Durante la mia breve “spedizione” nelle valli di Tures e Aurina in Alto Adige, ospite dell’Agenzia di turismo di Campo Tures), ho avuto l’occasione di conoscere Annares Ebenkofler, proprietaria del naturhotel Moosmair di Acereto, ma prima di tutto esperta erborista.
Annares mi ha raccontato la sua passione, coltivata con anni di studio a Monaco ed esperimenti con le erbe alpine raccolte nei prati del maso di famiglia e della montagna; il risultato di questo interesse decennale sono stati Arcana, il ristorante del Moosmair che propone piatti cucinati con le piante delle montagne, e la boutique dove Annares vende balsami, grappe aromatizzate, unguenti e infusi che prepara artigianalmente. L’abbiamo intervistata per scoprire qualcosa in più sulle erbe apine.
Quali proprietà officinali hanno le erbe alpine?
Tantissime. Ognuna di esse contiene sostanze utili a parti diverse del corpo. Ad esempio, i colori dei fiori sono un criterio importante per capire che organi colpisce il loro effetto benefico: quelli rossi sono indicati per migliorare le funzioni dell’apparato circolatorio, quelli violacei o blu fanno bene al fegato, quelli bianchi funzionano da calmante e favoriscono l’attività renale, quelli marroni sono ottimi per i polmoni.
Quali erbe possiamo raccogliere anche nei nostri prati?
Ci sono alcune piante alpine che è facile trovare anche nei parchi cittadini: l’achillea (azione cicatrizzante e sollievo per dolori mestruali), il trifoglio (buono nelle insalate), il dente di leone (ideale per riprendere le forze dopo un’influenza), il plantago (cura la tosse) e l’ortica (ottima per depurare il corpo) ne sono un esempio.
Queste piante sono in grado di sostituire le medicine?
In alcuni casi sì. Il plantago, per esempio, presenta un forte potere antibiotico e calmante. Si può preparare uno sciroppo efficace contro la tosse lasciando una soluzione di miele e foglie di plantago 40 giorni al sole e poi sottoterra per tre mesi. Una volta pronto, ne basta un cucchiaio al giorno per avere sollievo dalla tosse.
Le erbe alpine possono essere nocive?
Prima di utilizzare qualsiasi erba alpina bisogna essere prudenti e sicuri di cosa si ha tra le mani, perché, se non si conosce ciò che si raccoglie, si può incorrere in intossicazioni e irritazioni (nel migliore dei casi). In particolare, è d’obbligo non utilizzare le piante che contengono alcaloidi, sostanze molto velenose e spesso psicoattive.
Ci suggerisce una ricetta a base di erbe alpine?
Io consiglio il pesto di erbe alpine, da preparare frullando foglie di achillea insieme a grana e pinoli di pino mugo. Oppure il vitello tonnato con i semi di plantago al posto dei capperi.
Clicca ‘Mi Piace‘ e segui anche la nostra pagina Facebook Sportoutdoor24
©RIPRODUZIONE RISERVATA