Sono la Ciclopedonale Puccini in Toscana, il Sicily Divide e la Ciclabile Treviso-Ostiglia in Veneto le 3 ciclovie da scoprire. A cui aggiungere la Ciclovia della Food Valley in Emilia Romagna e il cammino d’Abruzzo, menzione speciale di Legambiente.
5 bellissime ciclovie da scoprire quest’anno
1. La Ciclovia Puccini (Toscana)
Il primo premio è stato vinto dalla Ciclopedonale Puccini, tra Lucca e la Versilia in Toscana. Si tratta della prima ciclovia musicata in cui una segnaletica consente di accedere, tramite QR code, a un accompagnamento musicale durante la pedalata e di ascoltare le sinfonie del compositore, di cui si celebrerà il centenario della morte nel 2024. Si estende per 58 km da Lucca a Torre del Lago, un percorso pianeggiante e adatto a tutti, dotato di servizi di noleggio bici, punti di assistenza e di ricarica per le e-bike, fontanelle, punti ristoro, guide.
A questo si aggiunge l’ottima intermodalità con le stazioni ferroviarie con la possibilità di percorrere tratti in bici e ritornare in treno. La ciclovia attraversa uno scenario naturale incantevole, corre sull’argine sinistro del fiume Serchio, con i rilievi preappenninici sulla sinistra e vigne, oliveti e boschi sulla destra, arrivando presso la riserva naturale dell’Oasi Lipu. Imperdibile per i melomani la visita al museo allestito nella Villa Puccini, l’abitazione in cui il compositore trascorse molti anni della sua vita.
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2. Il Sicily Divide
Il secondo posto è stato assegnato alla regione Sicilia con Sicily Divide, un itinerario ciclabile di 457 km da Trapani a Catania da percorrere su strade secondarie e rurali ma anche ex ferrovie, percorsi sterrati sugli argini di fiumi e canali.
Un percorso cicloturistico d’avventura che passa per ben 48 centri abitati fra borghi e città, e attraversa orizzontalmente la Sicilia centrale più sconosciuta, quella lontana da spiagge affollate e dalle località più note. Lungo l’intero percorso si trovano bike hotels, fontane, punti di ristoro, assistenza, noleggio e ricarica bici e i check-point, dove i cicloturisti possono farsi timbrare il Divider’s Pass, un “passaporto” che permette di usufruire di condizione agevolate negli hotel convenzionati.
Sicily Divide è un progetto nato nel 2020 durante il Covid grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani dell’Associazione Ciclabili Siciliane, che si sono autofinanziati per generare nella loro terra nuove economie, con l’obiettivo di aiutare le realtà delle aree interne dell’isola tramite la diffusione di buone pratiche nell’accoglienta dei turisti su due ruote e di invertire la tendenza all’emigrazione dei giovani.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
3. Treviso – Ostiglia (Veneto)
Gradino più basso del podio al Veneto con la Treviso-Ostiglia, ciclovia green ricavata dal recupero di una ex ferrovia degli anni Trenta realizzata per ragioni militari e commerciali: 70 km di facile percorrenza lungo una fascia boschiva che attraversa campi, paesi di campagna, oasi naturalistiche, corsi d’acqua e ville venete, nelle province di Treviso, Padova e Vicenza, dal Sile al Po.
Realizzata a partire dal 2009, è oggi tra le maggiori arterie del cicloturismo in Veneto interconnessa con altri percorsi tra aree naturalistiche e di pregio culturale. Interamente dotato di segnaletica, il percorso recupera anche i vecchi caselli come punti di ristoro e officine che agevolano i cicloturisti nella scoperta “dolce” del territorio, attrezzato anche con fontane d’acqua, bicigrill, servizio meccanico, noleggio bici e numerose possibilità di alloggio.
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4. Ciclovia della Food Valley (Emilia – Romagna)
Il premio stampa e comunicazione è stato assegnato all’Emilia-Romagna per la Ciclovia della Food Valley, un itinerario ciclopedonale di 80 chilometri che unisce Parma a Busseto, pensato per valorizzare la forte vocazione enogastronomica del territorio e le sue produzioni di eccellenza – un importante richiamo per turisti italiani e stranieri – legandole al turismo sostenibile.
La ciclovia è dotata di una singolare segnaletica che sottolinea la valenza enogastronomica della zona ed è attrezzata con fontane, bicigrill, punti di assistenza, segnaletica fosforescente per le uscite notturne e colonnine per la ricarica di e-bike.
In parte ricavato da precedenti ciclabili lungo gli argini del Po e dell’Enza, il percorso passa anche per aree naturalistiche di pregio come l’area Mab Unesco Po Grande.
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5. il Cammino d’Abruzzo
La menzione speciale di Legambiente è stata infine assegnata alla regione Abruzzo per il Cammino d’Abruzzo, un tour ad anello di 700 km nel cuore della regione, da percorrere a piedi o in bicicletta, alla scoperta delle ricchezze storiche e culturali e delle eccellenze eno-gastronomiche: tocca 71 comuni oltre ai parchi nazionali e regionali, riserve e oasi naturalistiche, ed è completamente attrezzato con fontane, ciclofficine e ricarica e-bike, punti di ristoro, possibilità di alloggio.
Da Pescara risale lungo la costa e corre verso l’entroterra teramano e sui paesi dell’area Vestina, si immerge nel territorio aquilano per poi, attraverso sentieri e tratturi, concludere il viaggio sul territorio chietino e portare viandanti e ciclisti sulla suggestiva Costa dei Trabocchi, prima di rientrare a Pescara.
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