Dal Veneto alla Sicilia, passando per l’Emilia Romagna e il Lazio: capiamo dove raccogliere le migliori fragole d’Italia nei mesi di maggio e giugno.
La raccolta della frutta è un’attività outdoor molto apprezzata dalle famiglie amanti del connubio tra natura e buon cibo. Come per le castagne (ormai fuori stagione: bisogna attendere l’autunno) e le ciliegie, anche andare a caccia di fragole è un ottimo modo per immergersi nel verde e portare a casa deliziosi frutti da mangiare o da utilizzare per torte, dolci e marmellate.
Per raccogliere le migliori fragole d’Italia, badate bene, è necessario essere minimamente esperti: servono manualità, delicatezza e pazienza per afferrare lo stelo giusto sopra al frutto e tirare, applicando poi una leggera torsione per staccarlo dal peduncolo.
Le migliori fragole d’Italia: dove raccoglierle
Partiamo con una distinzione, quella tra le fragoline di bosco e le fragole che siamo abituati a comprare al mercato o al supermercato. Le prime, più piccole e dolci, sono facili da trovare nella stragrande maggioranza dei boschi di montagna. Per le seconde, il discorso è diverso: rappresentando il cuore dell’economia agricola di molte aree d’Italia, sono spesso coltivate in serre o in orti non accessibili al pubblico. Esistono però diversi frutteti che, a pagamento, concedono a chiunque di raccoglierle.Fatta questa premessa, vi parleremo ora delle migliori fragole d’Italia e delle loro regioni di provenienza. Casomai doveste passare per una di queste zone, contattate gli enti turistici o i comuni per sapere se ci sono dei frutteti o delle coltivazioni accessibili a tutti.
- Fragole di Maletto IGP (Sicilia)
- Fragola del Veronese (Veneto)
- Fragola di Romagna (Emilia-Romagna)
- Fragola di Terracina e Fragola di Nemi (Lazio)
- Fragola Sabrosa-Candonga IGP (Basilicata)
- Fragola di Curinga (Calabria)
1. Fragole di Maletto IGP (Sicilia)
La Sicilia è la quarta regione d’Italia per produzione di fragole. A Maletto, sulle pendici dell’Etna, dall’inizio di maggio fino ai primi giorni di giugno si raccoglie una fragola davvero straordinaria, e non a caso contrassegnata dal marchio IGP. Si distingue per la sua grandezza, la sua dolcezza e il suo colore rosso intenso.
Si può trovare, appunto, a Maletto e in altri comuni della provincia di Catania, più precisamente tra l’edificio vulcanico etneo e la valle del Simeto. A Maletto, nel periodo di giugno, c’è addirittura una sagra esclusivamente dedicata a questo prodotto che viene esportato in tutto il mondo.
2. Fragola del Veronese (Veneto)
Stando alle indiscrezioni del febbraio 2021, le Fragole del Veronese potrebbero presto essere premiate con l’IGP. In questa zona del Veneto, soprattutto negli ultimi anni, la produzione di fragole si sta espandendo progressivamente e sta ricevendo sempre più attenzioni a livello nazionale e internazionale.
Se siete alla ricerca di questa fragola, che viene coltivata sia in primavera sia in autunno, fermatevi in uno di questi comuni in provincia di Verona: Bevilacqua, Bonavigo, Boschi S. Anna, Bovolone, Buttapietra, Castel d’Azzano, Erbè, Isola della Scala, Isola Rizza, Minerbe, Nogara, Oppeano, Palù, Povegliano Veronese, Salizzole, S. Giovanni Lupatoto, S. Martino Buonalbergo, S. Pietro di Morubio, Sorgà, Terrazzo, Verona, Vigasio, Villafranca di Verona, Zevio, Mozzecane, Nogarole Rocca, Trevenzuolo, Caldiero, Belfi ore, Ronco all’Adige, Veronella, Albaredo d’Adige, Roverchiara, Angiari, Lavagno, Colognola ai Colli, Gazzo Veronese, Sommacampagna e Valeggio sul Mincio. Trovare dei frutteti pronti ad accogliervi sarà un gioco da ragazzi.
3. Fragola di Romagna (Emilia-Romagna)
La Fragola di Romagna è contraddistinta da un profumo molto intenso, una consistenza corposa e un sapore molto dolce. Questa varietà si raccoglie e si produce nei territori di Imola, Bertinoro, Cesena, Cesenatico, Forlì, Forlimpopoli, Gambettola, Gatteo Mare, Longiano, Meldola, Montiano, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone, S. Mauro Pascoli, Cervia, Ravenna, Bellaria, Cattolica, Coriano, Igea Marina, Misano Adriatico, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Santarcangelo di Romagna. La più importante sagra dedicata al frutto viene organizzata ogni anno a Gambettola, in provincia di Forlì-Cesena.
4. Fragola di Terracina e Fragola di Nemi (Lazio)
La Fragola di Terracina è la fragola selvatica più grande che si possa trovare in Italia, un prodotto importantissimo della tradizione del Lazio e che si può raccogliere non solo a Terracina, in provincia di Latina, ma anche a Fondi, Monte San Biagio, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sezze e Sonnino.
Sempre nel Lazio, nel Parco regionale dei Castelli romani, c’è un piccolo borgo chiamato anche “il paese delle fragole”: sulle sponde dell’omonimo lago cresce la fragola di Nemi, una varietà selvatica a cui è stata anche dedicata un’intera sagra che solitamente si tiene nella prima domenica di giugno.
5. Fragola Sabrosa-Candonga IGP (Basilicata)
Le coltivazioni della Fragola Sabrosa-Candonga vanno avanti fino a giugno, quindi siete ancora in tempo per recarvi da qualche produttore locale e gustarvi questa eccellenza della Basilicata. La fragola Sabrosa-Candonga è il risultato di 7 anni di incroci tra diverse varietà. Viene coltivata nella zona del Metapontino, conosciuta a livello turistico per il tempio dorico delle Tavole Palatine.
6. Fragola di Curinga (Calabria)
La Fragola Curinga ha da poco avviato i procedimenti per ottenere la certificazione IGP. È tipica del territorio di Acconia, frazione del comune di Curinga, zona pianeggiante ideale per la coltivazione del frutto.
Le Fragole di Curinga sono infatti note per una qualità che è strettamente connessa alle caratteristiche pedologiche e climatiche dell’area produttiva di Acconia. Al momento la produzione è gestita da una decina di aziende che lavorano circa 5mila di piantine all’anno.
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