La neve si scioglie, i raggi del sole scaldano la terra e la natura si risveglia. Lo spettacolo delle fioriture di primavera in montagna sulle Alpi è strepitoso.
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5 fioriture di primavera in montagna da andare ad ammirare
Ecco 5 proposte per riempire gli occhi di colori e per stupirsi davanti allo show che ogni anno (da millenni) va in scena in luoghi ancora autentici e incontaminati
IN OSTTIROL, IL CROCUS COLORA LA VALLE DI KÖDNITZTAL
Un mare di crochi e la spettacolare vista sul massiccio montuoso del Grossglockner, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri: la scenografia è come quella di un film. Questa valle tirolese è la porta di Sua Maestà Grossglockner: da qui iniziano le salite verso la montagna più alta dell’Austria. E qui la primavera è in grado di pennellare con i colori dei fiori questa fortunata valle orientata verso sud. I crochi in primavera sembrano un morbido tappeto ai piedi del maestoso monte: un contrasto incredibile con la vetta austera e solenne del Grossglockner con la delicatezza del crocus, che secondo le leggende preserva la fertilità. La tradizione vuole che gli stami siano sparsi sul letto nuziale proprio come buon auspicio. Ad aprile, quando gli ultimi nevai scompaiono dai prati alpini, i crochi in fiore si diffondono e annunciano la stagione calda. Il Grossglockner, che sorge dietro la testata della valle, veglia su tutto. Ci si può incamminare verso la baita Lucknerhütte e seguire il percorso didattico per famiglie Glocknerspur – BergeDenken. Diverse stazioni informative lungo il percorso non solo forniscono una panoramica dei fiori, delle piante e degli animali che popolano il Parco Nazionale degli Alti Tauri, ma spiegano anche la storia dell’alpinismo sul Grossglockner. Il sentiero è aperto da circa metà maggio, a seconda della quantità di neve sul terreno.
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RIFIORIRE SULL’ALTIPIANO DEL RENON
Affascinante “balcone” panoramico sulle Dolomiti, raggiungibile in meno di 12 minuti da Bolzano con la funivia, l’altipiano del Renon è un vero e proprio scrigno di bellezze naturali a due passi dalla città, perfetto per una vacanza all’insegna dell’attività fisica all’aria aperta, del relax, delle passeggiate nella natura e della riscoperta della semplicità e dei ritmi slow. Proprio quello che ci vuole per un “restart” di primavera, l’occasione giusta per recuperare l’energia, il buon umore e il desiderio di riconnettersi con l’ambiente riscoprendo la nostra anima green. Qui sull’altipiano le fioriture sono qualcosa di davvero speciale: appena si scioglie la neve ecco sbocciare delicati bucaneve e crochi, mentre si risveglia l’erica e le piante di noce iniziano a dare i loro frutti; da aprile in poi, quando il sole riscalda i prati e l’aria è ancora frizzante appaiono i narcisi, le viole, i “gattini” di salice e i mandorli, mentre subito dopo Pasqua, dalla metà di aprile, è un tripudio di primule, denti di leone, nontiscordardimé e di ciliegi e meli in fiore; tra maggio e giugno l’altipiano diventa un immenso tappeto fiorito con l’arrivo del sambuco, della rosa alpina (dai 1.500 mt) e di tigli, castagni e vitigni (nelle zone più basse, verso Signato) in tutto il loro splendore.
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BEGNGNÜDA AISCIÖDA! IL BENVENUTO LADINO ALLA PRIMAVERA
Nel territorio di San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, ci sono le condizioni ideali, di altitudine ed esposizione, per scoprire tutti i fiori di montagna. Qui si trovano alcune località dove, da primavera ad estate inoltrata, nei prati si alternano una sorprendente varietà di colori. Una gioia per gli occhi e per lo spirito!
