Dopo avervi descritto l’EuroVelo 1, la prima delle 14 ciclovie che compongono la Rete EuroVelo, è ora il momento di tuffarci nel secondo itinerario, meglio noto come la strada delle Capitali. L’Eurovelo 2 è una pista ciclabile che corre per circa 4000 chilometri lungo il costone nord del continente, tagliando l’Europa da ovest a est. Si parte in Irlanda e si arriva in Russia, attraversando altre cinque nazione: Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Bielorussia. Come suggerisce il nome (in inglese: Capitals Route), per ogni paese in cui si passa si fa tappa in una capitale, con l’unica eccezione dell’Olanda – per lambire Amsterdam bisogna optare per l’Eurovelo 12.
Eurovelo 2, la strada delle capitali
Prima di fare una panoramica su questa ciclovia, serve ricordare una cosa: il progetto Eurovelo è in costante sviluppo e aggiornamento, motivo per cui diversi collegamenti sono disegnati sulla mappa ufficiale, ma nel concreto attendono ancora di essere costruiti. Nel caso della strada delle Capitali, ad esempio, una buona fetta di itinerario è idealmente contrassegnata dal cartello “lavori in corso”: il tratto irlandese e la via che da Poznan (Polonia) porta a Mosca (Russia) non esistono ancora, imponendo così ai ciclisti più avventurosi una discreta dose di improvvisazione.
La partenza è fissata a Galway, capoluogo dell’omonima contea nella Repubblica d’Irlanda, dove passa anche EV1. Il tour irlandese è lungo, almeno sulla carta, 215 chilometri; un susseguirsi di pianure e villaggi caratteristici che porta dritto alla capitale Dublino. Dall’Irlanda si parcheggia la bici sul traghetto per sbarcare a Holyhead, in Galles, da cui ci si indirizza lungo un percorso ciclistico nazionale denominato Lon Las Cymru. Curiosità, nel tratto gallese (370 chilometri in totale) si passa per l’imperdibile Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, un minuscolo comune con il terzo toponimo più lungo al mondo.
A Chepstow c’è un ponte che conduce in Inghilterra, dove si viaggia per 425 chilometri quasi sempre in pianura. Tra le tappe principali, si segnalano Bristol, a misura di studente con le sue due università; Bath, con le sue acque termali; Reading, sede di un noto festival estivo di musica rock; e ovviamente Londra, la cui fama non richiede alcuna presentazione. Il capolinea del giro del Regno Unito è ad Harwich, nella contea dell’Essex, dove si prende per la seconda (e ultima) volta il traghetto per dirigersi in Olanda.
Nei Paesi Bassi si pedala per poco meno di 300 chilometri, cadenzati principalmente da paesaggi rurali e foreste. Volendo, dal porto di Hook si può deviare inizialmente per L’Aia, casa della Corte Internazionale di Giustizia, mentre più o meno a metà è prevista una tappa nella piacevole città di Utrecht, che ha diverse attrattive da offrire ai turisti. Proseguendo a est si arriva quindi in Germania (850 chilometri), incrociando l’EV3 a Munster, una città universitaria molto bike-friendly. Anche in terra teutonica il panorama si tiene quasi sempre su tinte verdi, con pianure, campagne e colline con pendenze fino al 4% (in particolare nella Renania Settentrionale-Vestfalia). Il clou è ovviamente l’approdo a Berlino, che fa da intermezzo prima della volata verso la Polonia, un centinaio di chilometri punteggiati da boschi e laghi.
Dal confine polacco alla Russia (circa 2000 chilometri), Eurovelo 2 torna ad essere (come in Irlanda) un’incognita. Il progetto prevede una lunga via ciclabile che tocca tre grandi capitali: Varsavia (Polonia), Minsk (Bielorussia) e Mosca (Russia). Non esistono tempi certi per il completamento dell’opera, quindi chiunque volesse percorrere tutti i 4000 chilometri per arrivare in bicicletta nella Piazza Rossa dovrà al momento dotarsi di spirito di avventura, oltre che di un buon navigatore.
Credits: Conrado Plano/Flickr
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