La Valle del Diavolo in Toscana è un posto poco conosciuto ma sorprendente per fare trekking e dove vedere i geyser che sbuffano dal terreno.
Si trova nel Parco delle Colline Metallifere in provincia di Pisa, in un’area compresa fra i borghi di Larderello, Sasso Pisano, Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Monterotondo Marittimo. È chiamata così perché ispirò Dante Alighieri nella descrizione dell’Inferno nella Divina Commedia: è una delle zone a più alta concentrazione di energia geotermica che sgorga dalle viscere della terra e fornisce il 10% di tutta l’energia geotermica del mondo, per 4800 Gw annui.
Ed è un posto assolutamente da vedere.
Valle del Diavolo, trekking dove vedere i geyser in Toscana
La Valle del Diavolo ha dell’incredibile: ti sembra di stare in certe zone di Yellowstone, con fumi che escono dal suolo, pozze ribollenti, geyser che soffiano, il tutto in mezzo alla foresta e con un sistema di tubi che percorre la valle per trasportare l’energia, uno spettacolo nello spettacolo.
L’ideale è un giro di 2-3 giorni, in auto per gli spostamenti maggiori e a piedi per quelli più ridotti e offroad.
Larderello cosa vedere
La cittadina di Larderello non ha nulla a che vedere con il lardo: si chiama così in onore di Francois Jacques de Larderel, imprenditore livornese che nel 1827 qui riuscì a estrarre l’acido borico dalle sorgenti naturali: qualche decennio dopo qui sorse la prima centrale al mondo per lo sfruttamento dell’energia proveniente dal calore della terra.
In due secoli si è sviluppata la cittadina che circonda la centrale energetica e da cui si dirama il sistema di tubi in tutta la Valle del Diavolo. Cammini o guidi l’auto passando sopra e sotto i tubi, senti il suono del vapore che li percorre, ammiri l’ingegno dell’uomo (tutta la valle è alimentata da questo tipo di energia tutto l’anno) immerso in un contesto naturale unico al mondo.
A celebrare e raccontare tutto questo c’è anche il Museo della Geotermia (qui la guida).
E si può anche visitare il Foro, un grande soffione che viene aperto dal personale della centrale in certe date.
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Dall’altra parte della valle c’è Sasso Pisano, ancora più interessante. È un borgo con case in pietra dove puoi fare il bagno in una piscina termale (vicino al campo sportivo), passeggiare fra i soffioni boraciferi e bere una birra ‘a emissioni zero’, fatta cioè con l’energia geotermica (al birrificio Vapori di Birra).
Qui invece parliamo delle terme libere e gratuite in Italia.
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Sasso Pisano trekking
La cosa più interessante che puoi fare a Sasso Pisano è l’itinerario di trekking nel Parco delle Fumaroleche percorre le colline, in mezzo alle emissioni di fumi che odorano di zolfo. Siamo sulla Via Etrusca Volterra-Piombino, nel tratto che va da Castelnuovo Val di Cecina a Monterotondo Marittimo.
Cammini su un sentiero di 15 km ammirando i colori della roccia, che vanno dal rosso al bianco al giallo al grigio a seconda della vicinanza con le fumarole e le putizze da cui emergono i soffioni boraciferi. Nelle giornate più fortunate il fumo caldo avvolge il percorso e ti sembra di stare su un altro pianeta, solo che la vegetazione è fittissima e va dai lecci ai pini marittimi alle felci.
Geyser, piccoli vulcani, pozze fumanti: lo spettacolo è davvero unico!
Monterotondo Marittimo cosa vedere
Il cammino arriva al Mubia di Monterotondo Marittimo, il Geomuseo delle Biancane, un piccolo ma molto interessante museo interattivo che raconta che cos’è la geotermia con video, giochi e pannelli. Siamo nel Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere grossetane e il percorso a piedi ti porta nel cuore della valle. Im pochi chilometri ad anello entri nel mondo delle biancane, le rocce bianchissime causate dalle emissioni di idrogeno solforato.
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Oltre al Lago Boracifero, da non perdere è il Lagone (in realtà una pozza) nei pressi della centrale, un cratere dove ribolle acqua a 150 gradi che a volte viene spinta in alto in geyser che raggiungono i 30 metri di altezza. In mezzo, le rocce modellate dall’erosione, fumarole caldissime, cristalli di zolfo che colorano di giallo il sentiero.
A Monterotondo Marittimo si può mangiare al Bistrot Civico 77: da non perdere i pici all’aglione!
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Valle del Diavolo come arrivare
La Valle del Diavolo si raggiunge dalla costa toscana a partire da Cecina o da Follonica. In entrambi i casi si percorre la SS439, una bellissima strada che dopo qualche chilometro di campagna si addentra nella grande foresta che attraversa le colline Metallifere. Spesso non si incontra quasi nessuno, è uno dei pochi luoghi isolati e selvaggi d’Italia.
Foto Volterratur e Martino De Mori
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