Se camminare è il miglior modo per conoscere un luogo, non c’è niente di meglio delle escursioni estive nelle Dolomiti per conoscere le montagne più belle del mondo, secondo la fortunata espressione di Reinhold Messner. Quando si parla di trekking nei monti pallidi non c’è che l’imbarazzo della scelta: 12 valli, 8 parchi naturali Unesco e centinaia di km di sentieri che li attraversano salendo verso alcune delle vette più riconoscibili al mondo. Per questo abbiamo selezionato 8 bellissime escursioni estive nelle Dolomiti tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli per cominciare a conoscere e amare queste nostre affascinanti e uniche montagne, anche sfruttando la tessera Dolomiti SuperSummer che dà accesso a oltre 100 impianti di risalita.
8 bellissime escursioni estive nelle Dolomiti
1. Sentiero Panoramico “Corones” attorno alla cima del Plan de Corones
Camminando lungo il sentiero si può doppiare tutto l’altopiano del Plan de Corones, avendo una meravigliosa vista panoramica sulle vallate circostanti e potendosi fermare presso il nuovo Museo di Reinhold Messner, l’MMM Corones progettato dall’architetto da Zaha Hadid e dedicato all’alpinismo tradizionale.
Impianti: Kronplatz 2000, Olang 1°, Olang 2°, Ruis
Punto più alto: 2.275m
Durata: 3 ore
Dislivello: 200 m
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2. Tour Parco Puez-Odle
Giunti in cabinovia sino a 2.300 metri, si prosegue a piedi fino al Jeuf de Cir, per poi transitare al Passo di Crespëina, costeggiare l’omonimo Lago e raggiungere la Forcella del Ciampac. Da qui si raggiunge in un’ora il Rifugio Puez. Varie le possibilità per il rientro:
1) la discesa verso la Vallunga (3 ore)
2) percorrere l’Alta Via delle Dolomiti verso la forcella de Siëles, Rifugio Firenze, Rifugio Col Raiser e con l’omonima cabinovia il ritorno a valle
3) verso Colfosco (2 ore)
4) verso La Villa.
Impianti: Dantercepies I, Dantercepies II, Col Raiser
Punto più alto: 2513 m
Difficoltà: media
Durata: 7 ore
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3. Val Gardena – Alpe di Siusi Filmlocation
Il pioniere tra i registi innamorati delle Dolomiti è stato sicuramente il gardenese Luis Trenker, che ha sempre ricercato minuziosamente le sue location per rendere al meglio la bellezza delle Dolomiti. Partendo da Ortisei con la cabinovia dell’Alpe di Siusi si può iniziare un’interessante viaggio nel mondo dei film di montagna. I principali punti di ripresa dei film di Luis Trenker sono oggi contrassegnati con delle panchine, che riprendono aneddoti dei vari film. La prima panchina si trova direttamente presso la cabinovia. Per arrivare alla seconda panchina si scende fino al Sole per poi proseguire sul sentiero 9, dopo si prende il sentiero 19 per scendere di nuovo a Ortisei.
Impianti: Ortisei – Alpe di Siusi
Punto più alto: 2.006 m
Durata: 2 ore 15 min., 7,7 km
Dislivello: 88 m in salita, 871 m in discesa
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4. Sentiero Friedrich August
Un sentiero da re, di media difficoltà. Da Campitello con la funivia si sale al Col Rodella da dove si intraprende il sentiero 557-4 Friedrich August, accanto all’omonimo Rifugio. Il tracciato centenario, dedicato al re suo inventore, è per lo più caratterizzato da un piacevole falsopiano e, per la sua posizione in cresta, consente una vista d’eccezione sulle Dolomiti di Fassa, sulla Marmolada, sul Sella e sul Sassolungo. Giunti al Rifugio Sasso Piatto si può rientrare a Campitello lungo il segnavia 533 e la Val Duron. I più allenati possono raggiungere il Passo Duron o anche il Rifugio Alpe di Tires e tornare in paese sul sentiero 532 della Val Duron.
