Di motivi per andare a Trieste e nel carso ce ne sono parecchi, a cominciare dalla Barcolana e dal mare e passando per i percorsi di trekking. Ma se cercate un modo diverso per ammirare la città con uno sguardo nuovo, dall’ottobre 2010 è aperta la pista ciclopedonale Giordano Cottur: 12 km circa lungo parte del tracciato di quella che era la linea ferroviaria che dal 1887 al 1959 collegava la stazione di Trieste Campo Marzio con quella di Erpelle, sulla ferrovia Istriana Pola – Divaccia.
Inizio e termine sono la diramazione dalla ferrovia Transalpina per Gorizia e Piedicolle, nel rione di San Giacomo a Trieste, e il confine italo-sloveno poco oltre l’ex Stazione di Sant’Elia, con in mezzo diversi punti di accesso al percorso: dopo la prima parte più cittadina, il tracciato entra nella Val Rosandra, con affascinanti punti panoramici, belle aree verdi lungo i declivi dei monti, e numerosi reperti di archeologia industriale come alcuni dei caselli, viadotti, gallerie e ponti sbancati e costruiti in appena 20 mesi da ben 2600 operai.
La pista ciclopedonale è dedicata a Giordano Cottur, triestino, ciclista professionista (vinse anche 5 tappe al giro d’Italia) e dirigente sportivo italiano, ed è perfetta per una gita in bicicletta così come per correre a piedi o fare passeggiate con la famiglia: la linea per le biciclette è infatti separata da quella per i pedoni, e ci sono anche aree pic-nic per la famiglia.
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