Castagne in Lombardia: dove trovarle e raccoglierle

6 province lombarde e i boschi in cui raccogliere le castagne. I migliori posti della regione per il più celebrato frutto autunnale

Castagne in Lombardia: dove trovarle

Di castagne in Lombardia ce ne sono tante e con l’arrivo dell’autunno è un divertimento per tutti andare a raccoglierle nei boschi. Tradizione lombarda vuole che la prima che si trova vada messa in tasca, per proteggersi dal raffreddore durante l’inverno, ma forse questa è solo saggezza popolare. Ciò che invece è vero è che anche in Lombardia si possono trovare buone castagne, grandi e dolci, da abbrustolire sul fuoco per le caldarroste o da lessare nella pentola, un grande classico dei dolci d’autunno.

Castagne in Lombardia: dove trovarle e raccoglierle

Non saranno forse le migliori d’Italia, DOP e IGP, ma da Varese a Brescia, passando per le province di Como, Lecco e Bergamo, per i boschi della Brianza e per quelli della Valtellina, vediamo allora dove trovare le castagne in Lombardia con gli amici o in famiglia con i bambini.

1. Provincia di Varese

Un grande classico autunnale in provincia di Varese è andare a raccogliere le castagne nei boschi del Parco Regionale del Campo dei Fiori. Un buon punto di partenza può essere il paesino di Cerro, ai piedi del Campo dei Fiori, dove si trovano sentieri in piano, agevoli, che si addentrano nei boschi. Ma attenzione ai cartelli! Dove infatti si pratica la castanicoltura la raccolta è vietata e i proprietari dei castagneti avrebbero tutte le ragioni per risentirsi. Ma per il resto la raccolta è consentita (nel dubbio chiedere alle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia). Un altra località interessante è il Parco pineta di Appiano Gentile e Tradate, un parco regionale in cui si trovano boschi di castagni (oltre ad aree agricole da rispettare). Da Varese e provincia il miglior punto di accesso è forse quello di Vedano Olona, ma la rete di sentieri è davvero capillare e un ingresso vale l’altro.

Nel Malcantone, tra Arosio, Mugena, Vezio, Fescoggia e Breno, c’è il cosiddetto Sentiero del Castagno: anche qui si trovano aree vietate dedicate alla castanicoltura ma ci sono anche zone in cui la raccolta in certi periodi è libera (oltre a numerosi punti didattici per riscoprire questa antica tradizione).

Altre località dove si trovano boschi di castagni sono il Monte Martica (vi si può accedere da Brinzio, Ganna e Bedero), la Brughiera del Dosso tra Somma Lombardo e Vizzola Ticino, la Val Veddasca, sui fianchi collinari esposti a sud, le Sorgenti del Rio Capricciosa nel comune di Sesto Calende, la Brughiera del Vigano tra Somma Lombardo e Vergiate e le Paludi di Arsago ad Arsago Seprio.

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2. Provincia di Como

Anche in provincia di Como ci sono boschi e colline dove raccogliere le castagne. Al Parco pineta di Appiano Gentile e Tradate si accede anche dalla cittadina comasca di Lomazzo, raggiungibile facilmente anche da Milano tramite la A8. Un’altra ottima destinazione della provincia di Como per raccogliere le castagne in Lombardia sono i boschi della Valle Intelvi, tra il Lago di Como e il confine con la Svizzera: dai comuni di Casasco Intelvi e San Fedele Intelvi, frazione di Centro Valle Intelvi, ci sono tante belle passeggiate lungo le quali cercare le castagne, compresa quella al Monte Crocione, una delle passeggiate più panoramiche della regione.

castagne in toscana

Altra zona ricca di castagna è quella del Triangolo Lariano, tra il Ramo di Como e quello di Lecco del Lario: il Santuario della Madonna del Ghisallo non è solo un pellegrinaggio per ciclisti ma anche per chi ama raccogliere il cibo degli dei, e in alternativa anche quelli della Valbrona sopra Asso, o quelli dei Corni di Canzo, sono boschi molto belli per la raccolta della castagne in Lombardia. Altre destinazioni interessanti sempre nel Triangolo Lariano sono quelle di Barni, dove c’è anche un secolare e colossale castagno, i boschi di Rezzago e quelli di Caglio.

