorso è pensato anche per il cicloturismo, tutto ben segnato e tabellato con segni rosso-bianco-rossi lungo tutto il tracciato, e con frecce metalliche che indicano le mete ravvicinate, quelle intermedie e quelle di tappa, secondo lo standard nazionale dettato dal CAI.
La sigla da seguire è quella con SM (Sentiero Matilde) e lungo le tappe esistono aree di sosta per gli escursionisti con tabelloni informativi.
Per informazioni, c’è il sito ufficiale della Via Matildica
A disposizione dei trekker e rider ci sono anche una app e un roadbook. Sul sito del Ministero dei Beni Culturali ci sono altre informazioni utili.
(credits foto. Simone Lugarini MIBAC e Matteo Dunchi per Toscana Turismo)

 

Cosa portare in un trekking

Una vacanza di trekking deve essere preparata con cura. dall’abbigliamento all’attrezzatura, alle scarpe, allo zaino. Puoi consultare le nostre guide per capire come scegliere e prepararti all’avventura.

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