Già da inizio marzo tanti piccoli boccioli, ancora intirizziti dalla neve, fanno capolino nei prati più soleggiati. I primi in assoluto sono i bucaneve, seguiti a ruota, gradualmente, da crochi, farfari e primule. Una distesa colorata che muta fino a inizio settembre. Tra le passeggiate più belle c’è quella che da San Vigilio arriva al Pederù, ai piedi del Parco Naturale Fanes Sennes Braies. A metà strada del sentiero si raggiunge Plan Pecei e, poco dopo, il prato di Tamersc, due emozionanti distese lussureggianti. Altrettanto sorprendenti sono i paesaggi colorati che si aprono alla vista percorrendo i sentieri al confine con il Parco Naturale Puez Odle. Sia partendo da Antermoia che da Lungiarü, basterà seguire i percorsi indicati per perdersi nel dolce risveglio della primavera. A s’odëi… (Arrivederci)
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IN KUFSTEINERLAND VA IN SCENA LO SPETTACOLO NATURALE DELL’ELLEBORO
In Kufsteinerland, l’elleboro dipinge il paesaggio di bianco e di rosa, rendendo i boschi e i prati una scenografia fiabesca: è il simbolo della primavera, in quanto è tra i fiori che sbocciano per primi, ancora prima dei crocus. Fioriscono in gruppi di 2-3 fiori penduli e bellissimi, dapprima sono bianchi per poi sfumare sul rosa, alla fine della loro fioritura. Camminare su sentieri circondati da centinaia di elleboro è un’emozione indimenticabile: ogni fiore rende l’angolo dove è situato un posto incantevole. Ognuno merita un’attenzione, una foto, uno sguardo: la bellezza sbuca dalla neve.
La catena montuosa del Kaisergebirge in Kufsteinerland è per lo più calcarea e l’elleboro predilige terreni di questo genere: per questo motivo le migliori camminate per ammirare questa fioritura sono proprio in questa splendida regione tirolese, facilmente raggiungibile anche in treno. Tra le escursioni più belle e fiorite c’è proprio quella dedicata a questo fiore: si chiama “il sentiero dell’elleboro” e parte a pochi passi dal centro della città; l’itinerario è facile e adatto a tutti, si parte dalla stazione a valle della seggiovia e si sale dolcemente verso la baita Duxeralm percorrendo tre chilometri e mezzo di bellezza, immersi in boschi e prati abbelliti dalla ricca fioritura. L’ufficio del turismo organizza più volte a settimana escursioni guidate di tutte le difficoltà per conoscere il Kufsteinerland: fino all’inizio di maggio questi splendidi capolavori della natura rendono le camminate ancora più piacevoli.
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BOLZANO DÀ IL BENVENUTO ALLA PRIMAVERA
Non solo meleti, i cui delicati fiori bianchi e rosa regalano alla città panorami meravigliosi: Bolzano in primavera è una vera e propria tavolozza di colori! Sui pendii che abbracciano la città sbocciano le gemme, le viti germogliano e le magnolie fioriscono. Nei 130 ettari di verde pubblico, distribuito lungo le passeggiate storiche del Guncina e di Sant’Osvaldo, nei 52 parchi, nei 2500 mq di aiuole delle piazze cittadine e nelle isole spartitraffico i meravigliosi fiori e le varie piante mediterranee diventano veri e propri “arredi urbani” ed è un piacere passeggiare in mezzo a tanto splendore. Non solo. La semina di prati fioriti e la realizzazione di aiuole con erbacee perenni in tutte le zone della città contribuiscono a fornire grandi quantità di nettare e polline ad api, farfalle e altri insetti impollinatori a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità urbana. Rosa, Lantana, Heliopsis, Salvia farinacea, Leucanthemum, Gaillardia, Heliotropium, Dahlia, Delphinium, Scaevola, Capsicum, Thymus, Bidens ferulifolia flair, Bidens spicy fire, Ocimum basilicum, Capsicum annum cayenetta, Capsicum annum “lingua di fuoco”, Rosmarinus officinalis prostratus, Salvia farinacea, Pelargonium: la realizzazione di aree verdi con la semina di fioriture miste in cui perenni e piante con fioriture primaverili si mischiano a piante con fioriture estive ed autunnali crea uno spettacolare effetto ornamentale, un’armonica confusione che rallegra gli occhi e il cuore. Da non perdere “Bolzano In Fiore Arte/Kunstgarten Bozen”, una rassegna che per 10 giorni (nei weekend dal 14/4 all’1/5, l’ultimo dei quali chiude con la celebre “Festa dei fiori”) invita a riscoprire gli angoli più belli del capoluogo altoatesino attraverso percorsi tra natura e arte, cultura e tradizione.
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