Escursioni vicino a Roma: la Val Comino, fra animali selvaggi e un mondo fermo nel tempo

Orsi, lupi, buona cucina, la campagna ciociara e gli appennini del Parco Nazionale d'Abruzzo: la val Comino è una meta tutta da scoprire

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La Val Comino, perfetta per escursioni vicino a Roma, è un’oasi nascosta di relax e curiosità ideale per un weekend fuoriporta o per un viaggio con i bambini. Si trova in provincia di Frosinone tra la Ciociaria e il Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise ed è tutta da scoprire in una vacanza a base di escursioni fra campagna, passi di montagna, un lago, aree faunistiche dedicate agli animali (orso, lupo) e borghi medievali decisamente caratteristici, come Isola dei Liri, che ha una cascata dentro la città.

Escursioni vicino Roma: la Val Comino

La Val Comino è adatta a itinerari a piedi e in bici, a attività sportive: si corrono gare come il Trail dell’Orso, si tengono competizioni di paragliding, di mountain bike, ci sono corsi di arrampicata e water climbing. Ma anche a passeggiate nei boschi per osservare la fauna selvatica (volpi, cervi, daini). È una zona ancora molto verace e poco battuta dal turismo di massa, il che la rende ancora più interessante. noi ci siamo stati e vi raccontiamo cosa fare e cosa vedere.

Dai borghi medievali ai piccoli laghi, dalle aree faunistiche dell’orso e del lupo alle passeggiate nella natura, la Val Comino offre possibilità di fare escursioni vicino Roma dove divertirsi, anche con i bambini. Ecco cosa fare e vedere in un weekend o durante una vacanza fra Lazio e Abruzzo.

Campoli Appennino e l’area dell’orso

Campoli Appennino è un borgo molto particolare, disposto a semicerchio su una dolina. Una sorta di anfiteatro naturale che si affaccia sul bosco, che qualche annoi fa è stato adibito a Area Faunistica del’Orso. Qui vivono in libertà alcuni orsi europei (recuperati da situazioni difficili come circhi e giardini di boss mafiosi) che si possono incontrare (sempre stando dietro la recinzione) in una visita guidata. Andate la mattina o verso il tramonto, quando escono dall’ombra del bosco per mangiare. Sono abituati all’uomo e vi si avvicinano senza timore; nel caso ne incontrassi uno allo stato bado, leggi qui per sapere come comportarti.
Leggi qui invece per saperne di più sugli animali che puoi incontrare in questa zona d’Italia.

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Cosa vedere in Val Comino: il Lago di Posta Fibreno

Tra Campoli e Alvito vale una gita il Lago di Posta Fibreno, all’interno della Riserva omonima. Lo specchio d’acqua è una piccola oasi naturalistica che si può esplorare a piedi in 5 sentieri, passando per un mulino ad acqua dell’800, un museo etnografico, e l’unicità della Rota, l’isola galleggiante fatta di rizomi di cannuccia e piante morte, che si sposta in un canale collegato al lago, una rarità nel mondo della natura. Attorno alle coste ci sono rane, anfibi, mammiferi e animali selvaggi come istrici e cinghiali, 100 specie di uccelli e pesci come la trota e il misterioso carpione del Fibreno. Uno dei modi migliori per vivere il lago è rilassarsi sulle piccole spiagge della punta nord, e affittare un pedalò per osservarlo dall’acqua.

Isola dei Liri, la cascata in città

Appena sotto Sora, cittadina di riferimento della zona, c’è il borgo di Isola dei Liri, che sorge appunto in un’isola formatasi nel fiume Liri. Ha una particolarità unica: ospita una cascata dentro la città, una cosa che ha pochi eguali al mondo.Si tratta della Cascata Grande, alta 27 metri sul braccio del corso d’acqua, in fondo al Castello Boncompagni Viscogliosi. Fermatevi se siete di passaggio perché difficilmente vedrete qualcosa del genere in tutta la vostra vita.

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Passo di Forca d’Acero

Da Alvito parte una bella strada di montagna che costeggia l’Appennino laziale e poi entra dentro il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. In 24 km si arriva al Passo di Forca d’Acero (1538 m), punto di ingresso nel Parco dal versante laziale e confine fra le regioni di Lazio e Abruzzo. E’ il luogo ideale per un picnic nell’immensa foresta di faggi secolari che si estende in questa zona di parco. Si può parcheggiare l’auto e inoltrarsi nel fitto degli alberi facendosi conquistare dai giochi di luce che filtra dall’alto, dal fresco, dalla natura incontaminata. Si possono incontrare volpi e cervi, ma solo se ci si arriva la mattina presto o la sera.

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Passeggiate alla Camosciara

Dal Passo di Force d’Acero  proseguendo verso est si arriva alla Riserva Naturale La Camosciara. Qui, nel cuore del Parco Nazionale di Lazio Abruzzo e Molise, si possono fare passeggiate di diversa lunghezza, anche a cavallo. Il percorso più facile, adatto ai bambini, è lungo 2,5 km e porta a due cascate Quelli meno battuti ti portano a incontrare camosci e anche orsi marsicani (innocui) e qualche cinghiale (ecco come comportarsi quando lo incontri). Ne parliamo più approfonditamente qui.

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Area Faunistica del Lupo

Proseguendo lungo la strada statale 83 Marsicana si arriva a Villetta Barrea, un centro abbastanza vivace per passeggiate e attività sportive. Lì vicino, a Civitella Alfedena, c’è l’Area Faunistica del Lupo, che ospita una quindicina di lupi in libertà: li si vede da dietro una rete di protezione ma se avete pazienza li vedrete avvicinarsi a voi, per un incontro davvero emozionante per grandi e piccoli.

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Cosa portare in un trekking

Se decidi di fare un trekking, ecco i nostri consigli, a partire dalla nostra Guida al Trekking.
Uno zaino da almeno 50 litri (ecco cosa devi sapere per scegliere quello giusto ma anche  come devi riempirlo per non farlo pesare troppo e come proteggerlo dalla pioggia).
Scarpe da trekking a collo alto (qui la nostra guida alle scarpe da camminata).
Asciugamano sportivo in microfibra e 2-3 magliette leggere (qui il nostro vocabolario dell’abbigliamento sportivo per districarsi tra i tessuti tecnici).
2-3 pantaloni da trekking (qui spieghiamo quali caratteristiche devono avere).
3 paia di calzettoni da trekking (per scegliere quelle più adatte leggi qui).
Giacca di tipo guscio per ripararsi dal vento e dal freddo (leggi la nostra guida sulle giacche impermeabili da trekking).
Felpa o pile (ecco i nostri approfondimenti sull’abbigliamento outdoor).
Bastoncini telescopici da trekking (ecco perché sono necessari).
Cappello e occhiali per proteggersi dal sole.
Borraccia (ecco le migliori in acciaio inox).
Prodotti per igiene personale (e i detersivi per lavare l’abbigliamento).
Crema solare (qui i consigli per proteggerti in maniera efficace).
Kit primo soccorso: cerotti/Compeed per eventuali vesciche; bende; disinfettante; rotolo nastro adesivo.
Mini torcia per muoversi di notte senza svegliare gli altri

(foto Martino De Mori/Sportoutdoor24)

 

 

 

 

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