Perché alcune piste da sci sono più amate di altre dal grande pubblico della neve come queste 7 piste da sci più panoramiche del Trentino? Alcune per le pendenze impegnative come le 10 piste nere tra le più impegnative del Trentino, perché possono essere state il palcoscenico di grandi sfide di Coppa del Mondo.
Ma soprattutto, come in questo caso, per i loro panorami, per come fanno sentire lo sciatore in mezzo alla natura, per l’emozione che regalano quando si aprono davanti agli occhi certi orizzonti. Ça va sans dire: quelli delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sono panorami speciali.
Le 7 piste da sci più panoramiche del Trentino
Queste secondo noi sono le sette piste più speciali di tutte, almeno dal punto di vista panoramico.
1. Canazei – Piste del Belvedere con vista sul Sassolungo e sul Col Rodella
Prendete la nuova funifor Alba – Col de Rossi o semplicemente gli impianti del Belvedere che salgono da Canazei. Oppure, se siete già al Passo Pordoi, cominciate a sciare scendendo verso Pian de Frataces e il Lupo Bianco. Dalla cresta del Belvedere (mai nome fu più appropriato), dove ci sono i rifugi del Sass Becè e del Fredarola, si apre un orizzonte dove sono stampate – in formazione canonica, da sinistra a destra – il Col Rodella, il Sasso Piatto, le Cinque Dita col Rifugio Demetz e il Sassolungo. E dietro l’Alpe di Siusi. Sotto tutta la Val di Fassa.
2. Passo Rolle – Pista Castellazzo con vista sul Cimon della Pala
Chi ci è stato anche solo una volta sa che il Passo Rolle è uno dei luoghi in Italia dove la natura ha il sopravvento, dove ci sono panorami che fin dall’Ottocento attirano i turisti solo per vedere le Pale di San Martino. Un passo con una sola strada, una manciata di case tra cui la nota caserma della Finanza, un paio di rifugi (tra cui la Baita Segantini, la fotografia delle Dolomiti più riconoscibile all’estero) e pochissime piste con pochissimi impianti.
La Pista Castellazzo è preferibile alla Paradiso solo perché è più vicina al Cimon della Pala che quasi lo si può toccare. È l’equivalente dolomitico dell’Eiger per Muerren e del Cervino per Zermatt.
3. Cavalese – Pista Olimpia con vista sul Latemar
Si sa che l’Olimpia del Cermis è una delle piste più impegnative delle Dolomiti. 7 km e mezzo che è virtualmente impossibile fare in un solo fiato. La pista è suddivisa in tre tronconi in base ai tre impianti che servono per risalirla tutta. Sia dal primo tratto, in cima al Padon oltre la linea della vegetazione a 2200 metri, sia dal secondo che scende in mezzo al bosco, la vista sul Latemar e su tutta la bassa Val di Fiemme è incredibile.
4. Passo San Pellegrino – Piste Col Margherita con vista su Falcade
Siamo proprio al confine tra Trentino e Veneto. Dal Passo San Pellegrino si risale in quota fino ai 2500 metri del Col Margherita: da un lato si scende in fuoripista tornando verso la chiesetta al passo, dall’altro si torna a valle lungo la pista omonima dove si allena anche la nazionale azzurra delle discipline veloci e, dall’altro ancora, si punta – molto più comodamente e lentamente – verso Falcade. Davanti agli occhi si possono contare tutte le cime più importanti delle Dolomiti venete, dalla Marmolada all’estrema sinistra alle Tofane, l’Antelao, il Pelmo, il Civetta fino alle Pale di San Martino all’estrema destra.
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5. Pinzolo – Piste del Doss del Sabion con vista sulla conca di Campiglio
Il Doss dei Sabion è una cima che tocca i 2100 metri sopra Pinzolo. È virtualmente la porta d’accesso a tutta la ski-area di Pinzolo, Campiglio, Folgarida e Marilleva. Chi, in cima, esce dalla telecabina Campiglio Express, si ferma inevitabilmente a contemplare il panorama su tutta la conca di Campiglio, con il paese e Campo Carlo Magno sotto e lo Spinale sulla destra.
6. Paganella – Pista Olimpionica 2 con vista sul Brenta
Dalla cima della Paganella, a 2125 metri di quota, sembra di essere sul tetto del mondo. Su un lato la montagna precipita nella Valle dell’Adige. Sul versante opposto invece parte la famosa Olimpionica 2, dove si allena la Nazionale Norvegese di sci alpino, che scende fino in paese ad Andalo.
Ecco, prima di partire è buona cosa fermarsi un attimo in contemplazione di tutte le vette delle Dolomiti di Brenta che si stagliano sul cielo azzurro davanti agli occhi. Appena dietro c’è Madonna di Campiglio. E nei giorni di cielo terso, voltando lo sguardo a sinistra, si vede perfettamente il Lago di Garda.
7. Pejo 3000 – Pista 12 con vista sulla Val di Sole
Quanti sono i posti sulle Alpi italiane dove si può sciare sopra i 3000 metri di quota? Pochissimi. Pejo, in alta Val di Sole, sulla strada che sale verso il Passo del Tonale, una volta era conosciuta solo per le terme ma da qualche anno a questa parte soprattutto per la funivia che porta fino ai 3000 metri dei Crozi di Taviela da cui si può veder tutto a 360 gradi, dal fondovalle all’Ortles e al Cevedale e tutto il territorio del Parco Naturale dello Stelvio.
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