Se sei diretto nella capitale ungherese e stai pensando di visitare Budapest in bicicletta ti diciamo subito che è una buona idea. Così quando arrivi e ti ritrovi faccia a faccia con il traffico cittadino nei principali snodi – per esempio le stazioni ferroviarie, ma anche i punti di arrivo degli autobus aeroportuali – non pensi di cambiare idea.
Budapest è infatti una città con una cultura urbana di mobilità a due ruote antica e radicata: tantissime persone usano la bici anziché l’auto o i mezzi pubblici per sportarsi dentro la città, il lato di Pest che è sostanzialmente pianeggiante e quindi perfetto per pedalare. Ma prima di montare in sella per girare Budapest in bici ci sono alcune cose che è utile sapere.
Visitare Budapest in bicicletta: ciclabili e bike lane
Dentro Budapest ci sono circa 300 km di ciclabili e bike lane. Se hai bisogno di un metro di paragone, un buon giro turistico sui due lati del Danubio e passando davanti ai principali monumenti turistici non va oltre i 20km.
In realtà le ciclabili vere e proprie (carreggiate esclusivamente dedicate alle biciclette) sono poche, e sono quelle che si trovano lungo le due sponde del Danubio e che rappresentano il tratto urbano di Eurovelo 6. Vi si incontrano spesso cicloturisti che stanno facendo la ciclabile del Danubio, ma anche tanti commuter che le usano per andare da parte a parte della città.
Poi ci sono due tipi di bike lane. Quelle sue marciapiedi, segnate in giallo all’interno di vere e proprie ciclopedonali, quindi con una corsia per ogni senso di marcia in bicicletta e una per i pedoni, e indicate con il tipico cartello che rappresenta tanto i pedoni quanto i ciclisti; e quelle sempre segnate in giallo sul lato destro delle carreggiate dedicate alle automobili.
La cosa importante è capire in fretta le regole di comportamento.
Gli automobilisti ungheresi sono estremamente rispettosi delle bike lane e dei ciclisti, sia quando devono svoltare a destra che quando devono immettersi in carreggiata. Molto più rispettosi di quanto lo siano gli automobilisti milanesi con le bike lane di Corso Buenos Aires per capirci. Poi però ci sono i turisti stranieri, e quindi ok stare tranquilli ma anche stare sempre attenti: gli ungheresi danno sempre la precedenza alle biciclette sulla bike lane, gli altri non sempre.
Rispettati i ciclisti sulle bike lane, poi però gli automobilisti – e soprattutto gli autisti di autobus e mezzi di pubblica utilità – si incazzano come delle belve e cominciano a strombazzare da lontano se sei in mezzo al traffico e non stai usando la bike lane. Cosa che saresti indotto a fare in certi incroci o intersezioni. Ecco, in questi casi il rispetto e la protezione dei ciclisti calano drasticamente. Quindi siccome ci sono le bike lane, sono ben segnalate, sono praticamente ovunque e sono rispettate, meglio usarle e non avventurarsi diversamente facendo affidamento su un senso di tolleranza che altrimenti non c’è.
I ciclisti ungheresi abituali sono abbastanza aggressivi. Cioè, tu magari sei in giro a passare la giornata, loro stanno andando o tornando dal lavoro e sfrecciano come saette. Quindi tieni la destra, non viaggiare affiancato e non fermarti di botto perché devi fare un selfie imperdibile. A livello di aggressività siamo pari ai ciclisti londinesi per capirci. O ai milanesi in metropolitana all’ora di punta.
Capite queste poche regole di ingaggio, sei pronto a visitare Budapest in bicicletta.
Budapest in bici: dove andare?
Virtualmente ovunque. Come detto lungo tutti i principali viali ci sono le bike lane, e così nelle viette dei quartieri più antichi. Un buon giro turistico che va dal Ponte della Libertà – quello davanti ai Bagni Gellert – all’Isola Margherita, e per la parte di Pest fino a Piazza degli Eroi potrebbe comportare una ventina di km più o meno. Tutti pianeggianti. Diverso il discorso per la parte di Buda con il Castello e il Bastione dei Pescatori: non perché ci siano chissà quanti km da fare ma perché c’è una collinetta da scalare. Se vai abitualmente in bici non è niente di che, altrimenti serve una e-bike. Per qualcosa di più dei soliti giri c’è una vera e propria mappa creata dall’Hungarian Cycling Club con tanti interessanti itinerari.
Praticamente ovunque, ma soprattutto in prossimità dei monumenti turistici, ci sono degli stalli per biciclette: davanti al Parlamento, alla Cattedrale di Santo Stefano, in Piazza degli Eroi, alla Sinagoga, etc. Basta un buon lucchettone e puoi stare tranquillo per tutto il tempo della visita.
Se poi vuoi qualcosa in più, ci sono alcune interessanti gite sulle colline fuori Pest, con delle bellissime aree verdi perfette per un pic-nic o per prendere una pausa dalla città, oppure basta immettersi sulla ciclabile del Danubio, in una direzione o nell’altra, per ritrovare un ambiente naturale e un tocco di Ungheria decisamente meno urbanizzato e gentrificato di quanto non sia Budapest ormai.
Dove noleggiare le biciclette a Budapest
Ovunque. E se la risposta ti sembra vaga, è perché noleggiare le biciclette a Budapest non è proprio un problema. Ci sono alcuni servizi di bike sharing con le consuete modalità: prendi la bici, la usi, la lasci. Altrimenti se vuoi proprio un noleggio bici basta mettere bike rent su Google Maps e ne saltano fuori a dozzine praticamente ovunque.
Con prezzi che vanno dai 10 ai 15 euro al giorno per una bici tradizionale e dai 15 ai 20 al giorno per una e-bike.
Casco e luci?
Le luci le hanno tutti, ma comunque se noleggi una bicicletta sarà sicuramente già predisposta. Il casco dipende da te: pare che non sia obbligatorio, ma comunque i noleggi lo propongono come kit extra.
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