La Ciclovia dell’Ofanto è un bel percorso da fare in bici tra Campania, Basilicata e Puglia. Uno dei più belli in Italia (ha ricevuto la menzione speciale di Legambiente agli Oscar del Cicloturismo 2022).
Un progetto che collega l’Irpinia al Mar Adriatico esplorando Campania, Basilicata e Puglia, e che al momento vede strutturato il tratto all’interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, a cavallo tra le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani.
La Ciclovia dell’Ofanto, in bici alla scoperta di Campania, Basilicata e Puglia
Idealmente il percorso principale della Ciclovia dell’Ofanto unisce l’Irpinia e il Vulture al mare Adriatico, ma al momento il tratto campano e quello lucano ricalcano sostanzialmente la Ciclovia dei Borboni, fino al comune di Lioni, e poi la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Il tratto premiato dalla menzione speciale di Legambiente agli Italian Green Road Awards 2022 della Ciclovia dell’Ofanto sono invece i 150 km che vanno da Rocchetta Sant’Antonio in provincia di Foggia, con punto di partenza formale presso lo scalo ferroviario, fino alla foce del fiume Ofanto, a Santa Margherita di Savoia.
Le 3 tappe della Ciclovia dell’Ofanto
Nel suo sviluppo la Ciclovia dell’Ofanto è suddivisa in 3 tappe: da Rocchetta Sant’Antonio a Cerignola (40 km, + 359 m | – 472 m), da Cerignola a Canosa di Puglia (25 km, + 147 m | – 202 m) e da Canosa di Puglia alla Foce dell’Ofanto (24 km, + 31 m | – 88 m). È un bel percorso lineare non impegnativo (se non in estate per il caldo) che alterna strade secondarie e sentieri sterrati attraversando un territorio ricco tanto dal punto di vista naturalistico quanto da quello archeologico.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Al percorso principale si aggiungono alcune varianti interessanti per un giro ad anello giornaliero, come la bretella che unisce la Ciclabile dell’Ofanto a quella dell’Acquedotto Pugliese a Lioni, quelli all’interno del Parco Archeologico di Canne della Battaglia o del Parco delle Cave di Cafiero, i percorsi cicloturistici tematici come “Dalla Pietra al Sale”, “La Via dei Normanni” o il “Cammino dei Boschi Sacri”, o la diramazione lungo il torrente Locone, che è il principale affluente dell’Ofanto.
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