Sono tornati a vivere allo stato selvatico i castori in Italia e precisamente in Alta Pusteria, in Alto Adige. La recentissima notizia riporta che un cacciatore locale, insospettito dopo aver notato una serie di alberi stranamente rosicchiati non lontano da un fiume, abbia piazzato delle fototrappole che hanno presto confermato l’ipotesi. Il castoro è quel gran marmottone con la coda a spatola e gli incisivi enormi che popola da sempre l’immaginario dei bambini (anche grazie a cartoni animati e libri di animazione) abbattendo alberi (si ciba di cortecce e germogli) e costruendo con il legno enormi dighe, canali e tane in riva ai corsi d’acqua di montagna.
Castori in Italia
Nessuno poteva immaginarsi di rivedere il castoro su questo versante delle Alpi dopo che l’ultimo di cui si abbia avuto notizia pascolava dalle nostre parti alla fine del 1500. Secondo l’autorevole Centro Svizzero di Cartografia della Fauna, esistono due diverse specie – il Castoro Europeo (Castor Fiber) che ha colonizzato il Vecchio Continente arrivando fino alla Mongolia e il Castoro Canadese che è indigeno in tutto il continente nordamericano e che non può nemmeno mischiarsi all’altro per una disparità genetica. Non molti sanno che l’Europa continentale è piena di castori – soprattutto in Russia e Scandinavia, ma anche in Germania, in Polonia e in buona parte delle Alpi francesi. Pare che gli scienziati reputino che le temperature al di qua delle Alpi siano troppo alte per il suo habitat naturale. Non si tratta quindi di reintroduzione in questo caso ma di migrazione naturale del castoro attraverso il confine austriaco, peraltro poco lontano dal luogo dell’avvistamento (più o meno da queste parti): allo stesso modo, un paio di anni fa a Tarvisio erano state riscontrate tracce simili di un esemplare entrato dalla Slovenia di cui però non si è più avuta notizia.
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