Finalmente, terminato il lockdown e allentate le restrizioni agli spostamenti tra regioni, ho potuto passare un intero weekend a Pila. Ora, Pila, in Val d’Aosta, è molto nota in due tribù dell’outdoor: quelli che sciano e amano la neve, e i mountain biker più incalliti. In inverno andare a Pila significa sciare in cielo: il comprensorio si estende in orizzontale con una magnifica vista sulle più alte vette della Valle d’Aosta, dal Monte Bianco al Monte Rosa, qui ha aperto il primo snowpark della Val d’Aosta, c’è pure pane per gli amanti del freeride e del fuoripista, e il Fun Park nella conca di Chacard, all’arrivo della telecabina che sale da Aosta, è sempre soleggiato, per la gioia di genitori e bambini. In estate tutto diventa verde e Pila, e con il suo Bikeland, diventa la mecca della MTB in tutte le sue declinazioni, dal Downhill al Freeride e fino al Cross-Country. Che detta così sembra roba per fanatici veri delle ruote grasse, e invece abbiamo scoperto che c’è molto di più e soprattutto alla portata di molti.
Pila Bikeland, il bike park tra i più belli d’Italia
Una volta si chiama BikePlanet e annoverava già alcune delle piste più divertenti delle Alpi (ne avevamo parlato qui), ora si chiama Pila Bikeland e, per estensione e varietà delle piste, competenza delle guide e maestri MTB, bellezza dello scenario naturale, praticità degli impianti e dei servizi è senza dubbio il posto ideale dove avvicinarsi al mondo del gravity: noi l’avevamo fatto nel 2017, con il compianto Corrado Herin che ci aveva spiegato i primi rudimenti e consigli per fare downhill in un bike park (li trovi ancora in questo articolo). Nel frattempo il comprensorio si è ingrandito e ora ci sono 16 percorsi per un totale complessivo di 30 km di Downhill Freeride e 185 km di Cross Country.
Bike Trekking con le MTB elettriche
Ma se Downhill, Freeride e Cross Country è roba per gente che ha gambe per pedalare e capacità di guidare una mountain bike giù da una montagna, per tutti gli altri – e davvero per tutti gli altri, comprese le famiglie con i ragazzi – c’è la possibilità di fare dei veri e propri Bike Trekking con le MTB elettriche. Cosa significa? Significa che con le mountain bike a pedalata assistita si può salire e scendere sulle poderali, che sono le strade sterrate percorribili anche in auto dai gestori delle malghe e dei rifugi, ma si possono anche imboccare alcuni sentieri escursionistici a uso misto, cioè sia per chi va a piedi che per chi appunto va in mountain bike. Ora, non sono cose che si improvvisano, ed è meglio chiarirsi un po’ le idee. Con le e-MTB (che si possono noleggiare direttamente in quota, all’arrivo della cabinovia da Aosta o alla partenza della seggiovia poco sotto) chiunque può affrontare dislivelli anche notevoli. E per chiunque intendiamo davvero anche chi la bicicletta la usa al massimo in pianura per andare a comprare il pane: con qualche dritta su come si usa una bici elettrica (che puoi trovare qui) la fatica quasi non si sente. Poi però bisogna scendere, e come sempre scendere è quasi più difficile che salire, perché bisogna gestire bene la velocità e le traiettorie, scegliere i percorsi più adatti alle proprie capacità e guidare con attenzione su un fondo sterrato e sassoso. Quindi prima di partire è bene informarsi sulle tipologie dei percorsi e sulle pendenze delle poderali. Poi per chi ha qualche capacità in più c’è appunto la possibilità di fare dei veri e propri trekking, con le e-bike se le gambe sono quello che sono oppure anche con le MTB tradizionali, se si è ben allenati. In questo caso il consiglio è quello di affidarsi a una guida MTB come abbiamo fatto noi: funziona un po’ come con il maestro di sci, che capisce cosa si è in grado di fare e propone escursioni che si possono fare senza trovarsi in difficoltà. Noi, come si vede nel video qui sotto, abbiamo fatto un bel giro in lungo e in largo in tutto il comprensorio, per una trentina di km di goduria pura: panorami bellissimi, sentieri spettacolari, anche un po’ di adrenalina in qualche passaggio, il tutto con la massima sicurezza. Bello, davvero bello.
Relive ‘Morning Jul 4th’
E le escursioni tradizionali?
Le escursioni tradizionali, cioè a piedi sui sentieri, non mancano e non mancheranno mai. Se amate prati fioriti, laghetti di montagna dal colore turchese, vette sopra i 3000 metri dove si tocca il cielo con un dito o magari anche chilometri e chilometri di trail dove correre e allenarsi, c’è tutto e ci sarà sempre. Con in più un bonus impagabile: Pila è un grande bacino affacciato su Aosta e davanti agli occhi hai sempre la corona dei 4000 valdostani, per molti il miglior punto panoramico di tutta la Valle con la possibilità di vedere il Cervino, il Monte Bianco, il Monte Rosa e tutte le altre vette (e dalla cresta del Couis anche il Gran Paradiso e Cogne dall’alto). Uno spettacolo come pochi altrove. Il modo migliore per scoprire tutto questo? Il nuovo sentiero da trekking che parte da Pila e arriva a Chamolé attraversando l’intero comprensorio.
Nel weekend a Pila ce n’è anche per i bambini
In questo weekend non c’erano, ma a Pila ce n’è anche per i bambini. In primis il Pump Track all’arrivo della cabinovia, con dossi, compressioni e paraboliche per capire i primi rudimenti del downhill e imparare a dominare il mezzo e il proprio corpo. Poi c’è il Parco Avventura, con 5 percorsi di differente difficoltà e ben 40 piattaforme tra ponti tibetani, passerelle sui tronchi, teleferiche e ponti di rete. E il Parco Avventura è sempre amatissimo da bambini e ragazzi.
E le misure anti-COVID-19?
Poi non c’è da dimenticare che siamo ancora in una fase di emergenza da Coronavirus, e le misure anti-COVID-19 sono essenziali per vivere una vacanza in sicurezza e relax. Va da sé che i grandi spazi aperti della montagna facilitano il distanziamento sociale, soprattutto quando tutti gli escursionisti rispettano le norme di attenzione reciproca (ne abbiamo parlato qui). E durante questo weekend a Pila abbiamo scoperto che è stata riorganizzata la portata degli impianti di risalita per assicurare il distanziamento tra le persone, c’è l’obbligo di indossare la mascherina sugli impianti (non durante le attività) e di igienizzare le mani prima di salire in cabinovia e seggiovia, sono stati aggiunti nuovi tavoli da pic-nic dove fermarsi per una sosta evitando gli assembramenti e i rifugi e ristoranti si sono attrezzati con lunch box gourmet da asporto. Così si evitano gli affollamenti e ci si rilassa di più e meglio. Il tutto considerando che Pila è facilmente raggiungibile in cabinovia direttamente da Aosta in soli 20 minuti, che è meno del tempo che ci vuole in macchina e ci si risparmia anche lo stress di guidare (oltre che l’impatto ambientale delle auto che salgono in quota).
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