Impianti: Campitello-Col Rodella
Punto più alto: 2.400 m
Durata: 4 – 6 ore
Dislivello: 1000 m in discesa e falsopiano
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5. Sentiero di confine
Salita a monte a bordo dell’impianto da Sesto fino al Monte Elmo, escursione fino all’Helmhaus. Il sentiero corre lungo il confine austriaco e consente di visitare il rifugio Sillianer Hütte – Possibilità di discesa attraverso le malghe di Sesto fino all’Orto del Toro – Discesa a valle a bordo della cabinovia Tre Cime.
Impianti: Sesto – Monte Elmo
Durata: 3 ore
Dislivello: 520 m in salita, 590 m in discesa
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6. Latemarium
Sette percorsi tematici ed interattivi per bambini. Il Latemarium è facilmente raggiungibile con gli impianti di risalita da Obereggen, Pampeago e Predazzo, presso cui hanno inizio i sentieri tematici Latemar.Natura, Latemar.Panorama, Latemar.Unesco, Latemar.Alp, Latemar.Art, Latemar.Tempo e Latemar.360°, una piattaforma panoramica in legno, attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., la cui forma è ispirata a un fossile rinvenuto in questa regione. Alle falde della ripida parete rocciosa del massiccio è possibile ammirare il ghiacciato crinale alpino del Brenta/Adamello, passando per Gran Zebrù e Ortles, fino alle Alpi Venoste, quelle dello Stubai e le Breonie di Levante. In presenza di bel tempo, la vista spazia per oltre 70 km.
Impianti: Predazzo-Gardonè, Gardonè-Passo Feudo, Pampeago-M.te Agnello, Latemar, Obereggen-Oberholz
Apertura: da metà giugno a metà settembre.
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7. I masi di Tognola – Ecomuseo del Vanoi
I Masi di Tognola sono un esempio di insediamento rurale di mezzaquota situato sui pendii della Valsorda, nella Valle del Vanoi, facilmente raggiungibili anche da San Martino di Castrozza. Qui le costruzioni hanno mantenuto la loro forma originaria: sono infatti visibili una “caséra”, un “tabià” ed una stalla, ristrutturati nel 2002 dall’Ente Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. Scendendo poi per la Valsorda è possibile visitare la segheria idraulica alla veneziana di Valzanca, mossa solo dall’acqua dell’omonimo torrente, nata nel 1870 e recentemente ricostruita. Per raggiungere i Masi di Tognola da San Martino si sale con la Cabinovia fino all’Alpe Tognola per poi scendere lungo la Valsorda, a piedi. Un percorso facile ma abbastanza lungo, con il ritorno da Caoria a San Martino utilizzando i mezzi pubblici.
Impianti: Tognola
Punto più alto: 2.410 m
Durata: 6h
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8. Escursione del Spiz de Zuel o de l’Agnessa
Fra gli scenari della Grande Guerra per ammirare il panorama della Val di Zoldo a 360°. Dalla stazione a monte della cabinovia Pian del Crep si imbocca il sentiero verso il panoramico Rifugio Su’n Paradis. Prendendo la direzione verso Casera Grava si trova, in località Pian del Tolp, una mulattiera militare contrassegnata dal segnavia 584, che sale prima al Col della Bissa (1.897 metri) e quindi allo Spiz Zuel (2.033 metri), fino alle gallerie e postazioni della prima guerra mondiale situate sulla dorsale. Oltre ad offrire uno splendido scenario dolomitico, la visita permette di conoscere un settore interessante delle difese italiane a cerniera tra le opere cadorine e quelle agordine. La mulattiera conserva le caratteristiche originali del 1916, con un acciottolato a regola d’arte ed una grande fontana a 1.930 metri.
Impianti: Pian del Crep
Difficoltà: facile
Durata: 4-5 ore
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