Dire percorsi gravel a Milano sembra quasi un ossimoro, perché quando pensi al capoluogo lombardo pensi al cemento, al traffico e alla metropoli. E invece per gli amanti della bici da ghiaia, degli argini e degli sterrati, dei sentieri agricoli e boschivi ci sono non poche possibilità di fare gravel intorno e dentro a Milano. Sì, ovviamente fuori dalla cerchia delle tangenziali, ma c’è qualcosa anche dentro che potrebbe essere davvero interessante per chi ama le gite in bici rilassate, l’avventura e l’esplorazione.
Percorsi gravel a Milano
Sostanzialmente quando si parla di percorsi gravel a Milano si ragiona su 4 direttrici: verso nord, dove si trovano più boschi e più dislivello, verso sud, dove si trovano campi agricoli e carrarecce di campagna, e poi verso est e ovest, dove si trovano prima gli argini dei Navigli e poi quelli di 2 grandi fiumi che sono un autentico paradiso del gravel, l’Adda e il Ticino.
Prima di montare in sella e pedalare vale però una raccomandazione: nessuno di questi percorsi è tutti gli effetti una ciclabile, si tratta di ciclopedonali o sentieri che rientrano nella viabilità ordinaria, quindi nel più puro spirito gravel è bene sapere che ci saranno pedoni, famiglie con bambini, runner e altre persone intente a godere della stessa natura e dello stesso paesaggio.
1. AbbracciaMI
Un percorso gravel sui generis, anche molto urban, per complessivi 70 km, di cui 45 tra i quartieri della città e il resto tra parchi, fiumi, argini e archeologia industriale. Il progetto viene da lontano, non è ancora completato al 100% (nel senso che ci sono ancora un po’ di attraversamenti su viabilità urbana in cui fare attenzione), ha avuto il suo boom di popolarità al tempo delle zone colorate, quando non si poteva uscire dal proprio comune per fare sport, e ora è davvero molto frequentato. Il sogno è quello di una vera cirle line ciclistica, ma già al momento è un itinerario percorribile con qualunque bici, e ovviamente anche con una bici grave. La traccia GPX per il navigatore così come la mappa si trovano su bici.milano.it/abbracciami/.
Percorsi gravel a Milano verso nord: la ciclabile delle Groane e la ciclabile del Lambro
Se cercate boschi, un po’ di dislivello, ghiaia ma anche singletrack in cui divertirsi e km e km pedalabili nella natura bisogna dirigersi verso nord, direzione Brianza. Sono due i principali percorsi da gravellisti: la ciclabile delle Groane e la ciclabile del Lambro.
La ciclabile delle Groane nel suo tratto più lungo, ovvero i 25 km del percorso 1, parte da Bollate e arriva a Lentate sul Seveso. In realtà il Parco delle Groane è un enorme parco giochi gravel di 3800 ettari di natura con tantissime diramazioni e percorsi per complessivi 50 km di ciclabili. Gli accessi migliori sono dalla Bovisa o dall’area Expo, dove iniziano i veri percorsi segnalati, e da qui in poi è davvero impossibile sbagliare anche perché la segnaletica è presente e ben visibile. Per chi non si accontenta ci sono poi delle belle appendici ancora più a nord: da Lentate sul Seveso ci si può congiungere con il Parco della Brughiera Briantea, che taglia orizzontalmente la Brianza nord verso Mariano Comense con alcuni interessanti percorsi ciclopedonali tra bosci e cascine, brughiere e zone umide, oppure puntare verso il Parco Lura, in direzione di Lomazzo e Appiano Gentile, altrettanto ricco di percorsi molto amati dai gravellisti. Tra andata e ritorno si sfondano tranquillamente i 100 km, ma ne vale la pena e almeno fino a Lentate sul Seveso il dislivello è modesto (ma poi serve un po’ di gamba).
L’altro percorso gravel a nord di Milano è la ciclopedonale del Lambro, che sicuramente parte dal Parco di Monza (eventualmente raggiungibile in treno o seguendo le ciclabili dalla Bicocca / Fulvio Testi), e dovrebbe portare a Erba. Il condizionale è perché in più punti la ciclabile è interrotta (su tutti quello prima di Agliate e le Grotte di Realdino a Carate Brianza) e la segnaletica meriterebbe miglior cura, per cui può capitare di dover deviare dal percorso (poco segnalato) e pedalare su tratti di viabilità ordinaria. In ogni caso sono una quarantina abbondante di km, prevalentemente lungo l’argine del fiume, non difficili ma per i quali serve un po’ di gamba (la maggior parte delle tracce GPX su Wikiloc o Komoot riporta circa 900 metri D+) che portano fino all’Oasi di Baggero e al Lago di Alserio da dove arrivare a Erba su strada asfaltata. Con un po’ di fantasia e di buona gamba dall’Oasi di Baggero ci si può immettere nel parco della Brughiera Briantea e chiudere l’anello con il Parco delle Groane, sfondando anche qui facilmente quota 100 km.
