Una delle più belle e sconosciute escursioni che si possono fare in Lombardia è quella in Val Salarno, sul percorso lungo la mulattiera sotto l’Adamello, Si può fare un trekking a piedi in estate e con le ciaspole in inverno.
L’abbiamo provata: è una gratificante escursione in un’ampia valle soleggiata che permette di arrivare fino alle soglie dei ghiacciai perenni del gruppo dell’Adamello e ammirare cime alte oltre tremila metri senza troppe difficoltà.
Escursioni in Lombardia, a piedi e con le ciaspole nella Val Salarno
Alla testata della Val Salarno svettano i Corni di Salarno e, alla loro sinistra, il passo di Salarno si apre sugli ampi spazi del Pian di Neve e sull’Adamello. Questa escursione è molto interessante sia dal punto di vista naturalistico che da quello ambientale.
L’intero itinerario si svolge su una larga mulattiera e su un sentiero non faticoso e ben segnalato dove è possibile ammirare le acque di due splendidi laghi che all’apparenza sembrano naturali ma in realtà sono artificiali.
Stagione: Estate – Inverno (con ciaspole
Partenza: Fabrezza, Rifugio Stella Alpina (1458 m)
Arrivo: Rifugio Prudenzini (2226 m)
Tempo previsto: 2h 30’ solo andata (3h 30’ in inverno)
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Escursione a piedi in Val Salarno
Inizio la mia escursione camminando lungo la mulattiera caratterizzata da una serie di tornanti. Superato il primo ripido gradino roccioso di accesso alla Val Salarno, proseguo lungo un tratto pianeggiante della mulattiera e, oltrepassando un ponticello, lascio sulla destra il bivio per il lago di Bos.
Dopo le ultime curve cammino meno faticosamente fino a raggiungere la malga Macesso di Sotto (1758 m) prima e, dopo alcuni tornanti, la malga Macesso di Sopra (1935 m). In questo primo tratto ho trovato una vegetazione molto varia caratterizzata da abeti rossi, larici, cespugli di rododendro e ontani.Lascio a sinistra il sentiero che sale in direzione del Passo Valle di Macesso e del rifugio Gnutti e risalgo il margine dell’ex alveo del lago di Macesso (ora privo d’acqua) affrontando un tratto con maggiore pendenza, al termine del quale arrivo al grande lago di Salarno e, leggermente più in alto, al lago di Dosazzo (2070 m).
Questi due laghi fanno parte di un complesso di strutture costruite in quota per ottenere la produzione di energia elettrica chiamato “Sistema della Poglia”.
Percorso l’ultimo tratto di sentiero in moderata pendenza, arrivo finalmente al rifugio Prudenzini, dove mi aspetta un buon pranzo gustoso e una birretta fresca.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Il rifugio Prudenzini
Il rifugio Prudenzini è una delle tappe dell’Alta via dell’Adamello ed è la base di partenza per la maggior parte delle vette del gruppo dell’Adamello e di vari rifugi. Le pareti che chiudono la testata della valle sono percorse da innumerevoli vie di arrampicata che fanno della valle un vero paradiso verticale.
Il rifugio Prudenzini è l’erede del vecchio rifugio Salarno, il primo realizzato dal Cai Brescia. Inaugurato nel 1882, nell’inverno 1887-88 il rifugio Salarno fu travolto da una valanga che lo tenne sepolto per ben 18 mesi. Risistemato, rappresentò ancora per un decennio un valido punto di appoggio per gli alpinisti.
La sua posizione infelice, soggetta a frequenti valanghe, obbligò la Sezione ad abbandonarlo, finché nel 1908 si riuscì ad inaugurare l’attuale rifugio. I ruderi del vecchio rifugio sono chiaramente visibili a poche centinaia di metri verso il fondovalle sul percorso dell’itinerario n.14 diretto al Passo di Salarno.
Per prenotare o chiedere informazioni sul rifugio si può contattare il gestore, la Guida Alpina Rino Ferri ai seguenti numeri telefonici: fisso 0364634578 o cellulare 3333318724.
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Percorso con le ciaspole in Val Salarno
L’escursione con la ciaspole in Val Salarno è uno dei migliori itinerari da fare in Lombardia. L’itinerario è però soggetto a scariche di valanghe ed è consigliato affrontare questa gita con condizioni di manto stabile evitando in primavera le giornate troppo calde.
La partenza in questo caso è da Saviore dell’Adamello, a quota 1210 m. A piedi si percorre la strada forestale asfaltata, spesso innevata durante l’inverno, che conduce al rifugio Stella Alpina a Fabrezza.
Fino al lago di Salarno si può seguire il sentiero estivo, mentre dopo è necessario improvvisare un percorso nella neve fresca prestando estrema attenzione.
Il lago di Salarno può considerarsi dunque un valido punto di arrivo per chi non vuole rischiare proseguendo fino al rifugio Prudenzini, sarà stata comunque una fantastica escursione con le ciaspole nella selvaggia Val Salarno del gruppo dell’Adamello.
Come arrivare in Val Salarno
La Val Salarno si trova in provincia di Brescia ed è una valle alpina del gruppo dell’Adamello, sussidiaria della Valle di Saviore che a sua volta fa parte della Valle Camonica.
Per raggiungere il punto di partenza dell’itinerario bisogna guidare fino a Fabrezza, località di Saviore dell’Adamello, passando prima per Cedegolo, Berzo Demo e Cevo. Si percorre una strada forestale per circa 4 km e si parcheggia in prossimità del rifugio Stella Alpina.
Partendo in macchina da Milano sono più o meno 2 ore e mezza per arrivare a Fabrezza.
Photo Davide Inverardi – Sportoutdoor24
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