3. Provincia di Lecco

Fino a qualche anno fa la provincia di Lecco era il paradiso delle castagne in Lombardia. Ora le cose non vanno più benissimo, soprattutto a causa di un parassita che ha colpito anche i castagneti di questa zona come di altre in tutta Italia, tuttavia qualche bosco continua a regalare la gioia di raccogliere questi caratteristici frutti ricchi di interessanti proprietà. A Colle Brianza per esempio nei weekend di ottobre si trovano sempre parecchie persone intente ad attraversare i boschi muniti da sacchi di tela, guanti e bastone alla ricerca delle castagne.

Il Monte Legnone, a Pagnona, è un’altra meta molto amata da lecchesi e brianzoli, così come i boschi di Camaggiore nel comune di Vendrogno e quelli sopra Esino Lario, tutte località della sponda orientale del lago. Se non ci si vuole spingere così a nord ci sono boschi interessanti anche nella zona della Brianza Lecchese, tra Barzanò, Sirtori, Casatenovo e Merate: è la zona del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, con numerosi castagneti e sentieri che li attraversano (e che sono molto amati anche dai mountain biker della zona).

4. Provincia di Bergamo

La zona più nota per raccogliere le castagne in provincia di Bergamo è quella di Almenno San Bartolomeo, con i boschi della frazione di Albenza punteggiati di castagni. Altra bella escursione per castagne è quella al Canto Basso, nel comune di Zogno in Valbrembana, ma in tutta la provincia non mancano né i boschi né i castagneti. A Ponteranica è celebre il colle della Maresana (comune nel cui stemma campeggia proprio una castagna), in particolare il sentiero che porta a Selvino.

Nel comune di Pradalunga c’è la baita Pratolina, circondata da boschi di castagni e spesso teatro di manifestazioni dedicate alla castagna (ma in epoca di COVID-19 anche le tradizioni potrebbero essere stravolte), e ovviamente tutti i versanti del monte Misma. La riserva naturale della Valle del Giongo, nel comune di Sedrina in bassa Val Brembana, è rinomata per i suoi raccolti copiosi, in particolare nella zona dei Prati Parini, così come il Colle Alto, sia dalla Val Badarem che dal versante di Poscante, zona rinomata per i biligòcc, le castagne affumicate e vendute a grappoli.

castagne in friuli-venezia giulia

Poi c’è Casale, una frazione di Albino in Val Seriana, con il suo Parco del Castagno, un enorme castagneto recuperato dalle associazioni volontarie e ora tutelato come simbolo dell’intera Valle del Lujo. E per chi non vuole allontanarsi dalla città, c’è un bosco anche a pochi passi dal centro di Bergamo: dalla località Gallina parte via Castagneta, che porta nell’omonima località il cui nome tramanda l’epoca in cui generazioni e generazioni si sono sfamate con il “pane che cresce sugli alberi”.

5. Provincia di Brescia

In provincia di Brescia la patria della castagne sono il lago d’Iseo e la Val Camonica. La zona di Zone, più a nord la Riserva Naturale di Ceto, Cimbergo e Paspardo, sono le più rinomate, ma anche i boschi della Valtrompia e della Valsabbia possono regalare delle gite soddisfacenti per il raccolto.

6.Provincia di Sondrio

Infine la provincia di Sondrio, o meglio la Valtellina, rinomata per i suoi boschi di castagne. Dove andare a trovarle? Non c’è che l’imbarazzo della scelta ma per andare a colpo sicuro interessante è la località di Albaredo, sulla strada che da Morbegno porta alla Val Brembana attraverso il passo San Marco, a Rasura, dove normalmente si tiene una sentita sagra, nella zona di Tirano. Ma anche in Valmalenco, in Val Codera e nella Valle dei Ratti, laterali della Valchiavenna, ci sono tanti boschi nemmeno difficili da trovare in cui raccogliere le castagne in Lombardia.
Foto di Christoph Schütz da Pixabay

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