Tra le Groane e il Lambro c’è un altro percorso gravel molto facile, ed è quello del Canale Villoresi: è più una ciclopedonale che attraversa i grandi Comuni a ovest di Monza, è molto frequentata da runner, famiglie a passeggio e proprietari di cani, soprattutto nei weekend, ma per evitare la viabilità ordinaria è un’ottima alternativa. A patto ovviamente di avere pazienza e di non pensare di fare una gara di velocità sui segmenti di Strava.
PS: sia lungo il percorso delle Groane che quello del Lambro non mancano le stazioni di Trenord dove eventualmente prendere un treno per tornare in città.
La ciclabile della Martesana, il percorso gravel a est di Milano
La ciclabile della Martesana parte dalla Cassina de’ Pomm all’angolo di via Melchiorre Gioia e in 35 km circa arriva fino al fiume Adda seguendo il “piccolo naviglio” costruito da Leonardo da Vinci nel 1496. Il primo tratto extra-tangenziale, quello tra i Comuni di Cologno Monzese, Vimodrone e Cernusco sul Naviglio potrebbe far sorgere qualche dubbio sul fascino di questo itinerario gravel intorno a Milano, ma poi il paesaggio diventa agricolo e bucolico, punteggiato di cascine e ville nobiliari, e per molti aspetti davvero sorprendente.
Il tragitto è assolutamente pianeggiante, per cui non dovrebbe essere necessario prendere la metro per tornare in città ma anzi essere invogliati a imboccare la ciclabile dell’Adda, che è un altro paradiso del Gravel: l’intersezione è a Cassano d’Adda, non si può sbagliare perché la segnaletica è ovunque e ben chiara, e da qui ci sono due possibilità. Una è quella di risalire fino a Lecco seguendo il corso del fiume (a parte a Paderno d’Adda dove il passaggio sotto il ponte di ferro è interdetto e tocca risalire e ridiscendere dalla viabilità ordinaria), una cinquantina di km in leggerissima salita ma in uno scenario davvero affascinante; l’altra è quella di puntare verso sud e in una trentina di km arrivare fino a Lodi, sempre prevalentemente lungo l’argine del fiume. Da Lecco quanto da Lodi non mancano i treni per tornare in città.
La ciclabile del Naviglio Grande, il percorso gravel a ovest di Milano
Quasi speculare alla Martesana a est c’è la ciclabile del Naviglio Grande, il percorso gravel a ovest di Milano che convenzionalmente parte dalla Darsena di Milano in Porta Genova. Il primo tratto lambisce uno dei quartieri più caratteristici della città, poi si attraversano Corsico e Trezzano e da qui inizia il verso percorso gravel sull’argine del naviglio, in un paesaggio che diventa via via sempre più agricolo e affascinante. La ciclabile del Naviglio Grande finisce ufficialmente ad Abbiategrasso, ma da qui si apre un altro mondo amatissimo dalle gravel, e cioè la ciclovia del Ticino: verso nord si può arrivare fino a Sesto Calende e al Lago Maggiore (è il percorso della Bike Night Milano – Lago), 52 km facili, pianeggianti e piacevoli, oppure poco dopo la centrale di Turbigo, in prossimità dell’Alzaia del Naviglio, imboccare il canale Villoresi per tornare verso la città; verso sud si imbocca la ciclabile del naviglio di Bereguardo e poi ancora il Ticino, che attraversando il Parco Agricolo Sud consente di arrivare fino al Ponte Coperto di Pavia e al centro città, da cui eventualmente tornare a Milano pedalando lungo il Naviglio Pavese oppure in treno.
Questi sono i percorsi basici, poi se vuoi qualcosa in più puoi seguire Milano Gravel Roads 5.0 organizzato ogni anno da Turbolento (la prossima edizione il 23 ottobre 2022): nel quadrante sud-ovest di Milano nel 2021 erano previsti appunto 5 percorsi (StraNavigli Gravel Roads – 155k, in soluzione unica o in due giorni con tappa/notte a Vigevano, Columbus100 – 100k, Gravel di Primavera – 70k, Gravel delle Terre di Mezzo – 53k con partenza in bici da Morimondo e Gravel Bonsai – 45k) con tanto di tracce GPX da scaricare e seguire. Una sicura fonte di ispirazione.
La ciclabile del Naviglio Pavese, nel Parco Agricolo Sud
La ciclabile del Naviglio Pavese è forse l’itinerario meno gravel di tutti, nel senso che se si segue strettamente il percorso segnalato si procede per lo più su fondo asfaltato, in sede protetta e separata rispetto al traffico veicolare, e dalla Darsena di Porta Ticinese imboccando via Alzaia Naviglio Pavese in 30 km si arriva alla Certosa di Pavia e con altri 6 si prende il caffè nel centro storico della città. È la classica gita domenicale dei ciclisti milanesi, ma non appena si esce dalla cerchia della tangenziale il paesaggio diventa rurale e non mancano le deviazioni sterrate per divertirsi sulle strade bianche del Parco Agricolo Sud.
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